Dichiarazione sostitutiva di certificazione WORD, PDF
Da questa scheda si possono scaricare quattro diversi modelli di dichiarazione sostitutiva di certificazione modello compilabile, tre dei quali in formato WORD e la quarta in formato PDF editabile. Tutti e quattro tengono conto delle novità introdotte dall'art. 30-bis del D.L. n. 76/2020, convertito con Legge n. 120/2020, noto come Decreto Semplificazioni.
Dichiarazione sostitutiva di certificazione WORD: le novità del Decreto Semplificazioni
Come anticipato tutti i modelli scaricabili da questa scheda recepiscono la novità introdotta dal D.L. n. 76/2020. In buona sostanza mentre con il DPR 445/2000 la dichiarazione sostitutiva doveva essere accettata unicamente dalla pubblica amministrazione nonché dai gestori di pubblici servizi, con il Decreto Semplificazioni tale obbligo è stato esteso anche ai privati.
Chiaramente i privati possono chiedere alle Amministrazioni competenti di verificare le informazioni contenute nelle dichiarazioni e questi ultimi sono obbligati (gratuitamente) a rispondere a condizione che sul modello sia riportato il nulla osta del dichiarante, vale a dire una frase del tipo "Autorizzo il soggetto privato che riceve questa autocertificazione a verificare i dati in essa contenuti rivolgendosi alle Amministrazioni competenti”. Questo il
scaricabile dal nostro portale.
Ciò detto nulla vieta al cittadino di sostituire la certificazione alla dichiarazione sostitutiva, ma questa scelta è possibile nei confronti del solo privato (pagando una imposta di bollo di 16 euro) e mai della PA o dei gestori di pubblici servizi.
Dichiarazione sostitutiva di certificazione WORD: come compilarla
Come detto ci sono differenti versioni della dichiarazione sostitutiva di certificazione, rese dal diretto interessato così come dal rappresentante legale (genitore, curatore, tutore, ecc.).
La dichiarazione sostitutiva di certificazione modello compilabile essendo in formato DOC può essere facilmente adattata a qualsiasi necessità.
I primi dati da inserire sono, come ovvio, quelli relativi al soggetto dichiarante (nome e cognome). Segue la frase di rito sulla consapevolezza delle responsabilità e delle pene stabilite dalla legge per false attestazioni e mendaci dichiarazioni e a seguire una lunga lista di stati, qualità e possesso di titoli che è possibile autocertificare nei confronti delle pubbliche amministrazioni, delle società che gestiscono servizi pubblici e delle società private:
- data e il luogo di nascita;
- residenza;
- cittadinanza;
- stato civile;
- stato di famiglia;
- titolo di studio;
- situazione reddituale o economica;
- ecc.
Seguono data e firma.
E' bene precisare che per i dati relativi a cognome, nome, luogo e data di nascita, cittadinanza, stato civile e residenza non è necessario compilare ed esibire il modulo dichiarazione sostitutiva di certificazione anagrafica, dal momento che gli stessi possono essere comprovati mediante la semplice esibizione di un documento di riconoscimento in corso di validità.
Redigendo una dichiarazione sostitutiva di certificazione (art 46 DPR 445 editabile) si manifesta altresì il consenso al trattamento dei dati personali da parte dell’ufficio o della Pubblica Amministrazione o del privato che la riceve. Ricordiamo anche che il modulo dichiarazione sostitutiva di certificazione ha la stessa validità del certificato che sostituisce: così l'autocertificazione di residenza ha la stessa validità del relativo certificato, l'autocertificazione di nascita ha la stessa validità temporale del certificato rilasciato dall'ufficio anagrafe del comune e così via. Ora per i certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni è illimitata, mentre per i restanti certificati è di 6 mesi.
Nel caso in cui sia invece il genitore, tutore, curatore o altro soggetto a doversi servire di una simile dichiarazione, consigliamo di scaricare l'apposita versione in "doc" del modello. La compilazione in questo caso è pressoché analoga e si distingue per il solo fatto che riporta, oltre ai dati del dichiarante, anche quelli della persona rappresentata. Chiaramente nella fattispecie i dati, gli stati, le qualità e i titoli sono da riferirsi tutti alla persona che il dichiarante rappresenta, ossia il minore, l'interdetto, l'inabilitato, ecc. Questo invece il
che dev'essere utilizzato da chi non sa o non può firmare o si trova in condizioni di temporaneo impedimento per motivi di salute.
Attenzione a non dichiarare il falso: se l'amministrazione che ha ricevuto la dichiarazione dovesse accertarlo, si andrebbe incontro non solo alla perdita dei benefici ottenuti attraverso l’autocertificazione, ma anche alle sanzioni previste dall’art. 483 del Codice Penale
Chi può redigere il modulo dichiarazione sostitutiva di certificazione
Ricordiamo che tali dichiarazioni possono essere redatte da:
- cittadini italiani;
- cittadini dell'unione europea;
- persone giuridiche, società di persone, pubbliche amministrazioni, enti, associazioni e comitati aventi sede legale in Italia o in uno dei paesi dell'Unione europea;
- cittadini dei paesi extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno, limitatamente ai dati e ai fatti attestabili dalle pubbliche amministrazioni italiane.
Come presentarlo allo sportello
In questo caso la firma non va autenticata, né deve necessariamente avvenire alla presenza dell'impiegato dell'Ente che ha richiesto il certificato. In luogo dell'autenticazione della firma si allega una copia fotostatica del documento di identità.
Il modulo dichiarazione sostitutiva di certificazione anagrafica può essere:
- presentato a mano dal dichiarante. In questo caso la firma deve essere apposta davanti alla persona dell'ufficio che riceve la dichiarazione, previa identificazione da parte di quest'ultimo;
- inviato tramite posta tradizionale, email, PEC o fax. In questo caso è necessario allegare una copia del proprio documento d’identità in corso di validità. Inoltre se non si utilizza la posta elettronica certificata occorre firmare digitalmente il documento.
L'autentica di firma non è necessaria, a meno che il modulo non sia finalizzato alla riscossione di benefici economici, al passaggio di proprietà di veicoli, ecc.
Cosa fare se non viene accettato
Qualora il dipendente pubblico dell’ufficio destinato a ricevere il modulo dichiarazione sostitutiva di certificazione decida di non accettarlo, sebbene la legge ne preveda la possibilità, egli sarà perseguibile per violazione dei doveri d’ufficio e sarà quindi soggetto a conseguenze disciplinari. Per approfondire l’argomento è possibile leggere: “Autocertificazione: cosa fare se non viene accettata”.