Vaccinazioni obbligatorie: quando basta l'autocertificazione

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 05/07/2018

Nel 2017 la ricomparsa di patologie infettive come il morbillo o la meningite e le relative conseguenze sul gran numero di soggetti contagiati, avevano riacceso le polemiche sul tema delle vaccinazioni obbligatorie. Se ne parlò sui giornali, nei telegiornali, nei programmi di approfondimento, sulle riviste specializzate e chiaramente anche sui social. Cosa ne è venuto fuori? Non è stato difficile comprendere quanto la cattiva informazione relativa agli effetti dannosi dei vaccini sui bambini abbia influito sul calo delle vaccinazioni e la ricomparsa di virus che erano stati quasi completamente debellati. Tutto questo ha spinto il Ministero della Salute ad intervenire dapprima con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 07 giugno 2017 n. 73 “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” e successivamente con l'attivazione di campagne di informazione e sensibilizzazione alle vaccinazioni rivolte ai genitori. Con questo articolo vogliamo provare a fare un po' di chiarezza sul tema vaccini, illustrandoti in particolare le novità previste per l’anno scolastico 2018-2019.

Vaccinazioni: farle o non farle?

L’introduzione delle vaccinazioni è stato uno degli interventi di sanità pubblica più importanti per l’umanità; essa ha, infatti, determinato una notevole riduzione della suscettibilità alle infezioni e dei costi sanitari e sociali legati alle malattie infettive e agli eventuali esiti mortali o invalidanti”. Con queste piccola premessa si apre la trattazione relativa ai vaccini, contenuta nella Circolare recante prime indicazioni operative per l’attuazione del decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” (Gazzetta ufficiale n. 130 del 7-6-2017).

Non serve ricordarti quanto le vaccinazioni, fin dalle prime pratiche di vaiolizzazione condotte sul finire del XVIII secolo da Edward Jenner, abbiano contribuito alla debellazione di malattie infettive pericolosissime come il vaiolo, per l’appunto, o la poliomelite. L’importanza dei vaccini non è mai stata messa in dubbio, fino alla recente diffusione di informazioni prive di una comprovata rilevanza scientifica che hanno pesantemente influito sulla scelta delle famiglie di sottoporre bambini e neonati alle vaccinazioni non obbligatorie.

Dal 2013, infatti, è stato registrato un calo di vaccinazioni e la ricomparsa di malattie infettive come ad esempio il morbillo (nel primo semestre 2017 sono stati registrati 2851 casi, con un aumento di oltre il 500% rispetto al primo semestre 2016) che hanno colpito varie fasce d’età e determinato l’affollamento di ambulatori e ospedali.

Effetti della riduzione della copertura vaccinale

Non vaccinarsi e non vaccinare i propri bambini può essere giustificabile (forse) dal punto di vista ideologico, ma non lo è dal punto di vista pratico e sanitario. I vaccini, come certamente saprai, contengono come principio attivo dei virus o batteri, o parti di essi in grado di stimolare il sistema immunitario a produrre gli anticorpi che proteggono da una determinata malattia infettiva. Non sottoporsi a vaccinazione significa sottoporsi ad una serie di rischi.

Di seguito un breve elenco delle conseguenze più rilevanti dell'omessa vaccinazione:

  • la mancata vaccinazione determina un aumento dei casi di malattie infettive in fasce di età diverse da quelle classiche ai quadri clinici più gravi;
  • la gravità del quadro clinico comporta un maggiore ricorso all’ospedalizzazione;
  • la ricomparsa di virus ormai debellati oppure sotto controllo da anni provocano ritardi nella diagnosi e dunque nella cura dei soggetti contagiati;
  • alcuni virus, come la rosolia, possono implicare problemi alle donna in gravidanza, come di infezioni del feto, aborto spontaneo e terapeutico;
  • il ricorso in ospedale genera un aumento dei costi sanitari e sociali.

Vaccinazioni obbligatorie in Italia

Con l’approvazione del Decreto Legge i vaccini da fare obbligatoriamente ai bambini di età compresa tra 0 e 16 anni sono passati da 4 a 10 (prima del Decreto Legge Lorenzin erano 12). Nello specifico, è necessario rispettare le indicazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale, reperibile gratuitamente sul sito ufficiale del Ministero della Salute www.salute.gov.it.

Le nuove somministrazioni obbligatorie e gratuite per legge riguardano:

  • la vaccinazione anti-poliomielitica;
  • la vaccinazione anti-difterica;
  • la vaccinazione anti-tetanica;
  • la vaccinazione anti-epatite B;
  • la vaccinazione anti-pertosse;
  • la vaccinazione anti-Haemophilus influenzae tipo b;
  • la vaccinazione anti-morbillo;
  • la vaccinazione anti-rosolia;
  • la vaccinazione anti-parotite;
  • la vaccinazione anti-varicella.

