Bonus bebè: cosa fare se la domanda viene respinta
Nell’ambito degli interventi volti a sostenere il reddito delle famiglie, il Governo aveva introdotto il cosiddetto “bonus bebè” o "assegno di natalità", un sussidio per ogni figlio nato o adottato o in affido preadottivo. La misura è stata prorogata per diversi anni fino al 31 Dicembre 2021. Dal 1° Gennaio 2022, invece, la prestazione in oggetto è stata sostituita dall'Assegno unico Inps per i figli a carico. Ciò detto come doveva comportarsi la famiglia che riceveva una comunicazione di "bonus bebè respinto"?
Bonus bebè respinto: cosa fare
Può accadere che la tua domanda non venga accolta o che l'erogazione del contributo venga sospeso a seguito di incongruenze, anomalie o omissioni riscontrate dall'Inps o dall'Agenzia delle Entrate nelle attestazioni ISEE presentate: il valore ISEE risulta superiore ai 25.000 euro annui, non risulti convivente con il figlio per il quale hai richiesto l’assegno, non risulti residenti in Italia, ecc.
In tal caso riceverai dall’Inps una comunicazione avente ad oggetto "bonus bebè respinto o sospeso", con cui ti verrà spiegato il motivo per cui l'istruttoria relativa alla tua domanda o il pagamento della prestazione che ti è stata concessa sono stati sospesi:
- non è stato reperito un ISEE valido;
- il valore ISEE da utilizzare per avere l’assegno è risultato superiore ad euro 25.000 annui;
- dalla dichiarazione ISEE non risulta convivente con il figlio per il quale è richiesto l’assegno;
- non risulta residente in Italia;
- non risulta cittadino italiano o comunitario;
- non risulta in possesso di utile titolo di soggiorno;
- altro motivo.
Contestualmente con la stessa lettera verrai informato della possibilità di presentare, entro e non oltre i 30 giorni successivi, un nuovo ISEE (Isee corrente) oppure una copia degli estratti rilasciati dalla banca e/o dalle Poste o di altri idonei documenti volti a certificare la tua reale situazione finanziaria.
L’istanza per il riesame va inoltrata esclusivamente in via telematica mediante una delle seguenti modalità:
- WEB - Servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo attraverso il portale dell’Istituto (www.inps.it - Servizi on line);
- Contact Center Integrato - numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);
- Caf e Patronati, attraverso i servizi offerti dagli stessi.
Nel momento in cui riceverà la domanda, l’Inps avrà cura di avviare una nuova istruttoria effettuando tutte le verifiche necessarie. Se il processo di revisione si conclude con un provvedimento di accoglimento della tua istanza, l’assegno ti verrà corrisposto con tutte le mensilità arretrate spettanti.
Variazione e stato della domanda
L’Inps chiarisce anche che, accedendo con il PIN dispositivo sul sito web istituzionale, è a disposizione anche la funzione di comunicazione delle variazioni delle domande già inviate (ad esempio variazione o correzione del codice iban, variazione della modalità di pagamento, variazione di recapiti e così via).
Questo il percorso da seguire: -> Servizi per il cittadino -> Autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito -> Assegno di natalità - Bonus Bebè -> Invio comunicazioni.
Inoltre è disponibile la funzione “Stato della domanda” grazie alla quale saranno visualizzabili i motivi per i quali è necessario un approfondimento istruttorio (ad esempio permesso di soggiorno non trovato, permesso di soggiorno scaduto, evento adozione, ecc.).