Autocertificazione di matrimonio: modelli editabili
Descrizione
L'autocertificazione di matrimonio è una dichiarazione con la quale un cittadino attesta di aver contratto matrimonio ad una certa data e riporta i dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo di nascita e codice fiscale) del proprio coniuge.
Autocertificazione di matrimonio: cos'è
Come detto l'autocertificazione di matrimonio consente di dichiarare gli stessi dati che appaiono su un certificato di matrimonio rilasciato dall’ufficio Anagrafe del Comune.
In buona sostanza attraverso questo modello il cittadino, nel riportare i propri dati anagrafici, e consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della conseguente decadenza dei benefici conseguiti (ai sensi degli artt. 75 e 76 DPR 445/2000) sotto la propria personale responsabilità, dichiara di aver contratto matrimonio in data "X" con l'individuo "Y" (di cui fornisce luogo e data di nascita e codice fiscale).
L'autocertificazione di matrimonio deve essere firmata dall'interessato; la firma non va autenticata né deve essere apposta in presenza di un impiegato dell'Ente che richiede la certificazione. In luogo dell'autenticazione della firma si allega copia fotostatica del documento di identità.
Autocertificazione matrimonio: a chi può essere presentata
L'autocertificazione di matrimonio, che sostituisce il relativo certificato rilasciato dagli uffici dell'anagrafe del Comune, può essere utilizzato nei confronti non solo di una pubblica amministrazione o di un fornitore di pubblico servizio, ma anche di un privato (professionista, agenzia di servizi, banche, compagnie di assicurazione, ecc.).
Ciò per effetto della modifica apportata dall'art. 30 bis Decreto Legge n. 76/2020, convertito con Legge n. 120/2020 (cd. "Decreto Semplificazioni") all'art. 2 del DPR n.445/2000 (in vigore dal 15 settembre 2020). Per effetto di questa modifica i privati non hanno più la "facoltà" ma l’obbligo preciso di applicare le misure di semplificazione documentale accettando le autocertificazioni.
Il vantaggio per il cittadino è duplice: evita di perdere del tempo prezioso recandosi presso gli uffici pubblici e risparmia denaro non essendo tenuto al versamento dell'imposta di bollo e dei diritti richiesti dall'amministrazione. Ciò in considerazione del fatto che i certificati da produrre ai privati sono nella maggioranza dei casi in bollo.
In definitiva con questa importante novità la scelta è nelle mani del cittadino: può produrre il certificato di matrimonio nei confronti del privato che lo richiede (ma solo nei confronti di questi e mai della Pubblica Amministrazione), oppure utilizzare la dichiarazione sostitutiva matrimonio e goderne i vantaggi.
Dal canto loro il privato che ha ricevuto l'autocertificazione di matrimonio, potrà appurare la veridicità dei dati forniti presso l'Amministrazione detentrice delle informazioni dichiarate (in questo caso il Comune), la quale è tenuta a fornirle, su richiesta del soggetto privato corredata dal consenso del dichiarante (eventualmente anche attraverso l'uso di strumenti informatici o telematici). Questo il
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