Come chiedere l'affidamento di un cane randagio
Decidere di adottare un cane randagio è un’azione nobile che darà grandi soddisfazioni sia al padrone che al suo nuovo amico a quattrozampe. Perciò, se sei pronto ad offrire a Fido le cure e l’affetto di cui ha bisogno, sappi che lui in cambio sarà un fedele compagno, per tutta la vita.
La scelta
Considera che puoi scegliere il tuo “amico peloso” tra tutti i cani randagi ricoverati nei canili convenzionati o di proprietà del Comune. Proprio come le persone, anche questi animali posseggono carattere ed attitudini diverse, pertanto, la buona riuscita di un’adozione dipende dalla scelta del tipo di cane che fa al caso tuo.
Sicuramente ti sarà utile il supporto del personale specializzato della struttuta di ricovero, che ti potrà consigliare al meglio. Dopodichè, potrai procedere alla domanda di adozione che può essere inoltrata anche se non sei residente nel Comune in cui farai richiesta.
Sappi che puoi anche adottare un ex cane poliziotto, ossia un cane dichiarato non più idoneo allo svolgimento di determinati servizi e per questo messo in "pensione".
Requisiti, impegni e domanda per adottare un cane
Ecco tutto quello che c’è da sapere per poter inoltrare la domanda di adozione. Innanzitutto, possono adottare un cane solo i maggiorenni in grado di prendersi seriamente cura dell’animale, mantenendolo in buone condizioni di salute in relazione alla razza/taglia e assicurandogli le visite veterinarie necessarie (vaccinazioni, sverminazioni, controlli periodici).
La domanda del richiedente potrà essere accolta solo nel caso in cui non vi siano assolutamente precedenti e condanne penali per maltrattamento o abbandono di animali.
Nel momento in cui farai la domanda di adozione di un cane, ti assumerai tutte le responsabilità riguardanti la sua custodia, rispettando gli obblighi legislativi vigenti. Ti impegnerai ufficialmente a trattare correttamente l’animale, mantenendolo al meglio presso la tua residenza o domicilio, assicurando che non lo cederai ad altri senza comunicarlo all’Ufficio della Polizia Municipale del Comune.
Acconsetirai, inoltre, di sottoporre il cane a controlli da parte degli uffici competenti, i quali, anche senza preavviso, potranno presentarsi in casa tua per verificare la corretta tenuta dell’animale. Ti impegnerai anche a comunicare sia l’eventuale smarrimento che il decesso del cane al competente servizio della ASL.
E se all’improvviso non potessi più occuparti di Fido perché magari impossibilitato da cause di forza maggiore come ad esempio allergie, nascite di bambini o trasferimenti? Ricorda che tra i requisiti di adozione c’è l’obbligo di cederlo ad altri solo previa autorizzazione del Comune.
Se il cane viene quindi dato in affidamento ad un altro soggetto privato, bisognerà far sottoscrivere anche a quest’ultimo la scheda di affido. Nel caso in cui tu abbia usufruito di incentivi da parte del Comune per le adozioni di randagi, dovrai restituire il contributo. Ecco il
Modalità di affido
A questo punto, se non sono ancora trascorsi 60 giorni dall’accalappiamento, si procederà all’affido in forma temporanea. Questi sono i termini entro i quali i vecchi proprietari del cane potrebbero reclamarlo. Trascorsi i 60 giorni, invece, si potrà ottenere l'affido in maniera definitiva.
Dal punto di vista formale, dovrai quindi compilare la scheda di affido cani randagi.
Successivamente, questa dovrà essere inoltrata alla ASL a cura degli uffici competenti. Infine, Fido diventerà di tua proprietà una volta registrato all’Anagrafe canina.
Maltrattamenti e inadempienze
La revoca dell’adozione è prevista in caso in cui, in occasione dei controlli, venissero registrati maltrattamenti e, ovviamente, in caso di abbandono. L’animale verrà quindi ricoverato nuovamente presso la struttura convenzionata e l’affidatario dovrà restituire i contributi erogati dal Comune per l’adozione.
In caso di decesso per morte violenta o per avvelenamento, bisogna darne comunicazione al Servizio Veterinario dell’ASL che provvederà agli accertamenti.