Chiaramente, per proteggersi da questi virus non sarà necessario effettuare 10 punture. Al contrario, i bambini verranno sottoposti all’ESAVALENTE (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b) e alla QUADRIVALENTE (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella). I vaccini anti meningococco B e anti meningococco C, che devono essere effettuati separatamente, non rientrano tra le vaccinazioni obbligatorie, ma verranno proposti attivamente dalle Asl alle famiglie insieme all'anti pneumococco e all'anti rotavirus.

I genitori dei bambini nati nel 2017 dovranno eseguire tutte queste vaccinazioni, mentre quelli dei bambini nati negli anni precedenti dovranno controllare il Calendario Vaccinale Nazionale e prendere in considerazione l’anno di nascita del bambino. Nella circolare del Ministero si legge che:

  • i bambini nati dal 2001 al 2004 devono effettuare (ove non abbiano già provveduto) le quattro vaccinazioni già imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite) e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, raccomandate dal Piano Nazionale Vaccini 1999-2000;
  • i bambini nati dal 2005 al 2011 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’antipertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previsti dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Vaccini 2005- 2007;
  • i bambini nati dal 2012 al 2016 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzale tipo b, previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014;
  • i bambini nati nel 2017 e nel 2018 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b e l’anti-varicella, previste nel nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019.

Con riferimento alla vaccinazione quadrivalente (contro morbillo, parotite, rosolia e varicella), verrà condotta tra tre anni una verifica delle coperture. Qualora si raggiunga l'obiettivo dell'immunità di gregge, detta anche immunità di gruppo, il Ministero potrebbe anche decidere per l'abolizione dell'obbligo di vaccinazione.

Esonero vaccinazioni obbligatorie

Le vaccinazioni obbligatorie vengono meno quando i soggetti vengono immunizzati naturalmente dalla malattia. Per dirla con parole semplici: se il bambino prende la varicella non dovrà vaccinarsi, in quanto è già stato immunizzato dalla malattia stessa. In più, in presenza di alcune particolari condizioni cliniche (che devono essere accertate dal pediatra o dal medico di medicina generale e corredate da una specifica documentazione) è possibile ottenere l’esenzione ai vaccini batterici immunostimolanti.

Allo stesso modo, ovvero previo accertamento di particolari condizioni cliniche da parte di pediatri e medici di medicina generale, è possibile posticipare il vaccino per eseguirlo in un momento migliore. Ti facciamo un esempio: se il soggetto è affetto da una malattia più o meno acuta, ha la febbre o non è nelle condizioni migliori per sottoporsi al vaccino, può rimandarlo, presentando l’apposita dichiarazione firmata dal pediatra o dal medico di medicina generale.

Qualora dovessi documentare un determinato stato di salute, attestato dall’ospedale, potrebbe esserti utile fare una copia del referto o richiedere la copia della cartella clinica.

Vaccinazioni obbligatorie: è sufficiente l'autocertificazione per l'anno scolastico 2018/2019

I genitori che si oppongono di sottoporre i propri figli alle vaccinazioni obbligatorie, non potranno iscrivere i bambini da 0 a 6 anni agli asili nido e alle scuole per l’infanzia, sia pubbliche che private. Al contrario i minori da 6 a 16 anni potranno frequentare le aule ma il dirigente scolastico avrà l’obbligo di effettuare una segnalazione entro 10 giorni dall’iscrizione all'Azienda Sanitaria Locale competente, indicando le generalità del soggetto. Come abbiamo già ricordato Anti meningococco C e B non saranno più necessari per iscriversi a scuola.

Chi non è stato vaccinato in quanto autoimmune alla malattia, deve fare le analisi per verificare la presenza di anticorpi nel sangue e, dunque, presentare la documentazione a scuola, oppure farsi rilasciare dal medico curante un certificato che attesti l’immunità del bambino alle malattie per le quali non è stato vaccinato. I soggetti non vaccinabili per motivi di salute (che hanno determinato l’omissione o il posticipo della somministrazione vaccinale) devono essere inseriti in una classe che abbia al suo interno solo bambini vaccinati o immunizzati. Se in classe sono presenti più di 2 studenti non vaccinati, il Dirigente Scolastico ha l’obbligo di segnalarlo, avvertendo la Asl territorialmente competente entro il termine annuale, fissato per il giorno 31 ottobre.

Con riferimento all'anno scolastico 2018/2019 le vaccinazioni obbligatorie restano 10. Chi non rispetta tale obbligo non può essere ammesso all'asilo (fascia di età 0-6) o a scuola (fino a 16 anni). Tuttavia i genitori, ed è questa la novità, non dovranno esibire alcun certificato sanitario per dimostrare che i propri figli sono in regola. Potranno limitarsi ad esibire un’autocertificazione nella quale si afferma che i vaccini sono stati fatti o si faranno per poterli iscrivere all’anno scolastico 2018-2019. Questo il 

che puoi scaricare gratuitamente dal nostro portale. La consegna andrà effettuata entro l'inizio delle lezioni, mentre la validità del documento sarà di un anno.

