Contratto di locazione transitorio modello DOC
In questa scheda è possibile scaricare alcuni fac simile di contratto di locazione transitorio, una particolare tipologia di contratto prevista dall’art. 5 della legge n. 431 del 9 dicembre 1998 ed utilizzata per affittare un immobile per un periodo limitato: pochi giorni, settimane o mesi.
Contratto di locazione transitorio: quando utilizzarlo
È una particolare forma di contratto di locazione destinata a soddisfare le esigenze di quei proprietari o di quei conduttori che per svariati motivi non vogliono vincolarsi per un lungo periodo di tempo.
In particolare il contratto di locazione transitorio può soddisfare le esigenze temporanee
- dell’inquilino. Ad esempio uno studente che deve frequentare fuori città un master post laurea della durata di un anno; oppure un professionista che deve lavorare fuori sede per un certo periodo di tempo; oppure una persona che deve temporaneamente trasferirsi in un'altra città per prestare le cure e l'assistenza in favore di un parente ricoverato in ospedale; oppure un soggetto che per qualche mese deve ricercare un nuovo alloggio in quanto il proprio deve essere sottoposto a ristrutturazione; oppure una persona che è in attesa di entrare in possesso di un immobile appena acquistato;
- del locatore. È il caso del proprietario dell'immobile che decide di concedere in affitto un appartamento durante tutto il periodo estivo (ad es. Giugno - Settembre), oppure del locatore che intende valutare l'inquilino prima di proporgli un contratto di locazione a canone libero 4+4, oppure un contratto di locazione a canone concordato 3+2. Ma i motivi legati alla transitorietà del contratto di locazione potrebbero essere legati anche alla volontà del proprietario di vendere in tempi brevi l'immobile, di donarlo ad un parente stretto, di ristrutturarlo, ecc.
Spetta agli accordi locali stabilire in concreto per quali motivazioni è possibile stipulare questo genere di contratti.
Il contratto di locazione transitoria non va confuso con il contratto di locazione breve, un tipo di contratto ad uso abitativo, di durata non superiore a 30 giorni, utilizzato essenzialmente per finalità turistiche, ossia per le attività di casa-vacanze e B&B.
La natura transitoria va documentata
Abbiamo detto che la natura transitoria può essere legata alla mobilità lavorativa, allo studio, all'apprendistato, alla formazione professionale, alla ricerca di sbocchi occupazionali o ad altre esigenze definite dagli accordi tra le organizzazioni sindacali della proprietà edilizia e dei conduttori.
Ora tali esigenze vanno provate con apposita documentazione da allegare al contratto. Così se il motivo è legato ad esigenze lavorative dell'inquilino, occorre allegare una copia del contratto di lavoro subordinato sottoscritto da quest'ultimo.
Tale obbligo non c'è per i contratti di durata pari o inferiore a 30 giorni.
Attenzione: la mancata indicazione del motivo per cui si sottoscrive un contratto di locazione transitorio può portare alla trasformazione dello stesso in un più lungo contratto ad uso abitativo.
Durata locazione transitoria
La durata del contratto di locazione transitorio non può essere inferiore ad 1 mese e superiore a 18 mesi. Se sul contratto viene indicata una durata inferiore al mese, la clausola è da ritenersi nulla e il contratto è da ritenersi valido per la durata di un mese. La clausola è nulla anche se viene indicata una durata superiore ai 18 mesi. In questo caso la durata viene considerata automaticamente valida per 18 mesi.
Il contratto di locazione transitorio si estingue automaticamente alla scadenza del 18° mese. Dunque non c'è bisogno di comunicare alcun recesso.
Tuttavia le parti possono concordare una proroga della durata o un rinnovo del contratto se sono in grado di dimostrare - documenti alla mano - il perdurare delle necessità temporanee che avevano portato alla stipula del contratto. Dal nostro portale è possibile prendere spunto da questo
È possibile recedere anticipatamente dal contratto?
Le parti possono sciogliere consensualmente il contratto prima della scadenza.
Il locatore, invece, non può recedere unilateralmente dal contratto, cosa che invece può fare il conduttore. Tuttavia in quest'ultimo caso
- devono sussistere gravi motivi;
- deve essere concesso al proprietario un preavviso di 1 mese se il contratto ha una durata non superiore ai 6 mesi, e di 3 mesi se il contratto è superiore ai 12 mesi;
- il recesso dev'essere comunicato per iscritto e trasmesso tramite raccomandata a.r..
Questo il facsimile di
da cui prendere spunto.
I canoni dei contratti di locazione transitoria
Con riferimento agli immobili ricadenti in Comuni con un numero di abitanti superiore a 10.000, i canoni sono stabiliti dalle parti, ma nel rispetto di un intervallo di valori definito dalle associazioni di locatori e conduttori per ciascuna area omogenea (per destinazione, caratteristiche degli immobili ecc.).
Se rispetto a queste aree si manifestano particolari esigenze locali, gli accordi territoriali possono prevedere variazioni fino ad un massimo del 20%.
I canoni di locazione e la ripartizione degli oneri accessori relativi ai contratti con durata pari o inferiore a 30 giorni, sono rimessi alla libera contrattazione delle parti.
Il contratto locazione transitoria va registrato?
Si se il contratto ha una durata superiore a 30 giorni.
Per i contratti di durata pari o inferiore a 30 giorni, trattandosi di locazioni brevi, il locatore sarà tenuto comunque ad effettuare la comunicazione di cui all’art. 4 D.L. 50/2017.
Alla locazione transitoria si può applicare la cedolare secca?
Ai contratti di locazione ad uso transitorio è possibile applicare il regime della cedolare secca al 10% a condizione che