Dichiarazione sostitutiva di comunione dei beni: fac simile DOC e PDF

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 28/05/2019
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DOC   fac simile generico (a)
PDF   fac simile generico (b)
PDF   dichiarazione comunione dei beni per assicurazione
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Descrizione

Fac simile con cui si dichiara di essere con il proprio partner in regime di comunione dei beni.

In cosa consiste la comunione dei beni

La comunione legale è il regime patrimoniale che viene applicato a tutti i beni acquistati dalla famiglia, dunque dal marito e dalla moglie, durante il matrimonio. Non importa chi abbia compiuto gli acquisti o chi abbia sostenuto i relativi pagamenti: la proprietà dei beni viene acquisita da entrambi.

Non rientrano nella comunione legale i beni:

  • ad uso strettamente personale;
  • che servono all'esercizio della professione;
  • che ciascun coniuge già possedeva prima di contrarre matrimonio;
  • acquisiti per successione o donazione, anche successivamente al matrimonio (salvo diverse previsioni del testamento o del'atto di donazione).

E' bene sottolineare che se al momento del matrimonio i partner non esprimono alcuna scelta in merito al regime patrimoniale, si applica in automatico quello della comunione legale dei beni.

Cos'è l'autocertificazione comunione dei beni

Si tratta di un documento in carta semplice con cui il cittadino autocertifica il regime patrimoniale di comunione dei beni adottato con il proprio coniuge. 

L'autocertificazione comunione dei beni sostituisce l’estratto per riassunto dell’atto di matrimonio, contenente i dati del certificato di matrimonio più eventuali annotazioni. Tale certificato viene rilasciato dall'Ufficio Anagrafe del Comune.

In pratica se sul certificato di stato civile è riportata l'espressione "nessuna annotazione", vuol dire che i coniugi sono sposati in regime di comunione legale dei beni.

E' bene ricordare che tale certificato deve riprodurre in calce la frase "il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi", a significare che nei confronti di questi ultimi il cittadino può per legge ricorrere appunto all'autocertificazione comunione dei beni.

Dichiarazione comunione dei beni per assicurazione

E' questo uno dei tanti casi in cui l'autocertificazione comunione dei beni può essere utilizzata. 

In pratica un cittadino può sottoscrivere una polizza rc auto a proprio nome anche se il veicolo è intestato al proprio coniuge. E' sufficiente consegnare alla compagnia un estratto per riassunto dell’atto di matrimonio oppure una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, da cui si evinca come regime patrimoniale adottato quello della comunione dei beni.

E' possibile che nel caso in cui proprietario del veicolo e assicurato non coincidano, la compagnia applichi una tariffa leggermente maggiorata.

Autocertificazione comunione dei beni: cosa scrivere

Nella dichiarazione vanno specificate le seguenti informazioni:

nome e cognome, data e luogo di nascita e indirizzo di residenza del dichiarante;

  • data in cui è stato contratto il matrimonio;
  • nome e cognome, data e luogo di nascita del coniuge;
  • regime di comunione legale dei beni.

Al termine della dichiarazione apporre firma, luogo e data di redazione del documento.

Se l’autocertificazione comunione dei beni non viene consegnata di persona dal dichiarante, ma inviata via posta ordinaria, fax o e-mail/PEC, bisogna allegare una fotocopia di un valido documento di identità.

Trattandosi di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del D.P.R n° 445/2000, il dichiarante deve essere consapevole che, in virtù di quanto previsto dall'art. 76 del citato decreto, in caso di falsità in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia.

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