Richiesta aggiornamento ISTAT canone locazione: fac simili editabile

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 24/02/2022
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Descrizione

La lettera adeguamento ISTAT canone locazione va utilizzata dal locatore per comunicare all'inquilino che a partire da una certa data il canone di affitto sarà aumentato di un importo corrispondente alla percentuale della variazione Istat stabilita nel contratto stesso.

Adeguamento ISTAT canone locazione: perché comunicarlo

Il motivo è semplice: per adeguare il canone di affitto e recuperare gli effetti della svalutazione causata dall'inflazione. Generalmente viene prevista una clausola nel contratto di locazione che consente al locatore di ottenere un aggiornamento annuale del canone sulla base della variazione dell'indice dei prezzi al consumo accertata dall'ISTAT e verificatasi nell'anno precedente. L'aggiornamento può essere del 100% o del 75% della variazione ISTAT intercorsa.

Facciamo un esempio. Supponiamo che il canone mensile sia pari a 600 euro e che nel 2021 i prezzi al consumo abbiano registrato una crescita pari a +1,9%. Se le parti hanno stabilito in contratto una rivalutazione in misura pari al 75% dell'indice ISTAT, per determinare il nuovo canone in vigore a partire dal 2022 basterà 

  • moltiplicare 1,9% per 75% = 1,425%
  • moltiplicare 1,425% per 600 € (importo del canone) = 8,55 € (maggiorazione)
  • sommare 8,55 € a 600 € = 608,55 (nuovo importo del canone). 

Chiaramente nulla vieta alle parti di non prevedere alcun adeguamento del canone. Se però il contratto lo prevede non è necessario che il proprietario avanzi una specifica richiesta al conduttore. E' sufficiente al contrario che glie ne dia semplice comunicazione affinchè il canone venga automaticamente adeguato.

Per concludere ricordiamo che se il locatore ha scelto il regime della cedolare secca, non è più possibile effettuare alcun aggiornamento del canone. Infatti scegliendo la cedolare secca, il locatore rinuncia alla facoltà di chiedere l'aggiornamento del canone di locazione, anche se è previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall'Istat dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell'anno precedente. Questa è la 

con cui il locatore comunica al conduttore la propria volontà di aderire al regime della cedolare secca sugli affitti e di rinunciare a qualsiasi aggiornamento del canone di affitto.

Chiaramente nulla vieta all'inquilino di opporsi alle pretese del locatore nel caso in cui il contratto di locazione nulla preveda a riguardo o di reclamare nei suoi confronti nel caso in cui l'adeguamento del canone non sia stato calcolato in modo corretto. Questo il

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