Smaltimento eternit: procedura, modulo e detrazioni

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 25/10/2019

Oggi si parla tanto di smaltimento amianto perché da tempo ormai è stata riconosciuta la pericolosità di questo materiale per la salute pubblica. Infatti se risulta danneggiato rilascia nell'ambiente delle fibre che se inalate provocano malattie all'apparato respiratorio. Di seguito tutto quanto c'è da sapere sul tema dello smaltimento eternit o amianto.

Cos'è l'amianto

L’amianto è un minerale con struttura fibrosa utilizzato fin dall'antichità per le sue particolari caratteristiche di resistenza al fuoco e al calore, per la facilità di lavorazione oltre che per la sua resistenza agli acidi ed alla trazione. Queste proprietà, unitamente ad un basso costo di lavorazione, hanno fatto dell'amianto un prodotto largamente utilizzato nel settore dell'edilizia, dei trasporti e dell'industria.

Negli anni è stato utilizzato per produrre imballaggi, serbatoi, tubazioni, materiale isolante, materiali fonoassorbenti, coperture di edifici industriali (Eternit) e perfino elettrodomestici tipo asciugacapelli, forni, stufe, ferri da stiro, ecc. E' stato impiegato, inoltre, nel settore dei trasporti per la coibentazione di carrozze ferroviarie, navi, autobus, ecc.

Quando l'amianto è pericoloso

La pericolosità dell'amianto era legata alla sua capacità di rilasciare durante la lavorazione o l'utilizzo una grande quantità di fibre potenzialmente inalabili dall'uomo e provocare, così gravi danni alle persone che ne venivano a contatto: fibrosi polmonare, tumore ai polmoni, mesotelioma della pleura.

Nonostante si fosse a conoscenza dell'elevata pericolosità per la salute, nel periodo dal 1960 al 1990 se ne fece largo uso, specie nel settore dell'edilizia. In particolare venne impiegato nelle coperture di edifici industriali o civili sotto forma di lastre ondulate o piane in cemento-amianto (eternit), nella realizzazione di canne fumarie in cemento-amianto, serbatoi e condotte per l'acqua, pavimenti, pareti divisorie o nei pannelli in cemento-amianto dei soffitti di edifici prefabbricati (ad es. scuole e ospedali), ecc.

Solo nel 1992 una legge in Italia ne vietò la produzione e il commercio. Questo però non ha significato la cessazione di ogni rischio per l'uomo, visto che a distanza di 28 anni l'amianto ancora oggi è presente all'interno di molte abitazioni e ambienti di lavoro.

Cosa fare in presenza di amianto

Chiaramente il rischio di rilascio di fibre di amianto in aria e/o nel suolo è strettamente legato allo stato di conservazione del manufatto.

In ogni caso per evitare qualsiasi rischio per la salute, è importante non intervenire mai direttamente su materiali friabili sospetti, mentre in presenza di materiali compatti  - come nel caso di manufatti in cemento amianto (eternit) - è opportuno chiedere alle autorità competenti (ASL) di effettuare una valutazione sul loro stato di conservazione e manutenzione. In alternativa la segnalazione può essere indirizzata alla Polizia Municipale o ai Carabinieri - Nucleo Ecologico e Tutela Ambientale.

Questo il modulo denuncia amianto ASL da cui si può prendere spunto. Perchè non siano cestinate è importante che le denunce non siano anonime.

La Asl ricevuta la segnalazione provvederà ad informare l'ARPA che attraverso opportune analisi potrà stabilire se la presenza di amianto supera o meno i limiti stabiliti dalla legge e nel caso intervenire con la rimozione o con operazioni di manutenzione quali incapsulamento, confinamento e/o rivestimento.

Rimozione amianto: chi deve provvedere

Va precisato che la bonifica amianto negli edifici o terreni privati è un onere che grava esclusivamente sui proprietari. Chiaramente costoro non possono procedere autonomamente, ma debbono affidarsi per legge ad una ditta qualificata e abilitata ad eseguire questi lavori. In particolare queste ditte specializzate devono risultare iscritte all'Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.

La gran parte dei cittadini può fruire del servizio di smaltimento offerto dal proprio Comune in accordo con una società specializzata. Normalmente in questi casi l'attività di rimozione è a carico del cittadino, mentre la società si occupa del ritiro, del trasporto e dello smaltimento a norma di legge dei manufatti stessi.

