Rimborso IVA sulle accise in bolletta: modello Doc, Pdf

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 28/05/2021
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In questa scheda rendiamo disponibile una modello editabile con cui chiedere il rimborso IVA su bollette luce e gas, contestando in pratica  alla compagnia l’applicazione dell’IVA sulle accise relativamente alla fornitura di energia. Ma vediamo di capire meglio se la richiesta di rimborso IVA sulle accise in bolletta può considerarsi legittima o meno.

Rimborso IVA su bollette luce e gas: legittima oppure no?

Nel 2012 la Cassazione intervenendo per l'ennesima volta sull'argomento, aveva stabilito un principio inderogabile secondo cui la tassa sui rifiuti costituiva  un'imposta che, proprio in quanto tale, non poteva essere assoggettata ad IVA. La sentenza (3756 del 9 marzo 2012) aveva portato ad una lunga battaglia tra fisco e contribuenti, scatenando una raffica di richieste di rimborso.

Dopo qualche anno la questione dell'applicazione di una tassa sulla tassa era tornata a far discutere. Questa volta però non riguardava la tassa sui rifiuti, bensì l'applicazione dell'Iva sulle accise delle bollette di gas ed elettricità. Una questione tra l'altro per la quale le società fornitrici di luce e gas non avevano  alcuna responsabilità, visto che c'era una direttiva comunitaria ad avallare l'applicazione dell'IVA anche sulle accise.

Era accaduto così che un Giudice di pace di Venezia, sulla scia di quanto stabilito appunto dalle varie sentenze sulla Tassa dei rifiuti, aveva accolto il ricorso presentato da un consumatore contro Enel per l'applicazione dell'IVA sulle accise e sulla addizionale provinciale nella bolletta elettrica ed in quella del gas. In buona sostanza il Giudice aveva sancito che la "doppia imposta" era da considerarsi sostanzialmente illegittima con la conseguenza che quanto versato in più dal consumatore dovesse essere rimborsato.

Il principio a cui si era ispirato il Giudice era quello secondo cui un’imposta non può mai costituire una base imponibile per un’altra. Si trattava di una sentenza che costituiva un precedente di non poco conto. Chiaramente la sentenza assumeva importanza più per i clienti domestici che per le aziende, che a differenza dei primi possono recuperare l'Iva pagata.

Nel Maggio del 2020 la Cassazione torna nuovamente sull'argomento dell'IVA sulla tassa dei rifiuti ribaltando praticamente tutto. Con Sentenza n. 8631 del 7 maggio stabilisce, infatti, che l'applicazione dell'IVA è da considerarsi legittima, dunque non può essere rimborsata. Ciò in applicazione di un principio richiamato da una Sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea secondo cui una prestazione (nel nostro caso il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) svolta da una società in virtù di un contratto a titolo oneroso sottoscritto con una amministrazione pubblica non può non essere assoggettata ad IVA.

Traslando il discorso sull’IVA applicata sulle accise nella bolletta dell’energia elettrica e del gas si giunge sostanzialmente ad un analogo risultato.

Benché molti siti continuino a sostenere il diritto dei consumatori a chiedere il rimborso dell'IVA, va detto che le disposizioni normative nazionali ed europee stabiliscono che per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA - incluso dunque energia elettrica e gas naturale - le accise sono da considerarsi parte integrante della base imponibile, come tali assoggettabili ad IVA.

Questo significa che inoltrare alle rispettive compagnie energetiche una richiesta di rimborso IVA sulle accise in bolletta non produrrebbe alcun risultato concreto.

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