Bonus poltrone 2025: importo, requisiti e condizioni
Il bonus divani 2025 consiste in una detrazione fiscale del 50% concessa a chi decide di acquistare poltrone, divani e complementi (pouf, tavolini, madie, librerie, tappeti, lampade, specchi ...) destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. In questo post ti diremo in quali casi è possibile fruire della detrazione, qual è l'importo massimo di spesa e come effettuare i pagamenti.
Bonus divani 2025: in cosa consiste
Come detto il bonus consiste in una detrazione fiscale, una somma che è possibile sottrarre dall'Irpef calcolata dal commercialista sui reddiriti dichiarati nell'anno al fine di ridurne, in maniera legale, l'ammontare da corrispondere al fisco.
La detrazione si calcola applicando il 50% su un tetto massimo di spesa di 5.000 euro per il 2025.
Il risultato è da spalmare su un arco temporale di 10 anni.
Facciamo un esempio: nel 2025 spendi 4.600 euro per l'acquisto di un nuovo divano e due poltrone. Questo significa che a partire dal 2026 e fino al 2035, avrai la possibilità di fruire di una detrazione annuale pari a 230 euro.
La detrazione non utilizzata in tutto o in parte per morte del contribuente, non può essere trasferita agli eredi.
Nel caso del bonus divani non è possibile optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
Incentivi divani: quali condizioni
Affinché tu possa fruire della detrazione fiscale è necessario che divani, poltrone e complementi siano destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia che danno diritto alla detrazione del 50% (bonus ristrutturazioni).
In particolare i lavori di ristrutturazione devono essere avviati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei divani.
Chiaramente non puoi limitarti ad effettuare interventi di manutenzione ordinaria (imbiancatura pareti, sostituzione pavimenti, ecc.), ma devi attuare interventi di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione edilizia, di restauro e risanamento conservativo, di ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, ecc.
Il discorso cambia se la manutenzione ordinaria riguarda le parti condominiali dell'edificio. Questi i lavori che danno diritto al bonus:
- tinteggiatura pareti e soffitti
- sostituzione di pavimenti
- sostituzione di infissi esterni
- rifacimento di intonaci
- sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni
- riparazione o sostituzione di cancelli o portoni
- riparazione delle grondaie
- riparazione delle mura di cinta.
La sostituzione della caldaia così come
- l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili e
- l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore
rientrano tra gli interventi di "manutenzione straordinaria" e come tali danno diritto al bonus divani.
Tre aspetti importanti da sottolineare:
- i lavori edilizi devono avere inizio prima della data in cui si acquistano divani e poltrone, mentre non è importante che le relative spese siano sostenute prima o dopo rispetto a quelle per l’arredo;
- poltrone e divani devono essere nuovi di fabbrica, questo significa che non hai diritto alla detrazione se effettui acquisti da privati, rigattieri o antiquari;
- si possono eseguire interventi di ristrutturazione e restauro di ambienti anche diversi da quello per il quale si acquistano gli arredi (ad es. si ristruttura il bagno e si acquista il divano per il soggiorno).
Bonus mobili divano: come pagare
Per avere diritto al bonus divani occorre effettuare i pagamenti con bonifico parlante o carta di debito o credito.
Non è ammesso invece il pagamento in contanti o con assegni bancari.
La detrazione è fruibile anche nel caso in cui divani, poltrone e complementi siano stati acquistati con un finanziamento a rate. Tuttavia in questo caso è importante che la finanziaria abbia pagato l'azienda con le stesse modalità aapena indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
Documenti da conservare
Ai fini del bonus occorre conservare i seguenti documenti:
- ricevuta del bonifico;
- ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
- documentazione di addebito sul conto corrente;
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Per ulteriori informazioni, puoi leggere il post dedicato al
bonus mobili.
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