Sospensione rate finanziamento Covid 19: requisiti e modulo di richiesta

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 22/04/2020
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Fac simile con cui la famiglia duramente colpita dall'emergenza Coronavirus può chiedere, al verificarsi di certe condizioni, la sospensione nel pagamento delle rate di prestiti e finanziamenti accessi per l'acquisto di auto, elettrodomestici, notebook, smartphone, frigoriferi, tv, ecc.

Sospensione rate prestiti:

L'emergenza sanitaria provocata dalla pandemia da Covid-19 ha portato con se una crisi sociale ed economica senza precedenti. Una delle tante problematiche che le famiglie italiane si trovano oggi ad affrontare riguarda proprio il pagamento delle rate di prestiti e finanziamenti contratti prima della pandemia.

Sappiamo che per effetto del Decreto "Cura Italia" oggi si possono sospendere per un periodo massimo di 18 mesi le rate dei mutui contratti per l’abitazione principale (questo il modulo sospensione mutuo Coronavirus).

Ma per i prestiti si può fare altrettanto? Sul tema della moratoria è intervenuta Assofin, l’Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare, che recependo le linee guida predisposte dall'EBA, European Banking Authority, ha comunicato alle proprie associate le disposizioni operative a cui attenersi.

Una cosa è certa: la sospensione nel pagamento delle rate non è automatica, ma deve essere richiesta per iscritto dal debitore e quindi valutata ed eventualmente approvata dall'istituto finanziario. 

Sospensione rate finanziamenti: quando è possibile

Possono chiedere la sospensione coloro che, per effetto dell'emergenza sanitaria Coronavirus, a partire da una data  successiva al 21 Febbraio 2020 e sino alla data ultima del 30 Giugno 2020, si trovino in una situazione di temporanea difficoltà economica dovuta a:

  1. cessazione del rapporto di lavoro subordinato (ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di risoluzione per limiti di età con diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità, di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, di dimissioni del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione);
  2. cessazione dei rapporti di lavoro “atipici” di cui all'articolo 409, numero 3), del codice di procedura civile (ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di recesso datoriale per giusta causa, di recesso del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione); 
  3. sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni (Cassa Integrazione o altri ammortizzatori sociali);
  4. riduzione del fatturato per lavoratori autonomi e liberi professionisti superiore al 33% rispetto a quanto fatturato nell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività, operata in attuazione delle disposizioni adottate all’autorità competente per l'emergenza Coronavirus (tale riduzione deve essersi registrato in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, ovvero nel minor periodo intercorrente tra la data dell’istanza e la predetta data).

Possono beneficiare della sospensione anche gli eredi delle persone che rientrano nelle quattro categorie di cui sopra, nel frattempo decedute, e che non avevano stipulato alcuna polizza da protezione del credito.

Cosa riguarda la sospensione rate prestiti

E' la banca o la finanziaria che deciderà se applicare la sospensione

  • all'intera rata mensile; 
  • alla sola quota capitale.

La sospensione rate finanziamento comporta costi?

Al cliente non possono essere addebitati oneri o costi per la concessione della sospensione. 

Quanto può durare la sospensione prestiti?

La durata della sospensione sarà concordata con il cliente, in ogni caso essa non potrà essere superiore a 6 mesi.

Si tratta di fatto di uno slittamento nel pagamento delle rate, cosa che comporterà un prolungamento del periodo di ammortamento corrispondente alla sospensione concordata.

Esiste un importo minimo?

Si. L'importo finanziato deve essere superiore a 1.000 euro e durata originaria superiore a 6 mesi.

E se si registra già un ritardo nel pagamento delle rate?

Perché si possa ottenere la sospensione delle rate del prestito, è necessario che alla data del 21 Febbraio 2020 non risultino ritardi di pagamento tali da comportare la necessità di qualificare l'esposizione creditizia in default o forborne.

In particolare quest'ultima si verifica quando l'istituto concede modifiche delle condizioni contrattuali o un rifinanziamento totale o parziale, a causa delle difficoltà finanziarie del debitore.

Come recapitare il modulo di richiesta?

Il modulo di richiesta debitamente compilato e sottoscritto, unitamente alla fotocopia di un valido documento di riconoscimento del richiedente e alla documentazione utile ai fini dell'istruzione della pratica (ad es. dichiarazione del datore di lavoro di riduzione orario/stipendio, provvedimento di cassaintegrazione, ecc.), può 

  • essere consegnato allo sportello della filiale/agenzia presente sul territorio
  • spedito mediante raccomandata a.r.
  • inoltrato attraverso posta elettronica o PEC (taluni istituti hanno predisposto un apposito indirizzo per il ricevimento delle domande).
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