Fac simile lettera sollecito pagamento canone di locazione
Con la lettera sollecito pagamento affitto il proprietario dell'immobile invita il proprio inquilino a mettersi in regola saldando tutti i canoni arretrati, così da evitare il ricorso in tribunale.
Quando inviare un sollecito pagamento affitto
Pagare alle scadenze prestabilite il canone pattuito nel contratto di locazione è uno degli obblighi dell'inquilino.
Ricordiamo in proposito che il pagamento dell'affitto in contanti è possibile fino alla soglia di 999,99 euro. Per importi superiori necessario utilizzare strumenti di pagamento tracciabili: bonifici, carte di credito, assegni o ricariche di carte prepagate.
Contestualmente al pagamento l'inquilino può richiedere al proprietario la quietanza di pagamento del canone o ricevuta di affitto. Ricevuta che assume una particolare rilevanza in caso di pagamento in contanti.
Se l'inquilino senza alcun motivo non paga le rate del canone di locazione, il proprietario trascorso il termine di scadenza previsto dal contratto, può inviargli - senza neppure il sostegno di un legale - una lettera sollecito pagamento affitto.
Nella fattispecie può trattarsi di un sollecito bonario di pagamento dell'affitto o di una formale costituzione in mora, ai sensi dell'art. 1219 del Codice Civile.
In entrambi i casi la finalità è quella di offrire una opportunità al conduttore e cercare di raggiungere un accordo extragiudiziale, così da evitare le spese e le lungaggini derivanti da un ricorso in Tribunale.
Cosa riportare sulla lettera sollecito pagamento affitto
Da premettere che i modelli presenti in questa scheda possono essere utilizzati indipendentemente dal fatto che la locazione riguardi immobili destinati ad uso abitativo o immobili destinati ad uso commerciale.
La lettera, oltre alle generalità del proprietario e dell'inquilino, deve riportare:
- i dati identificativi dell'immobile oggetto di locazione (è sufficiente riportare l'indirizzo dell'abitazione);
- la data di sottoscrizione del contratto;
- il periodo per il quale non risultano i pagamenti;
- l'importo totale a debito.
Sulla lettera va applicata una marca da bollo da 2 euro.
Come inviare la lettera sollecito pagamento affitto
Per avere una prova dell’avvenuta ricezione da parte destinatario, è opportuno che la lettera venga spedita dal locatore tramite raccomandata con avviso di ricevimento o recapitata all'inquilino mediante raccomandata a mano.
Questo aspetto assume particolare rilevanza nel caso in cui, non ottenendo il pagamento di quanto dovuto, il proprietario intenda procedere per vie legali.
Se il proprietario è in possesso di una PEC può inoltrare il sollecito anche attraverso questa modalità, a condizione però che anche l'inquilino sia in possesso di una casella di posta certificata.
Cosa accade se il sollecito pagamento affitto non sortisce effetti
Innanzitutto c'è da dire che in merito al mancato pagamento dell'affitto, la prescrizione canone di locazione si attua nel termine di 5 anni dalla scadenza stabilita contrattualmente. Per fare un esempio, il locatore ha tempo fino a Settembre 2023 per chiedere il pagamento dei canoni relativi alle mensilità di Luglio e Agosto 2018. Qualora inviasse la comunicazione ad Ottobre 2023, l'inquilino potrebbe legittimamente rifiutarsi di saldare il debito facendo valere la prescrizione.
Ciò che non si prescrive, invece, è lo sfratto. Così il proprietario può comunque intimare all'inquilino lo sfratto e chiedere al giudice di emettere nei suoi confronti un'ingiunzione di pagamento per i canoni non pagati.
A tal proposito è bene ricordare che lo sfratto per morosità può essere intimato all'inquilino anche per il mancato pagamento di una sola rata di canone. L'importante è che il ritardo accumulato sia di almeno di 20 giorni.
Anche in questo caso, comunque, l'inquilino ha la possibilità di saldare il debito accumulato ed evitare così di presentarsi davanti al giudice. Non solo. Il Giudice in particolari circostanze (inquilini disoccupati o in cassa integrazione, nuclei familiari con pesone disabili, ecc.) può concedere un ulteriore periodo entro cui saldare la morosità ("termine di grazia").