Fac simile lettera aumento canone di locazione

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 03/05/2022
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Descrizione

Il fac simile comunicazione aumento canone locazione è un modello che il locatore utilizza quando intende informare il proprio inquilino dell'adeguamento annuale del canone di affitto in base all’indice Istat.

Comunicazione aumento canone locazione: quando è possibile

Che si tratti di locazione a canone libero (c.d. contratto 4+4) o di locazione a canone concordato (c.d. contratto 3+2), il locatore non può in alcun modo aumentare l'importo del canone pattuito contrattualmente.

L'art. 2 della Legge n. 431/1998, infatti, stabilisce che soltanto in occasione della seconda scadenza contrattuale "ciascuna delle parti ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni o per la rinuncia al rinnovo del contratto". Dunque solo con lo spirare dell'ottavo anno il proprietario dell'immobile può chiedere un aumento del canone, che deve essere accettato dall'inquilino attraverso la stipulazione di un nuovo contratto. 

Naturalmente lo stesso discorso vale per il contratto di locazione a canone concordato (3+2): "alla scadenza del periodo di proroga biennale ciascuna delle parti ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni o per la rinuncia al rinnovo del contratto comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all'altra parte almeno sei mesi prima della scadenza. In mancanza della comunicazione il contratto è rinnovato tacitamente alle medesime condizioni" (art. 2 c.5 Legge n. 431/1998).

Neppure con i contratti di locazione commerciale, il locatore può richiedere all'inquilino un canone maggiore rispetto a quello pattuito (art. 79 Legge n.392/1978).

In un solo caso il locatore può pretendere un aumento del canone di locazione indicato sul contratto: quando deve aggiornare l'importo in funzione della variazione dell'indice dei prezzi al consumo accertata dall'ISTAT e verificatasi nell'anno precedente. Tale aggiornamento può corrispondere al 100% o al 75% del valore di tale indicizzazione e non richiede neppure una richiesta esplicita del locatore.

Tuttavia affinché l'adeguamento Istat sia automatico è necessaria la previsione di una specifica clausola nel contratto di locazione ad uso abitativo.

Segnaliamo che sul nostro portale è possibile scaricare anche il

vale a dire il modulo con cui l'inquilino chiede al locatore una riduzione del canone di affitto.

Modifica contratto locazione aumento canone: quando non è possibile

C'è un caso in cui il locatore non può neppure chiedere l'adeguamento Istat del canone di locazione: quando lo stesso ha optato per il regime della cedolare secca. Con questa  

il locatore comunica all'inquilino la decisione di aderire al regime della cedolare secca sugli affitti e di rinunciare a qualsiasi aggiornamento del canone di affitto.

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