Cosa fare quando muore un cane con microchip
Molti nostri utenti ci chiedono: cosa fare quando muore un cane? Va precisato innanzitutto che la legge vieta l'abbandono, lo scarico o l'eliminazione non controllata degli animali, anche in considerazione del fatto che un simile gesto potrebbe favorire il diffondersi di malattie. E' bene tenere presente che la violazione di tali disposizioni è punita con l’applicazione di sanzioni amministrative fino a 28.000,00 € (D.Lgs. n. 36/2005). Ciò premesso, come accade con l'essere umano, anche con l'animale domestico occorre provvedere al disbrigo di tutte quelle pratiche burocratiche legate al decesso.
Cosa fare quando muore un cane: le formalità burocratiche
Per i cani dotati di microchip (ricordiamo che è obbligatorio per legge) ci sono delle formalità burocratiche da espletare. Il proprietario, infatti, al fine di consentire la cancellazione dell’animale dall'Anagrafe Canina, è tenuto a comunicarne il decesso, entro 15 giorni dall'avvenimento (i termini possono variare da regione a regione), al Servizio Veterinario della propria ASL. A tale scopo deve essere munito di:
- apposita comunicazione decesso cane;
- documento di iscrizione all’anagrafe canina;
- passaporto;
- certificato veterinario che ne attesti la morte.
Quando muore un cane dove va
Per lo smaltimento della carcassa la legge prevede, nel caso in cui l'animale sia deceduto per morte naturale e/o traumatica o comunque senza essere stato sottoposto a trattamenti medicinali, l'interramento in terreno di proprietà previa certificazione veterinaria che attesti l'assenza di malattie infettive e/o infestive trasmissibili all’uomo e/o agli animali.
La carcassa dell’animale deve essere depositata in un contenitore di materiale biodegradabile al fine di favorirne la decomposizione a contatto con il terreno (cartone, legno, ecc.).
L'animale, inoltre, deve essere sotterrato a distanza adeguata dai confini con altre proprietà e soprattutto a debita profondità, per impedire che altri animali possano disseppellirlo. A tal fine sarebbe opportuno che la carcassa venisse ricoperta da cemento e calce a strati sovrapposti.
È vietato seppellire i resti dell’animale in terreni demaniali.
Se viceversa l'animale è stato sottoposto ad eutanasia o deceduto a causa di malattie infettive o dopo trattamenti farmacologici, deve essere sepolto in particolari cimiteri per animali oppure smaltito tramite ditte specializzate per la cremazione. In tale ultimo caso le ceneri possono essere disperse o conservate in apposito contenitore (urna cineraria).
Generalmente ad occuparsi della cremazione è lo stesso veterinario, che a tal fine si adopererà per prendere contatto con una ditta specializzata.