Modello saldo e stralcio cartelle: PDF e guida alla compilazione
Si tratta di un modello con cui le persone fisiche che avevavo ricevuto cartelle esattoriali affidate all’Agente della riscossione fra il 1° Gennaio 2000 e il 31 Dicembre 2017 e che si trovavano in una situazione di difficoltà economica, potevano beneficiare del saldo e stralcio cartelle (art. 1 commi 184 e 185 della Legge N.145/2018). La Legge n. 106/2021 di conversione del “Decreto Sostegni-bis” aveva prorogato tutte le scadenze relative ai versamenti non effettuati nel corso del 2020 e 2021 a causa della crisi indotta dal Coronavirus. Oggi un emendamento al Decreto Sostegni ter proroga ulteriormente le scadenza. Lo stesso discorso vale per la rottamazione cartelle.
Nuova proroga Rottamazione ter
RATE SCADUTE NEL 2020 E NON VERSATE
Per i contribuenti che risultano in regola con il pagamento delle rate 2019, possono effettuare il versamento di quelle scadute nel 2020 - senza per questo perdere i benefici del “Saldo e stralcio”, rispettando la scadenza del 30 Aprile 2022.
È prevista, inoltre, una tolleranza di 5 giorni, per cui di fatto la rata in scadenza il 30 Aprile potrà essere validamente pagata entro il 5 Maggio 2022.
RATE SCADUTE NEL 2021 E NON VERSATE
In questo caso i contribuenti che non hanno versato le rate in scadenza nel 2021, possono effettuare il pagamento senza perdere i benefici del saldo e stralcio entro il 31 Luglio 2022 (anche in questo caso è prevista la tolleranza di 5 giorni).
Se il pagamento avverrà oltre i termini indicati o per importi parziali, i contribuenti perderanno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
RATE IN SCADENZA NEL 2022
Ricordiamo, infine, che vanno pagate entro il 30 novembre 2022, le rate in scadenza nell'anno 2022.
In cosa consiste il saldo e stralcio
In generale il "saldo e stralcio" consiste in un accordo bonario tra creditore e debitore, in virtù del quale quest'ultimo si impegna a versare una somma più bassa rispetto a quella vantata dal creditore, liberandosi di fatto da ogni impegno.
Il creditore da parte sua, accettando questa offerta transattiva, rinuncia ad eventuali procedure esecutive nei confronti del debitore.
Si tratta di una procedura che in qualche caso viene applicata dalle banche nei confronti di quei clienti che non riescono più a pagare le rate del mutuo o del prestito (leggi "Come chiudere un finanziamento a saldo e stralcio").
Saldo e stralcio e rottamazione sono la stessa cosa?
No. Il saldo e stralcio cartelle non va confuso con la rottamazione delle cartelle: infatti mentre l'adesione a quest'ultima consente di risparmiare interessi e sanzioni, ma di pagare comunque l'intero debito maturato nei confronti del fisco, il saldo e stralcio cartelle permette - tra l'altro alle sole persone fisiche - di corrispondere solo una parte del debito, derivante da imposte non versate rispetto a quanto riportato in dichiarazione dei redditi o da omesso versamento dei contributi previdenziali.
Saldo e stralcio cartelle: i beneficiari
Come detto non tutti possono hanno potuto beneficiare del saldo e stralcio cartelle, ma soltanto coloro che versavano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica, ossia i contribuenti con ISEE fino a 20.000 euro. In particolare l'abbattimento del debito era tanto maggiore quanto più era critica la situazione economica del contribuente. Per essere più precisi:
- con ISEE fino a 8.500 euro si pagava il 16% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi;
- con ISEE da 8.500,01 a 12.500 euro si pagava il 20% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi;
- con ISEE da 12.500,01 a 20.000 euro si pagava il 35% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi.
Agli importi così calcolati occorreva aggiungere le somme a titolo di aggio e spese per procedure esecutive e diritti di notifica maturate dall’Agente della Riscossione.
E in presenza di un ISEE superiore?
In questo caso il debitore doveva trovarsi in stato di sovraindebitamento e nei suoi confronti doveva essere stata aperta la procedura di liquidazione di cui all’articolo 14-ter della Legge, n. 3/2012.
Solo in una situazione del genere il debitore poteva aderire al saldo e stralcio cartelle indipendentemente dal valore del proprio ISEE. In questo caso l'importo da pagare era pari al 10% del debito dovuto.
Le cartelle a cosa devono riferirsi?
Le cartelle dovevano riferirsi esclusivamente al mancato versamento
- di imposte risultanti dalle dichiarazioni
- di contributi previdenziali
Per verificare se i propri debiti potevano beneficiare del Saldo e Stralcio, bastava richiedere il Prospetto Informativo sulla propria posizione personale:
- accedendo all'Area Riservata (https://servizi.agenziaentrateriscossione.gov.it/equitaliaServiziWeb/home/login.do)
- compilando il form online presente all'indirizzo https://www.entrateriscossione.it/RDC/richiestaPDA.action
Come compilare il modello saldo e stralcio
Nel modello oltre a riportare i propri dati anagrafici, il contribuente era tenuto a specificare i numeri delle cartelle/avvisi e a compilare la sezione relativa all’attestazione della situazione di grave e comprovata difficoltà economica.
Inoltre doveva scegliere se effettuare il pagamento in un'unica soluzione, entro il 30 novembre 2019, oppure in 5 rate che sarebbero state così suddivise:
- 35% con scadenza il 30 novembre 2019;
- 20% con scadenza il 31 marzo 2020;
- 15% con scadenza il 31 luglio 2020;
- 15% con scadenza il 31 marzo 2021;
- il restante 15% con scadenza il 31 luglio 2021.
Saldo e stralcio cartelle modulo: quando e dove inviarlo
Chi intendeva aderire al saldo e stralcio cartelle doveva presentare il modello disponibile in questa scheda (oltre che sul sito ufficiale www.agenziaentrateriscossione.gov.it), entro il 31 Luglio 2019, attraverso una delle seguenti modalità:
- la casella PEC delle delle Direzioni Regionali dell’Agenzia delle entrate-Riscossione (l'elenco è presente a pagina 4 dello stesso modulo). Il contribuente deve essere chiaramente in possesso di una PEC;
- gli sportelli dell'Agenzia presenti sul territorio. Per trovare quello più facile da raggiungere basta consultare la pagina www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/Contatti/TrovaSportello/
La richiesta di saldo e stralcio anche online?
Si certo. Bastava
- accedere alla propria Area Riservata (https://servizi.agenziaentrateriscossione.gov.it/equitaliaServiziWeb/home/login.do), oppure (se non si possiedono le credenziali di accesso)
- utilizzare il servizio "Fai D.A. te" presente su questa pagina https://servizi.agenziaentrateriscossione.gov.it/DefinizioneAgevolata/saldoStralcio18.do
Questa la documentazione da allegare:
- documento di riconoscimento;
- dichiarazione sostitutiva presente all’interno del form;
- (eventualmente) decreto di apertura della liquidazione.