Registrazione Anagrafe canina
L'Anagrafe canina è un archivio nazionale in cui sono registrati cani, gatti e furetti identificati con microchip o tatuaggi (dal 1° gennaio 2005 il microchip è l’unico sistema identificativo nazionale) e la cui gestione è affidata al Ministero della Salute in collaborazione con le Regioni, che provvedono all’inserimento dei dati raccolti sul proprio territorio.
- Anagrafe canina: perché è utile
- Cosa fare se si possiede un cane
- Quali documenti occorrono e quanto costa l'iscrizione
- Cosa fare se si possiede un gatto o un furetto
- Cosa fare se si trova un animale smarrito
- Cosa fare in caso di trasferimento di residenza o luogo di detenzione dell'animale
- Cosa fare in caso di trasferimento di proprietà dell'animale
Rispetto all'Anagrafe Canina Nazionale, l’Anagrafe degli Animali d’Affezione contiene ulteriori informazioni sull’animale, quali la specie (cane, gatto, furetto), la razza, il sesso, l’età, la taglia, il colore del mantello, il codice numerico del microchip, oltre che i mutamenti dovuti a cause naturali e civili: nascita, cambio o rinuncia di proprietà, smarrimento, morte, ecc.
Naturalmente oltre ai dati dell’animale, l’archivio contiene anche i dati del proprietario (maggiorenne), quali nome e cognome, indirizzo e codice fiscale.
Anagrafe canina: perché è utile
L'Anagrafe consente innanzitutto di rintracciare il luogo di registrazione di un animale smarrito e il suo legittimo proprietario e in definitiva di facilitarne la restituzione.
Ma l'anagrafe degli animali è fondamentale anche per responsabilizzare i possessori: nel momento in cui un animale viene registrato a carico di una persona, questi ne diviene tutore responsabile a tutti gli effetti civili e penali. In questo senso può essere considerato come un efficace deterrente all'abbandono ed al maltrattamento dei cani. Questo un fac simile
Cosa fare se si possiede un cane
Se si viene in possesso, a qualsiasi titolo, di un cane è obbligatorio provvedere, entro 60 giorni dalla nascita o 30 giorni dal possesso, alla sua registrazione nell’Anagrafe canina del Comune di residenza o della ASL competente, in conformità alle disposizioni adottate dalle singole regioni.
A tale scopo ci si può rivolgere ai servizi veterinari delle ASL o a medici veterinari libero professionisti abilitati ad accedere all’anagrafe regionale degli animali d’affezione.
Il veterinario pubblico o privato provvede ad iniettare il microchip sotto la cute del cane con una speciale siringa sterile monouso. Si tratta di piccolo dispositivo elettronico del tutto innocuo, rivestito di materiale biocompatibile, che contiene un codice a 15 cifre che identifica inequivocabilmente il cane stesso.
Per poter fare tutto questo i veterinari pubblici e privati devono autocertificare di essere abilitati ad accedere all’anagrafe canina. Questo il
Contestualmente il veterinario provvede ad effettuare la registrazione nell'Anagrafe canina e a rilasciare il relativo
Tale certificato, debitamente stampato e controfirmato da veterinario e proprietario, costituisce una sorta di carta di identità che deve accompagnare il cane in tutti i trasferimenti di proprietà.
Il numero di microchip, insieme a foto, nome, specie, razza, sesso, data di nascita e mantello, sono riportati anche sul passaporto per animali.
Se si possiede un cane identificato con tatuaggio e già iscritto all’anagrafe degli animali da affezione, non è necessario identificarlo anche con microchip, a meno che il tatuaggio non sia più leggibile.
La mancata registrazione all’Anagrafe comporta sanzioni fino a 233,00 euro.
Oltre a iscrivere i cani in Anagrafe, il proprietario è tenuto a comunicare entro i tempi previsti dalla singole regioni, il cambio di residenza, lo smarrimento, il furto e il decesso dell’animale, la variazione di proprietà.
Quali documenti occorrono e quanto costa l'iscrizione
Per l’intervento occorre recarsi all’appuntamento con il proprio cane, portando con sé un documento d’identità e il codice fiscale. Il servizio Asl è offerto al costo di una tarrifa regionale che oscilla intorno ai 3,50 euro per ogni cucciolo. Il servizio privato è tariffato dal professionista.
Cosa fare se si possiede un gatto o un furetto
Se per i cani la legge prevede l’obbligatorietà dell’iscrizione all’Anagrafe, non altrettanto si può dire per gatti e furetti. Questi ultimi, infatti, vanno iscritti solo se si devono portare all’estero. Infatti il passaporto dell'animale viene rilasciato esclusivamente se lo stesso risulta iscritto all’Anagrafe.
C’è da dire, tuttavia, che i proprietari dei gatti possono decidere di registrare i propri animali anche nella banca dati privata denominata “Anagrafe Nazionale Felina” realizzata dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). Tale banca dati non sostituisce l’Anagrafe degli Animali d’Affezione.
Cosa fare se si trova un animale smarrito
Chi trova ad esempio un cane smarrito, può risalire al legittimo proprietario semplicemente digitando il codice a 15 cifre del microchip nell’apposito spazio previsto all’interno di questa pagina.
La lettura del microchip per ottenere il codice può essere effettuata presso i servizi veterinari delle Asl, gli ambulatori veterinari privati e la Polizia municipale muniti dell’apposito lettore.
Poiché le regioni aggiornano i dati dell'Anagrafe Animali d'Affezione con differenti tempistiche, potrebbe accadere che la ricerca del codice identificativo non produca risultati. In questi casi si consiglia di ricercare il codice presso le singole Anagrafi Territoriali.
Chi invece trova un gatto smarrito, può effettuare la ricerca del microchip oltre che nell’Anagrafe degli Animali d’Affezione, anche nella banca dati privata dell’Anagrafe Nazionale Felina.
Ricordiamo che l'abbandono del cane o del gatto è un reato punito dal codice penale (art. 1 comma 3 Legge 189/2004): "chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro".
Cosa fare in caso di trasferimento di residenza o luogo di detenzione dell'animale
Qualora il proprietario/detentore di un animale d’affezione identificato con microchip e iscritto nell’anagrafe regionale trasferisca la propria residenza in un’altra regione, ha l’obbligo di comunicare la variazione entro 10 giorni, producendo il certificato d'iscrizione, all’autorità competente del luogo di destinazione (Servizio veterinario ufficiale della Asl o Ufficio anagrafe canina del Comune), che provvede a registrare l’animale nella propria anagrafe regionale.
Cosa fare in caso di trasferimento di proprietà dell'animale
Nel caso in cui la proprietà di un animale si trasferisce da un privato all’altro, è necessario che il nuovo proprietario fornisca, oltre al certificato d'iscrizione dell’animale, anche una dichiarazione firmata dal cedente, con allegata copia del documento d’identità dello stesso rese ai sensi dell’art.76 DPR 28/12/2000 n°445. Questo il