I costi a carico del cittadino variano da comune a comune, ma generalmente sono a carico di quest'ultimo unicamente le spese di trasporto del materiale, mentre quelle di smaltimento in discarica sono coperte dal comune. In alcuni casi (come Padova ad esempio) il Comune fornisce addirittura un Kit da utilizzare per la rimozione: maschere e tute monouso, nylon per l'imballaggio, ecc.

Bonifica amianto: come fruire delle agevolazioni fiscali

Se si ci rivolge ad una ditta specializzata privata il costo smaltimento amianto è interamente a carico del proprietario, tuttavia c’è la possibilità di fruire di consistenti incentivi fiscali.

Gli interventi di bonifica dall’amianto, infatti, è uno di quei lavori per i quali spetta il bonus ristrutturazione. Si tratta di una detrazione fiscale del 50%, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Questo significa che chi spende ad esempio 30.000 euro per bonificare dall’amianto il proprio terreno o immobile, ha la possibilità di recuperare 15.000 euro in 10 quote annuali di pari importo. 

La detrazione fiscale sale addirittura al 65% nel momento in cui alla rimozione dell’amianto si accompagna un intervento di riqualificazione energetica dell’edificio, ad esempio attraverso l’implementazione di un cappotto termico, l’installazione di pannelli solari termici, ecc. Per chi volesse saperne di più, segnaliamo il post sulle detrazioni fiscali risparmio energetico.

La detrazione per gli interventi di recupero edilizio non è cumulabile con l’agevolazione fiscale (detrazione del 65%) prevista per i medesimi interventi dalle disposizioni finalizzate al risparmio energetico.

Sia nel caso delle ristrutturazioni che nel caso degli interventi di riqualificazione energetica è importante che il totale delle detrazioni non superi l’ammontare dell’imposta IRPEF dovuta. Se in uno o più anni non si ha "capienza Irpef", ossia l’Irpef da pagare è inferiore al totale delle detrazioni, la differenza si perde e non può essere chiesta a rimborso.

Pubblicato il 25/10/2019    31 Commenti
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31320 - Redazione
15/07/2014
Paolo, può utilizzare questo fac simile.

31302 - paolo grimaldi
15/07/2014
modulo esposto denuncia amianto

31058 - Redazione
05/07/2014
Angelica, le consigliamo di inviare al suo vicino una lettera di diffida.

31053 - angelica vacarean
04/07/2014
Vorrei sapere cosa posso fare con il mio vicino di casa che abita sopra di me e ha delle tubature rotte nel suo bagno, mi ha bagnato il soffito e non vole sistemare il suo bagno cosa posso fare? grazie.

30312 - Valentino
04/06/2014
Salve, in riferimento al ritrovamento di Eternit (ex. Capannoni Grossetto), la denuncia è stata fatta ai carabinieri di Latina ma non ho saputo niente!

29887 - Redazione
30/04/2014
Valentino, per queste informazioni deve rivolgersi direttamente al comune o alla Asl di competenza.

29879 - Valentino Fiaschetti
30/04/2014
Salve, chiedo cortesemente i ca.3000 mq. di eternit rinvenuto a Latina (ex.capannoni Grassetto Prefabbricati di propieta Cora Calcestruzzi) in SS.Monti Lepini (LT) nel 2000 se è stato rimosso. Grazie

28705 - Redazione
03/02/2014
Michele, solo per segnalarle che lei ha postato sul blog di Moduli.it, dovvrebbe invece effettuare un esposto-denuncia (questo il fac simile) alle autorità competenti (polizia municipale e asl).

28695 - michele
02/02/2014
Segnalo che dietro il condominio Formentin di via della rinascita n. 15, 30175 Marghera-Ve, esiste ancora un garage di lamiera con la tettoia "in eternit" ed in condizioni per niente sicure per la salute dei miei bambini che giocano in cortile e di tutte le altre persone che ci gravitano! Inoltre segnalo anche che in un abitazione confinante sempre al medesimo cortile esiste un'altra copertura di un magazzino sempre in eternit di tipo ondulato! In attesa di un Vs. pronto intervento al fine di rimuovere quanto sopra segnalato ringrazio e porgo cordiali saluti. Michele.

27480 - luciano
14/11/2013
I pannelli del controsoffitto dello stabile dove abito a Roma sono tutti rotti e fuoriesce lana di vetro. A quali uffici mi devo rivolgere per presentare un esposto denuncia? Grazie


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