Una soluzione questa che di fatto consentirà a tutti di entrare a scuola. Si tratta di una importante semplificazione rispetto al passato: l’obiettivo del nuovo Governo, infatti, è di ridurre la produzione dei documenti comprovanti le vaccinazioni obbligatorie a carico delle famiglie. Chiaramente l'autorità sanitaria si riserva la possibilità di effettuare dei controlli a campione rispetto a quanto autocertificato dai genitori.

Vaccinazioni obbligatorie sanzioni

Chi non presenta neppure l'autocertificazione rischia di fatto di restare fuori dalla scuola. Il Dirigente Scolastico, inoltre, sarà costretto a far presente la situazione alla Asl competente entro 10 giorni. A quel punto, sarà compito dell’Asl contattare la famiglia e chiedere loro di sottoporsi ad un colloquio informativo sui vaccini, programmando gli appuntamenti per le somministrazioni previste dalla legge.

Qualora i genitori non si presentassero agli appuntamenti o rifiutassero il colloquio informativo, la Asl si vedrebbe obbligata ad effettuare la contestazione formale per l’inadempimento dell’obbligo. Una volta inviata la contestazione, per i genitori non c’è scampo: riceveranno una sanzione proporzionata alla gravità dell’inadempimento, di importo variabile da 100 euro a 500 euro (prima la soglia massima era 7.500). L’unico modo per evitarla è prendere appuntamento e cominciare la somministrazione delle vaccinazioni, secondo i termini stabiliti dall’Azienda Sanitaria Locale.

La contestazione, inoltre, si estingue solo al completamento delle vaccinazioni obbligatorie: in questo modo la sanità pubblica si accerta che i genitori non interrompano la somministrazione vanificandone gli effetti sul bambino. Se i genitori o i tutori legali del minore non programmano le vaccinazioni entro i termini stabiliti dalla Asl, non solo non potranno evitare la sanzione, ma dovranno rispondere dell’inadempienza davanti alla Procura della Repubblica e al Tribunale per i Minorenni, rischiando addirittura la potestà genitoriale, così come riportato nell’articolo 1 comma 5 Decreto legge 73/2017 “Decorso il termine di cui al comma 4, l'azienda sanitaria locale territorialmente competente provvede a segnalare l'inadempimento dell'obbligo vaccinale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni per gli eventuali adempimenti di competenza”.

Vaccinazioni obbligatorie: modulistica e numeri utili

Con la pubblicazione del Decreto Legge 73/2017 il Governo Italiano, insieme al Ministero della Salute, palesava l’obiettivo di innalzare le soglie di copertura vaccinale, fino ad arrivare all’immunità di gregge, raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che si attesta al 95% della popolazione nazionale. Perché è così importante raggiungere questo obiettivo? Risponderti è facile: raggiungere l’immunità di gregge significa arrestare la diffusione dell’agente patogeno. In poche parole, la malattia viene praticamente debellata; questo è molto importante, soprattutto per tutelare quei soggetti che, a causa di particolari condizioni cliniche, non possono essere vaccinati.

Ora passiamo alla modulistica, quali modelli possono esserti utili? Oltre al modulo autocertificazione vaccinazioni obbligatorie che abbiamo già visto, la  redazione di Moduli.it ha pensato di segnalarti altri 3 modelli che potrebbero rendersi utili:

Se hai bisogno di ricevere dei chiarimenti sulle vaccinazioni obbligatorie da zero a 16 anni e sulle novità introdotte dal Decreto, puoi contattare il 1500, ovvero il numero di pubblica utilità del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. A risponderti saranno medici ed esperti del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità.

Ogni cittadino naturalmente può avanzare osservazioni, reclami, denuncie verso atti o comportamenti che negano o limitano la fruizione delle prestazioni. In particolare è possibile presentare segnalazioni riguardanti il servizio vaccinazioni attraverso i seguenti canali:

  • direttamente all'operatore dell'ambulatorio vaccinazioni;
  • presso gli uffici URP dell'ospedale;
  • tramite PEC o posta raccomandata.

Sul nostro portale trovi tutte le indicazioni per farlo nella maniera più corretta.

Pubblicato il 05/07/2018    2 Commenti
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49885 - angelo
08/07/2017
I moduli devono firmarli i propri pediatri cosa vuoi ne sappiano i genitori non sono medici (il modulo che si compila e firma per esprimere il consenso alla somministrazione, con tutti i rischi e i vantaggi che essa comporta) se obbligatori perchè firmare?

49795 - Maria Grazia
28/06/2017
Ma se i vaccini sono sicuri, perché devo firmare il consenso e assunermi la responsabilità io e non chi mi obbliga a farli? Forse è un ammissione che i vaccini non sono poi tanto innocui e che possono causare reazioni anche gravi?


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