Richiesta di sgravio cartella esattoriale in autotutela fac simile
Descrizione
Modello con cui il contribuente che ha ricevuto una cartella di pagamento dall'Agenzia delle Entrate può presentare domanda di sgravio totale o parziale delle somme a suo giudizio erroneamente richieste.
Istanza di sgravio cartella Agenzia Entrate: in cosa consiste
Il contribuente riceve una cartella di pagamento dall'Agenzia delle Entrate. Esaminando l'atto del dettaglio, arriva alla conclusione che quanto gli viene richiesto dal fisco in realtà non è dovuto.
In una situazione simile egli può rivolgersi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate che ha emesso il ruolo e chiedere il riesame del provvedimento al fine di ottenere l’annullamento in autotutela, totale o parziale, della somma richiesta.
Chi non volesse utilizzare la modulistica qui proposta, potrebbe presentare la richiesta di sgravio attraverso il servizio "Consegna documenti e istanze" disponibile nell’area riservata.
Qualora gli errori (e dunque il mancato pagamento di certe somme) emergessero da un controllo automatizzato effettuato dall'Agenzia delle Entrate, il contribuente avrebbe la possibilità di chiedere chiarimenti sulle irregolarità rilevate dall’Agenzia e quindi sanare le eventuali anomalie, oppure segnalare le ragioni per cui ritiene non dovuto il pagamento, attraverso le seguenti modalità:
- chiamando il Call Center dell'AE ai numeri 800909696 (da telefono fisso, numero verde gratuito) oppure 0696668907 (da telefono cellulare, costo in base al piano tariffario applicato dal proprio gestore), dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17;
- utilizzando il canale telematico di assistenza CIVIS. Il percorso da seguire è Tutti i servizi > Assistenza > Civis del sito www.agenziaentrate.gov.it;
- rivolgendosi a un qualsiasi ufficio territoriale dopo aver prenotato un appuntamento tramite i numeri di telefono sopra riportati (selezionando l'opzione 3 “Per fissare un appuntamento”) oppure tramite il sito www.agenziaentrate.gov.it (dove potrà consultare anche la guida ai servizi “agili” delle Entrate contenente indicazioni utili per comunicare con l'Agenzia).
In tutti i casi la richiesta di riesame all'Agenzia delle Entrate non interrompe né sospende i termini per proporre l’eventuale ricorso in Commissione Tributaria provinciale. Tale ricorso va presentato entro 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento.
Se l'Agenzia delle Entrate riconosce le ragioni del contribuente, deve annullare l’atto ed emettere un provvedimento di sgravio delle somme iscritte a ruolo. E' tenuta ad informare telematicamente anche l'Agenzia per la riscossione al fine di interrompere le procedure di incasso del credito. Chiaramente se il contribuente ha già pagato, ha diritto al rimborso della somma.
Modulo sgravio Agenzia Entrate: quando non va utlizzato
Il suddetto modulo non va utilizzato se il contribuente è d'accordo con le obiezioni mosse dall'Agenzia delle Entrate.
In questo caso può regolarizzare la propria posizione semplicemente versando la somma dovuta entro 30 giorni dal ricevimento della cartella. In questo caso la sanzione ordinariamente prevista nei casi di omesso e tardivo versamento di imposte è ridotta a un terzo.
Per effettuare il versamento il contribuente può utilizzare il modello di pagamento F24 già compilato che trova in allegato alla cartella. L'importo è comprensivo della sanzione ridotta e degli interessi previsti. Può usufruire della sanzione ridotta anche se decide di pagare a rate, versando la prima entro lo stesso termine di 30 giorni.