Trasferimento servizi di pagamento: fac simile PDF

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 01/04/2022
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Il trasferimento conto corrente o trasferimento servizi di pagamento è un servizio che consente ai clienti consumatori di trasferire gli ordini permanenti di bonifico, gli ordini di addebito diretto ed eventualmente il saldo residuo attivo da un conto tenuto presso una banca (“conto originario”) ad un altro conto tenuto presso un’altra banca (“nuovo conto”). In questa scheda un fac simile di richiesta trasferimento conto corrente e le indicazioni sulla procedura da seguire oltre che sui termini che la banca è tenuta a rispettare.

Trasferimento servizi di pagamento: in cosa consiste

Si è detto che si tratta di un servizio che permette al cliente di 

  • trasferire da una banca ad un’altra banca i servizi di pagamento attivi sul conto corrente presso la banca originaria ("conto originario") portandoli sul conto presso la banca nuova ("nuovo conto");
  • trasferire il saldo del conto originario portandolo sul nuovo conto.

La richiesta di trasferimento può prevedere anche la richiesta di chiusura del conto originario.

Affinché una simile richiesta possa essere presa in considerazione dalla banca è necessario che:

  • il conto di pagamento (o la carta prepagata con IBAN o il libretto di risparmio con IBAN) sia intestato ad un consumatore, vale a dire ad una persona fisica che agisce per scopi estranei alla propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta;
  •  
  • il nuovo conto (presso la banca nuova) e il conto originario (presso la banca originaria) abbiano la stessa intestazione o cointestazione;
  • entrambi i conti siano espressi nella stessa valuta e siano aperti presso banche situate in Italia

Chiaramente nulla vieta al cliente di trasferire solo una parte dei bonifici e/o degli addebiti diretti (trasferimento parziale).

La richiesta di trasferimento può riguardare non solo i bonifici in uscita (ad es. per il pagamento dell'affitto), ma anche quelli in entrata (ad es. per  l'accredito dello stipendio o della pensione).  In questo secondo caso il cliente può chiedere alla banca che tutti i bonifici che dovessero essere ricevuti sul conto originario nei 12 mesi successivi alla data del trasferimento, siano reindirizzati sul nuovo conto.

Dal nostro portale è possibile scaricare un fac simile generico di

Trasferimento servizi di pagamento e chiusura conto

Si è detto che con il trasferimento dei servizi di pagamento, il cliente può anche richiedere la chiusura del conto originario.

In questo caso è tenuto a restituire alla banca originaria le carte di pagamento (tagliate in corrispondenza del microchip), gli assegni non utilizzati e gli eventuali dispositivi connessi al servizio di home banking. Inoltre è tenuto a ripianare l'eventuale scoperto presente sul conto corrente.

La mancata o parziale esecuzione di queste attività se da un lato non può condizionare il trasferimento dei servizi di pagamento, dall'altro potrebbe comportare dei ritardi nella chiusura del conto.

A chi richiedere il trasferimento servizi di pagamento

La richiesta di trasferimento conto corrente va avanzata alla nuova banca, attraverso la compilazione e sottoscrizione di un apposito modello. Un fac simile è scaricabile da questa scheda. Se il conto risulta cointestato, la richiesta di autorizzazione deve essere sottoscritta da ciascun titolare del conto (anche se questi hanno pattuito l’utilizzo del conto a firme disgiunte).

Tempi per il trasferimento conto corrente

Secondo la legge la banca deve impiegare al massimo 12 giorni lavorativi per trasferire i servizi di pagamento e l'eventuale saldo residuo dal conto originario al nuovo conto. Tale termine decorre dalla data in cui la banca nuova riceve la richiesta del cliente.

Se a partire dal 13° giorno il trasferimento non è ancora efficace, la banca inadempiente (la nuova o l'originaria) è tenuta - come vedremo meglio nel prossimo paragrafo - al pagamento di un indennizzo per ogni giorno di ritardo.

La nuova banca e la banca originaria non possono addebitare spese al consumatore relativamente a questo servizio.

Trasferimento conto corrente: un indennizzo in caso di ritardo

Come detto le banche che impiegano più di 12 giorni lavorativi per trasferire un conto corrente, sono tenute a corrispondere al proprio cliente un indennizzo.

L'importo di tale indennizzo è fissato in 40 euro, a cui si aggiunge, per ogni giorno di ulteriore ritardo, un importo ulteriore determinato applicando al saldo disponibile al momento al momento della richiesta di portabilità, un tasso-soglia anti-usura pubblicato periodicamente dalla Banca d’Italia. In pratica la formula è questa:

  • 40 euro + [(tasso-soglia x saldo) x (giorni ritardo: 365)].

Ma facciamo un esempio per capire meglio: se la giacenza del conto corrente è pari a 10.000 euro e la banca impiega ad esempio 25 giorni lavorativi per chiudere un conto (13 giorni di ritardo), in base alla formula sopra esposta sarà chiamata a indennizzare il proprio cliente di una somma pari a:

  • 40 euro + [(10.000 x 6,45%) x (13 : 365] = Totale 62,97 euro.

Sul nostro portale puoi scaricare il 

redatto ai sensi dell'articolo 126 quinquiesdecies del Testo Unico Bancario (TUB). Il modulo va indirizzato all'istituto che è risultato inadempiente, ossia a quello responsabile del ritardo.

Ribadiamo che per il servizio di trasferimento non possono essere addebitate spese al consumatore. Addirittura nel caso in cui il consumatore, causa il ritardo nel trasferimento conto corrente, dovesse subire oneri aggiuntivi, come quelli derivanti, ad esempio, dal mancato pagamento della rata di mutuo o delle bollette o dalla mancata copertura della carta di credito, la banca potrà essere chiamata a corrispondere un ulteriore risarcimento.

Trasferimento conto corrente: obbligatorio proporre il "conto di base"

Quando si sceglie un nuovo conto corrente non tutti hanno le stesse esigenze. Per cui c'è chi non ha bisogno ad esempio del carnet di assegni o della carta di credito, chi non pensa di utilizzare lo scoperto di conto oppure di aprire un conto titoli. Dunque perché pagare di più per servizi che sicuramente non saranno utilizzati?

Proprio per questi motivi le banche avrebbero l'obbligo di promuovere e consigliare ai clienti alle prese con un trasferimento conto corrente e che manifestano certe esigenze, l'apertura di un conto corrente base. Si tratta di un conto corrente a tutti gli effetti che garantisce a costi contenutissimi o addirittura gratuitamente, alcuni servizi che potremmo definire “di base”: accredito dello stipendio, uso dell'home banking, impiego del bancomat, ecc. Ricordiamo che l'imposta di bollo si paga in ogni caso (34,20 euro), ma solo se la giacenza media nell'anno supera i 5mila euro.

Abbiamo utilizzato non a caso il condizionale ("avrebbero l'obbligo"), perché nella realtà dei fatti il conto di base è risultato spesso introvabile presso gli istituti bancari, che chiaramente hanno preferito proporre ai propri clienti prodotti decisamente più remunerativi.

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