Verbale di consegna Dpi Word

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 21/03/2024
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Il modulo o verbale di consegna Dpi è un documento con cui il datore di lavoro assegna formalmente al dipendente specifici Dispositivi di Protezione Individuali (Dpi). 

Verbale di consegna dpi Word

I dispositivi di protezione individuale (DPI) non solo altro che delle attrezzature e strumentazioni che il lavoratore è tenuto ad indossare o utilizzare, al fine di proteggersi contro i rischi per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. Chiaramente i DPI variano in funzione della specifica attività svolta e quindi dei rischi ad essa connessi: scarpe, guanti, mascherine, occhiali, cuffie, elmetto, cordoni, ganci, ecc.

L'uso di tali dispositivi è stabilito dalla legge e in particolare dal Decreto Legislativo 81/2008, il quale all'articolo 18 sancisce appunto quali sono gli obblighi del datore di lavoro e del dirigente. In particolare alla lettera d) stabilisce che questi devono fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente.

I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.

Chiaramente questo non è l'unico impegno ai fini della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Innanzitutto il datore deve, nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi. Inoltre deve richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, deve designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza, deve adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa e via discorrendo.

Lo stesso decreto all'art. 20 riporta quali sono gli obblighi a cui tutti i lavoratori devono attenersi. Costoro devono in particolare:

  • a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
  • c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;
  • d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
  • e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
  • f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
  • g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
  • h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
  • i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.

I lavoratori che non rispettano queste disposizioni sono puniti con l'arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 600 euro per la violazione degli articoli 20 del Decreto Legislativo 81/2008. Di seguito un paio di esempi di lettere di richiamo che il datore di lavoro può inoltrare al proprio dipendente:

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