Liste di attesa lunghe: cosa fare
Il modulo per saltare le liste di attesa è utile al cittadino per presentare ricorso alla ASL contro i tempi eccessivi di attesa e chiedere che una visita specialistica, un esame diagnostico o un intervento chirurgico siano effettuati in regime di libera professione intramuraria a spese del Servizio Sanitario Nazionale.
Liste di attesa lunghe: cosa fare
Quello delle liste di attesa è un problema che affligge il nostro sistema sanitario da decenni ormai. Ma un cittadino a cui viene prenotata una risonanza magnetica a distanza di 16 mesi o una visita ematologia a distanza di 8 mesi, cosa può fare per tutelare il proprio diritto alla salute ed evitare che le proprie condizioni peggiorino nel tempo?
Cominciamo col dire che quando il medico curante o specialista prescrive una visita o un esame al proprio paziente è tenuto ad indicare sulla ricetta un codice che sta ad indicare la classe di priorità della prestazione, ossia quando è più o meno urgente l'esame o la visita. Sono 4 le classi previste:
- "U", sta per Urgente con un'attesa massima di 72 ore;
- "B", sta per Breve con un'attesa massima 10 giorni;
- "D", sta per Differibile con un'attesa massima di 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli accertamenti diagnostici;
- "P", sta per Programmabile con un'attesa massima di 120 giorni (in precedenza 180 gg.).
Per le prestazioni di ricovero le classi di priorità sono:
- Classe A, ricovero entro 30 giorni;
- Classe B: ricovero entro 60 giorni;
- Classe C: ricovero entro 180 giorni;
- Classe D: ricovero senza attesa massima.
Se il medico non lo indica sulla ricetta, è opportuno che il paziente insista specie nel caso in cui le sue condizioni di salute impongano una certa urgenza della prestazione.
Se dopo aver richiesto la prenotazione allo Sportello o al CUP, il paziente fosse costretto ad attendere oltre i tempi massimi previsti, dovrebbe fare due semplici cose:
- confermare comunque la prenotazione. Infatti se il cittadino rifiuta la prima proposta esce dall’ambito di garanzia del rispetto dei tempi di attesa previsto dalla classe di priorità assegnata;
- presentare ricorso alla Direzione Sanitaria e all'URP (Ufficio per le Relazioni con il Pubblico) e chiedere alla Asl di pagare la prestazione in intramoenia (la libera professione all’interno dell’ospedale).
Ciò in quanto il Dlgs 124 del 1998 stabilisce che qualora i tempi di attesa per una visita o un esame superino i termini corrispondenti ai codici indicati in ricetta, il paziente potrà chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell'attività libero professionale intramuraria, con spese a carico della ASL di appartenenza e della ASL nel cui ambito è richiesta la prestazione. In altri termini la ASL dovrà accollarsi la differenza tra la somma versata dal paziente a titolo di ticket (a meno che non sia esente) e l’effettivo costo di quest’ultima.
La lettera va inviata ai recapiti facilmente reperibili in rete, magari prediligendo modalità come la PEC.
Modulo per saltare le liste di attesa: esempio
Mittente:
[Nome e Cognome]
[Indirizzo]
[CAP, Città]
[Codice Fiscale]
[Numero di telefono]
[Indirizzo email]
Destinatario:
Direzione Generale della
ASL di ___________
___________________________
U.R.P. della
ASL di ______________________
___________________________
Oggetto: Ricorso contro il prolungamento dei tempi di attesa per prestazione sanitaria
Spett.le ______________________,
In data __/__/_____, mi sono rivolto/a al ___________________________ (specificare CUP regionale, CUP della ASL o altra struttura) per prenotare la seguente prestazione sanitaria: _______________________ (specificare la visita specialistica, l’esame diagnostico, l’intervento chirurgico, ecc.).
Preciso che sulla ricetta n. ________________ il medico curante/specialista ha indicato la classe di priorità ______. (*)
In quell’occasione sono stato/a informato che
- la prestazione non poteva essere prenotata a causa di __________________________
oppure
- il primo posto disponibile per effettuare la prestazione presso la struttura _______________________ era per il giorno __/__/______.
Dunque una data per l’esecuzione della prestazione che risultava eccessivamente distante nel tempo, pari ad un'attesa di _______________ (specificare in giorni, settimane o mesi).
In considerazione di quanto esposto, considerato che
- la visita/l’esame non può essere effettuata/o nel rispetto dei tempi previsti dalla classe di priorità indicata sulla ricetta;
- che tale ritardo potrebbe portare a un peggioramento delle mie condizioni di salute, con conseguenze potenzialmente irreversibili,
con la presente
CHIEDO
di poter effettuare tale prestazione in REGIME DI LIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA a spese del Servizio Sanitario Nazionale, conformemente a quanto stabilito dal DLgs n 124/1998, art.3, punto 12.
Nel caso in cui non riceva una risposta soddisfacente entro i tempi previsti, mi riservo di presentare ricorso al Difensore Civico Regionale per tutelare il mio diritto alla salute.
Dichiaro di essere stato/a informato/a che i miei dati personali, saranno trattati ai sensi del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR - Regolamento UE n. 679 / 2016).
Distinti saluti.
Luogo e data
[Firma]
Foto
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