Causale bonifico bonus mobili 2025 esempio
Descrizione
Un fac simile di bonifico per bonus mobili 2025 con la specifica in particolare della causale, un elemento questo a cui prestare particolare attenzione si si vogliono evitare evitare contestazioni con il fisco.
Causale bonifico bonus mobili: cosa riportare
Chi intende fruire del bonus mobili (ma lo stesso discorso vale per il bonus ristrutturazioni edilizie, l'ecobonus, il sisma bonus ecc.) è tenuto ad effettuare i pagamenti con bonifico parlante oppure tramite carta di debito o di credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
Ora se non si vuole pregiudicare la corretta fruizione del bonus mobili, è quanto mai importante compilare in maniera corretta la distinta di bonifico, ciò indipendentemente dal fatto che si utilizzi il servizio di home banking o ci si rechi personalmente allo sportello.
In particolare nella distinta occorre specificare il riferimento normativo dell'agevolazione, i riferimenti della fattura, il nome e la partita IVA della ditta e il nome/CF del beneficiario del bonus mobili.
Come chiaramente evidenziato nel fac simile riportato in allegato questa la dicitura bonifico bonus mobili:
- "Spese per arredi o elettrodomestici ai sensi dell'art. 16, comma 2, DL 63/2013, convertito nella legge 90/2013 - Fattura n° ... del ..... a favore della Ditta .......... P.IVA ................ Fruitore Mario Rossi MRARSS80A .......".
Va detto comunque che molti istituti bancari hanno già predisposto una procedura ad hoc per il bonifico parlante con causale già compilata.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.
Per concludere ricordiamo che il “bonus mobili” è associato solamente alla detrazione fiscale del 50% prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (leggi il post sul bonus ristrutturazioni) e non alla detrazione per il risparmio energetico. In altre parole possono beneficiare del bonus tutti i soggetti IRPEF che hanno avviato, a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, lavori di ristrutturazione edilizia che danno diritto alla detrazione del 50%.
Ricordiamo che la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per il 2025.