Lettera per abbassare rata finanziamento: fac simile da trasmettere alla banca
Attraverso la lettera per la rinegoziazione del mutuo, il cliente può chiedere alla propria banca la rimodulazione di certe condizioni di contratto: tasso, durata, ecc.
In che cosa consiste la richiesta rinegoziazione mutuo
La richiesta rinegoziazione mutuo non è altro che un invito che si fa alla banca con la quale si è stipulato un contratto di mutuo riguardo alla possibilità di modificare alcune condizioni del mutuo.
Si tratta di una opportunità che generalmente le banche sono disponibili a concedere, visto che in questo modo non corrono il rischio di ritrovarsi con mutui incagliati (ritardi nei pagamenti, rate scadute, ecc.).
Detto questo è bene precisare che l'istituto non ha alcun obbligo di proporre o accettare nuove condizioni. Nel caso in cui accadesse ciò, il mutuatario potrebbe sempre far ricorso alla surroga.
Perché avanzare una richiesta rinegoziazione mutuo
I motivi che stanno alla base di una simile richiesta possono essere diverse:
- la situazione del mercato dei mutui a distanza di qualche anno è profondamente mutata, tanto da proporre condizioni notevolmente migliori rispetto al passato, specie in termini di tassi;
- la situazione e le esigenze economiche della famiglia sono cambiate (ad es. il coniuge ha perso il posto di lavoro, sono arrivati dei figli, ecc.), per cui c'è la necessità di rivedere la durata del mutuo o l'importo della rata;
Cosa si può chiedere alla banca
Attraverso il fac simile disponibile in questa scheda, che può essere facilmente personalizzato e adattato ad ogni specifico contesto, si può richiedere alla banca:
- una riduzione dello spread o più in generale del tasso di interesse;
- il passaggio dal tasso variabile al tasso fisso (o viceversa);
- un allungamento della durata residua del mutuo, così da ridurre l'importo della rata.
Passare dal tasso variabile al tasso fisso
Negli ultimi due anni per contrastare l'inflazione la Banca Centrale Europea (Bce) ha alzato a più riprese i tassi d'interesse. Ciò ha inevitabilmente comportato un aggravio di spese per quelle famiglie italiane che avevano contratto un finanziamento a tasso variabile.
Per cercare di contrastare questo effetto distorsivo e venire incontro ai cittadini in grave difficoltà economica, il Governo ha previsto la possibilità di rinegoziare i mutui ipotecari trasformandoli da tasso variabile a tasso fisso.
In particolare la Legge di Bilancio 2023 ha stabilito che possono chiedere il cambiamento di tasso di interesse i mutuatari che:
- hanno stipulato un accordo prima dell’entrata in vigore della norma (1.01.2023);
- hanno richiesto un importo originario che non superi i 200.000 euro;
- hanno stipulato un accordo a tasso variabile per tutta la durata del finanziamento.
- possiedono ISEE pari o inferiore ai 35.000 euro;
- non hanno rate arretrate.
Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 dicembre 2023. In questa scheda è disponibile un fac simile.
La richiesta rinegoziazione mutuo ha dei costi?
Si tratta di una pratica a costo zero per il cliente intestatario del mutuo. Infatti:
- non è necessario l'intervento del notaio. La rinegoziazione del mutuo avviene tramite una scrittura privata tra il mutuatario e la banca;
- il cliente non è tenuto al pagamento di costi amministrativi, commissioni bancarie, imposte o tasse.
Inoltre:
- non si perdono i benefici fiscali legati al contratto originario;
- non è necessario fornire ulteriori garanzie.
Modulo richiesta rinegoziazione mutuo: come compilarlo e spedirlo
La compilazione del modulo è molto semplice. In particolare sulla lettera vanno specificati
- il nominativo e recapiti dell’intestatario (o degli intestatari se sono più di uno);
- il numero e la data di stipula del contratto di mutuo;
- le condizioni che si voglio rinegoziare (ad es. il passaggio da un mutuo ventennale ad uno trentennale, il passaggio dal mutuo a tasso fisso a quello a tasso variabile, ecc.)
Terminata la compilazione, non resta che stamparlo, firmarlo e spedirlo tramite raccomandata A/R alla propria banca. Se il cliente dispone di una PEC e conosce quella della banca, può anche far ricorso a questa modalità di invio.