Contratto a tempo determinato schema: modello editabile
Il fac simile contratto a tempo determinato è un modello con cui viene regolato un rapporto di lavoro subordinato per il quale è prevista una durata predeterminata, attraverso l'apposizione di un termine. Il fac simile, disponibile anche in formato editabile, non è richiesto in caso di rapporti di lavoro di durata non superiore a dodici giorni.
Contratto a tempo determinato: durata massima
Il contrato a tempo determinato è regolato dal Capo III (articoli 19-29) del Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e successive modificazioni. La sua durata massima è stabilita in 12 mesi, ma c'è la possibilità di estenderla a 24 mesi qualora ricorra almeno una delle seguenti condizioni (art. 19):
- esigenze temporanee e oggettive, estranee all'ordinaria attività;
- esigenze di sostituzione di altri lavoratori;
- esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell'attività ordinaria.
Fatte salve indicazioni diverse fornite dai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali e con l'eccezione dei contratti di lavoro stagionale, la durata dei rapporti di lavoro a tempo determinato intercorsi tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore, non può dunque superare i 24 mesi, anche considerando eventuali proroghe e rinnovi.
Fermo restando quanto appena scritto, fra gli stessi soggetti può essere concluso un ulteriore contratto a tempo determinato, della durata massima di 12 mesi, a patto che la sottoscrizione avvenga presso la direzione territoriale del lavoro competente per territorio ("deroga assistita").
Proroga contratto a tempo determinato
Nel caso in cui venisse superato il limite dei 12 mesi di durata, in assenza delle condizioni che legittimano l’estensione a 24 mesi, oppure si sforasse il limite dei 24 mesi, il contratto si trasformerebbe automaticamente in contratto a tempo indeterminato.
Il contratto a tempo determinato può essere prorogato solo se la durata iniziale del contratto è inferiore a 24 mesi e, comunque, per un massimo di 4 volte nell'arco di 24 mesi. E' necessario il consenso del lavoratore. Questo il
Rinnovo contratto a tempo determinato
Il contratto a tempo determinato può essere anche rinnovato. Il rinnovo, tuttavia, non va confuso con la proroga, visto che in questo caso si sottoscrive un "nuovo" contratto a tempo determinato tra gli stessi attori, mentre con la proroga si attua solo un differimento della data di scadenza del contratto.
Inoltre nel caso del rinnovo è necessario che sia rispettato un intervallo temporale tra la sottoscrizione dei due contratti a termine:
- 10 giorni per i contratti fino a 6 mesi;
- 20 giorni per i contratti di durata superiore a 6 mesi.
Se questi termini vengono violati, il secondo contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato. Questo il
Scadenza contratto a tempo determinato: cosa succede
Fermo restando i limiti di durata massima sopra indicati, se il rapporto di lavoro continua dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione per ogni giorno di continuazione del rapporto pari
- al 20% fino al decimo giorno successivo e
- al 40% per ciascun giorno ulteriore.
Qualora il rapporto di lavoro continui oltre il 30° giorno in caso di contratto di durata inferiore a 6 mesi, oppure oltre il 50° giorno negli altri casi, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla scadenza dei predetti termini. Questo un
Quanti contratti a tempo determinato si possono fare
Salvo diversa disposizione dei contratti collettivi non possono essere assunti lavoratori a tempo determinato in misura superiore al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell'anno di assunzione.
Nel caso di inizio dell'attività nel corso dell'anno, il limite indicato si applica al totale dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al momento dell'assunzione.
Tale limite non si applica nel caso in cui i contratti a tempo determinato siano stati conclusi:
- nella fase di avvio di una nuova attività;
- da start-up innovative;
- per lo svolgimento delle attività stagionali;
- per specifici spettacoli ovvero specifici programmi radiofonici o televisivi;
- per sostituzione di lavoratori assenti;
- con lavoratori di età superiore a 50 anni.
Se il limite del 20% venisse superato, per restando esclusa la trasformazione dei contratti interessati in contratti a tempo indeterminato, si applicherebbe al datore di lavoro una sanzione amministrativa per ciascun lavoratore di importo pari:
- al 20% della retribuzione, per ciascun mese o frazione di mese superiore a quindici giorni di durata del rapporto di lavoro, se il numero dei lavoratori assunti in violazione del limite percentuale non è superiore a uno;
- al 50% della retribuzione, per ciascun mese o frazione di mese superiore a quindici giorni di durata del rapporto di lavoro, se il numero dei lavoratori assunti in violazione del limite percentuale è superiore a uno.
Contratti a tempo determinato: diritto di precedenza
A meno che i CCNL non dispongano diversamente, il lavoratore assunto a tempo determinato presso la stessa azienda per un periodo superiore a 6 mesi ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi 12 mesi con riferimento alle mansioni già svolte.
Per le lavoratrici, il congedo di maternità usufruito nel corso di un rapporto di lavoro a termine, deve essere computato per la maturazione del diritto di precedenza.
Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi 12 mesi, con riferimento alle mansioni già svolte nel corso dei precedenti rapporti a termine.
Il lavoratore assunto a tempo determinato per lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime attività stagionali.
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