Bonus ristrutturazione bagno 2024: come beneficiarne
La spesa per la ristrutturazione del bagno è detrabile nella misura del 50% su un tetto massimo di 96.000 euro, a condizione che si decida di avviare manutenzione di tipo straordinario, rinnovando l'impianto idrico-sanitario.
Perché ristrutturare il bagno
Puoi avere molteplici motivi per rinnovare il tuo bagno: non è più di tuo gusto, hai l’esigenza di adattarlo alle abitudini di una persona con disabilità motorie oppure hai cambiato casa e hai trovato un bagno che vuoi sostituire o rinnovare.
La ristrutturazione del bagno può essere anche dovuta a fatti contingenti, come ad esempio la rottura di una tubatura che ha causato una perdita di acqua al piano sottostante e per questo va sostituita. Da sottolineare che ci sono polizze assicurative che prevedono la copertura anche su questo genere di danni. In situazioni del genere va immediatamente contattata la compagnia ed aperta una pratica di sinistro.
Inoltre, dato che potrebbe anche non essere di tua responsabilità, è sempre bene contattare l’amministratore di condominio e comunicare l’accaduto affinché egli apra, a sua volta, una pratica di sinistro tramite l’assicurazione dell’intero stabile. Sarà poi compito dei professionisti che controlleranno le tubature capire di chi è la responsabilità per i danni subiti dall’inquilino del piano sottostante.
Ma torniamo al tema della ristrutturazione del bagno. C'è da dire che nel caso in cui tu volessi limitarti alla sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e alla sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d'acqua, non potresti beneficiare del bonus fiscale. Per questi interventi avresti potuto al limite usufruire del cosiddetto bonus idrico, con un rimborso massimo quantificabile in 1.000 euro. Dal 2024, tuttavia, la domanda per questo specifico beneficio non può più essere inoltrata.
Se, invece, le tue esigenze ti impongono di restaurare il bagno cambiando l’impianto idrosanitario o quello elettrico, o ancora spostando le tramezze, e di conseguenza sostituendo rivestimenti, piastrelle e sanitari, puoi usufruire del bonus ristrutturazione bagno 2024, vale a dire della detrazione fiscale prevista per i lavori di ristrutturazione edilizia.
Bonus ristrutturazione bagno 2024: in cosa consiste
L’agevolazione prevista per chi effettua una ristrutturazione del proprio bagno consiste nella possibilità di detrarre dall'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) il 50% delle spese sostenute per la manutenzione, il restauro o la ristrutturazione.
Possono fruire della detrazione i proprietari dell’immobile e coloro che hanno il diritto di godimento (inquilini, comodatari) o la nuda proprietà. L’agevolazione è ammessa anche per i familiari conviventi.
La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Facciamo un esempio. Nel caso in cui per il rinnovamento del tuo bagno (rifacimento dell’impianto idrico-sanitario, messa a norma, sostituzione rubinetteria, ecc.) spendessi complessivamente 12.500 euro, avresti la possibilità di portarti in detrazione 625 euro per 10 anni. Chiaramente è fondamentale che in questi anni tu abbia sufficiente capienza fiscale, vale a dire sufficiente capacità di abbattere l'imposta sul reddito tramite la detrazione ristrutturazione bagno. Ci spieghiamo meglio. Se nel 2023 o nel 2024 il tuo commercialista ti comunicasse che, in base al reddito dichiarato, le imposte da pagare ammontano a 380 euro, di fatto ti troveresti nell'impossibilità di recuperare la quota parte della detrazione prevista visto che il suo importo (625 euro) è maggiore dell'Irpef da pagare (380 euro). La differenza (245 euro), infatti, non potresti né trasferirle all'anno successivo, né chiederla a rimborso.
Da sottolineare che a partire dal 17 febbraio 2023, per effetto dell'entrata in vigore del decreto legge 11/2023 (decreto Cessioni) e della relativa legge di conversione, lo sconto in fattura e la cessione del credito non sono più soluzioni praticabili.
Bonus mobili bagno 2024
Considera che nel caso in cui con la ristrutturazione del bagno decidessi di dotare la stanza di nuovi arredi (sottolavabo, colonna portaoggetti, cassettiera, pensili, specchio, ecc.), potresti usufruire anche del cosiddetto bonus mobili 2024. I due bonus, infatti, sono fra loro cumulabili.
Quando la ristrutturazione del bagno è detraibile?
Queste sono le condizioni affinché la ristrutturazione possa godere della detrazione:
- il bagno deve essere collocato in un’abitazione o in un locale comune presente in un edificio residenziale (nel gabbiotto del portiere, ad esempio);
- non è possibile richiedere agevolazioni per ristrutturazioni edilizie di immobili ad uso professionale, come studi commerciali, laboratori, uffici e così via;
- l'immobile per il quale è richiesta la ristrutturazione deve trovarsi in territorio italiano;
- gli interventi coperti dalle agevolazioni fiscali devono essere di manutenzione straordinaria, necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali del bagno, come gli impianti idrici ed elettrici, i tramezzi, ecc. Questo significa che la semplice sostituzione dei sanitari, ad esempio, non da diritto ad alcuna detrazione fiscale;
- nel caso in cui il locale da ristrutturare sia una parte comune di un edificio residenziale, è possibile godere delle agevolazioni anche per gli interventi di manutenzione ordinaria;
- per la creazione di un nuovo bagno è possibile ottenere la detrazione, purché esso sia compreso nel fabbricato, ovvero nel volume già esistente dell’immobile;
- per eliminare le barriere architettoniche ed istallare degli strumenti che favoriscano l’uso del bagno anche da persone con una ridotta abilità motoria è possibile beneficiare del bonus per la ristrutturazione, anche se non vengono apportati cambiamenti a livello strutturale.
L'agevolazione fiscale è fruibile sia per l'abitazione principale che per la casa al mare o in montagna.
Va detto, infine, che tra gli interventi di rinnovamento del bagno può rientrare anche la sostituzione del vecchio boiler per l'acqua calda con una più efficiente caldaia a pompa di calore (leggi il post sul bonus caldaie).
Ristrutturare il bagno: quali autorizzazioni
Per il rifacimento di piastrelle e pavimenti, per la sostituzione degli impianti, dei sanitari o delle rubinetterie e in generale per tutte quelle sistemazioni che non alterano i caratteri originali del bagno, non è necessario richiedere alcuna autorizzazione.
Se invece l'intervento di ristrutturazione comporta ad esempio lo spostamento dei tramezzi, con conseguente modifica della superficie del bagno, allora a seconda dei casi si rende necessario presentare all'ufficio tecnico del Comune la CILA, ovvero la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, oppure la S.C.I.A., ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Sul nostro portale puoi scaricare
Come accedere al bonus ristrutturazione bagno 2024
Per usufruire del bonus ristrutturazione bagno è necessario effettuare i seguenti passaggi:
- pagare le spese con bonifico parlante. In particolare sul modello devono risultare causale del versamento (riferimento all’articolo 16 bis del DPR 917/1986), codice fiscale del beneficiario della detrazione, codice fiscale o partita IVA della ditta che ha effettuato i lavori ed estremi della fattura;
- effettuare tutti gli adempimenti dovuti (ad esempio presentazione della CILA);
- riportare correttamente i dati in dichiarazione dei redditi;
- conservare tutti i documenti relativi ai lavori di ristrutturazione e ai pagamenti effettuati.