Quando chiedere il rimborso a Enel sulle bollette di energia elettrica

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 14/07/2015

Nel caso in cui per l'abitazione di residenza vi siate rivolti a Enel per la fornitura di energia elettrica nel mercato di maggior tutela, vi ricordiamo che avete diritto all’applicazione in bolletta della tariffa per uso domesticoresidente”. Ci riferiamo per la precisione alla tariffa D2, rivolta unicamente ai clienti residenti con una potenza contrattuale inferiore/uguale a 3kW. Si tratta di una tariffa che prevede sconti sugli oneri di rete e di sistema oltre che sulle imposte. Un analogo trattamento non è riservato a quei clienti che non risultano residenti nell'abitazione, oppure a coloro che pur risultando residenti hanno una potenza impegnata superiore a 3kW. In questi casi infatti si applica la tariffa D3. Ne consegue che se al cliente residente viene erroneamente applicata la tariffa D3, questi può chiedere il rimborso presentando un'apposita istanza.

Tuttavia, come abbiamo specificato nell'ultimo paragrafo, le tariffe D2 e D3 sono state sostituite dalla tariffa TD, con la conseguenza che oggi non ha più senso parlare di rimborso per applicazione della tarrifa per "non residente".

Cosa fare quando si sottoscrive un contratto

In pratica, al momento della sottoscrizione del contratto, l’azienda fornitrice richiede al cliente se è residente o meno in quella abitazione per la quale è stata richiesta la fornitura di energia elettrica. A questo punto la prassi prevede che lo stesso cliente invii entro 5 mesi dalla data del contratto questa

debitamente compilato e sottoscritto.

Se il cliente se ne dimentica, l’azienda inoltra una comunicazione di sollecito con cui concede ulteriori 30 giorni di tempo per la produzione dell’autocertificazione. Se nonostante il sollecito il cliente non provvede accade che il beneficio tariffario viene di fatto revocato.

La conseguenza è che da quel momento in poi il cliente si vedrà addebitare sulla propria bolletta la tariffa D3 anziché la tariffa D2 pur risultando residente nell'abitazione e pur avendo una potenza impegnata non superiore a 3kW. Come comportarsi in questi casi?

Come chiedere il rimborso e l'applicazione della giusta tariffa

Innanzitutto consigliamo a tutti, anche a coloro che hanno sottoscritto il contratto diversi anni fa, di verificare direttamente sulla propria bolletta, nella parte in cui vengono riportati i dati principali della fornitura, se la tariffa applicata è quella per “uso domestico non residente” oppure per “uso domestico residente”.

Così se avete entrambi i requisiti per fruire del beneficio tariffario (residenza e potenza impegnata di 3 kW), ma sulla vostra bolletta è riportata la dicitura "Uso Domestico non residente con Tariffa D3 bioraria", allora è chiaro che state pagando più del dovuto. Nessuna preoccupazione, per fortuna c’è la possibilità di rimediare.

Enel ha chiarito, infatti, che l’applicazione della tariffa per uso domestico residente può essere richiesta in ogni momento, anche con effetto retroattivo, sino a 10 anni, semplicemente producendo un’apposita autocertificazione. Noi abbiamo predisposto questo

Con lo stesso modulo potete richiedere, oltre al rimborso, il passaggio alla tariffa corretta prevista per i residenti.

Nel momento in cui Enel riceverà questa vostra comunicazione, provvederà alla rifatturazione dei consumi nel frattempo addebitati con tariffa non residente e all’applicazione della nuova tariffa D2 al contratto di fornitura.

Cosa fare se non si ottiene risposta

Nel caso in cui non otteniate alcun riscontro vi consigliamo di inviare una lettera di messa in mora.

Se dopo 40 giorni non ottenete risposta, o se la risposta non la ritenete soddisfacente, potete chiedere l’intervento dell’Unità Reclami dello Sportello per il consumatore di energia, un servizio al pubblico che dà informazioni e assistenza sui diritti dei consumatori nei mercati dell’elettricità e del gas. 

Si consiglia di allegare tutta la documentazione a vostra disposizione (contratto, bolletta, eventuale risposta del fornitore, ecc.).

La riforma della tariffa elettrica

Per quanto riguarda la bolletta della luce, dal 1° Gennaio 2017 le tariffe D2 e D3, rispettivamente per soggetti residenti e non residenti, sono state sostituite dalla tariffa TD. Si tratta di una tariffa che si applica a tutti i clienti domestici e fa si che i corrispettivi tariffari NON siano più differenziati in base a scaglioni di consumo né tra utenti residenti e non residenti.

Pubblicato il 14/07/2015    7 Commenti
Documenti correlati


51112 - Redazione
12/12/2017
Claudia, se intende riferirsi ad un eventuale rimborso anche del canone Rai, non riteniamo che ciò sia possibile.

51083 - Claudia
08/12/2017
Applicazione tariffa di "uso domestico non residente" anziché "residente": diritto al rimborso sì, ma... con il canone Rai, come funziona?

45993 - Redazione
20/06/2016
Antonio, è possibile chiedere il rimborso quaora sia stata applicata la tariffa D3 anziché la tariffa D2 pur risultando residente nell'abitazione e a patto di non aver impegnato una potenza superiore a 3kW.

45980 - antonio
17/06/2016
Pago da diversi anni praticamente dal 1979 la tariffa BTA1 monoraria, me ne sono accorto adesso, invece della tariffa normale per uso abitazione non residente. Cosa posso fare per cambiare tariffa e ottenere un rimborso?

45801 - Claudio M.
31/05/2016
Come fare per chiedere il rimborso. Il mio contratto enel : USO DOMESTICO RESIDENTE HO SEMPRE PAGATO...D1+ D2+D3= ...TOTALE.

44348 - Redazione
24/02/2016
Antonio, può optare per una voltura o un subentro. Le differenze sono descritte in questo articolo.

44339 - giallella antonio
24/02/2016
Mia madre, intestataria di un contratto ENEL per la casa al mare, è deceduta. Noi eredi vorremmo variare la intestazione del contratto. Cosa dobbiamo fare?


Lascia un commento
Attenzione: prima di inviare una domanda, controlla se è già presente una risposta ad un quesito simile.

I pareri espressi in forma gratuita dalla redazione di Moduli.it non costituiscono un parere di tipo professionale o legale. Per una consulenza specifica è sempre necessario rivolgersi ad un professionista debitamente qualificato.

Obbligatorio