Verifica metrologica contatore gas: fac simile richiesta
Descrizione
Fac simile generico con cui il cliente chiede al venditore una verifica sul corretto funzionamento del contatore del gas. Da precisare che ciascuna azienda prevede a riguardo specifiche modalità di richiesta, anche anche attraverso l'area clienti del sito ufficiale.
Richiesta verifica contatore gas: quando farla
Una simile richiesta può essere avanzata quando il cliente nutre dei dubbi sul corretto funzionamento del proprio contatore del gas. Generalmente certe perplessità possono nascere nel momento in cui il cliente riceve la bolletta del gas con il conguaglio consumi. In queste occasioni, infatti, la rilevazione di consumi nettamente superiori alla media, può far sorgere al cliente il dubbio che sia stato commesso un errore di fatturazione, magari collegato ad un non perfetto funzionamento del contatore.
In questi casi il cliente non deve far altro che rivolgersi alla società di vendita con cui ha stipulato il contratto di fornitura (i recapiti sono presenti sulla bolletta). Quest'ultima prima di trasmettere la richiesta al distributore entro i successivi 2 giorni lavorativi, deve comunicare al cliente il costo dell'operazione (dipende dal prezzario del distributore) e le condizioni di esecuzione della verifica, così da ottenere da quest'ultimo una conferma della richiesta.
Chiaramente il costo dell'intervento sarà addebitato in fattura nel caso in cui venga riscontrato il corretto funzionamento del contatore o comunque quando la verifica porti all’accertamento di errori non superiori ai valori ammissibili dalla normativa metrologica vigente.
A questo punto il distributore effettua la verifica e ne comunica l'esito al fornitore entro 15 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta. Il fornitore , a sua volta, gira la comunicazione al cliente finale entro i 2 giorni lavorativi successivi.
Se l'esito rileva un malfunzionamento il contatore viene sostituito gratuitamente entro 15 giorni lavorativi.
Cosa accade dopo la verifica contatore gas
Se la verifica del contatore gas rileva un guasto, una rottura o comunque degli errori nel calcolo dei consumi superiori ai valori fissati dalla normativa metrologica vigente, il distributore deve provvedere alla ricostruzione dei consumi.
A tal proposito l'ARERA ha stabilito che se si conosce con esattezza il momento del guasto, la ricostruzione dei consumi deve prendere in considerazione il periodo compreso tra questo momento del guasto e quello in cui è stata eseguita la verifica o la sostituzione del contatore.
Se, invece, il momento del guasto non è determinabile, il periodo di ricostruzione dei consumi sarà compreso tra il momento della verifica o della sostituzione del contatore e l’ultima lettura validata e non contestata dall’utente.
In ogni caso non potrà essere superiore ai 5 anni solari precedenti.
Ad ogni modo la ricostruzione dei consumi non può non tener conto della percentuale di errore riscontrato, del consumo storico del cliente e di altre variabili.
Chiaramente il cliente ha tutto il diritto di contestare questa ricostruzione. A tal fine può scaricare e compilare questo
Da ultimo ricordiamo che per una bolletta a conguaglio che abbraccia un periodo superiore a 2 anni, è possibile far valere la prescrizione. Questo il modello con cui eccepire