Conciliatore Bancario Finanziario: cos'è, cosa offre e quando è possibile fare ricorso

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 18/04/2019
Il Conciliatore Bancario Finanziario è un organismo a cui come consumatore puoi rivolgerti per tentare di risolvere eventuali controversie sorte nei rapporti con la tua banca. In questo articolo non solo ti diremo come fare, ma ti spiegheremo anche quali differenze ci sono con altri organismi simili come l'Arbitro Bancario e Finanziario e l'Arbitro per le Controversie Finanziarie

Cos'è il Conciliatore Bancario Finanziario

Come detto si tratta di un sistema alternativo di risoluzione delle controversie, conosciuto anche come ADR, Alternative Dispute Resolution. In altre parole un modo diverso, ma più efficace ed efficiente, oltre che più economico, per risolvere attraverso un accordo amichevole e di reciproca soddisfazione le incomprensioni con la tua banca.

Se mi rivolgo direttamente al Giudice?

In prima istanza non è possibile. Ti ricordiamo, infatti, che il ricorso alla conciliazione è stato reso obbligatorio prima di intentare una qualsiasi causa civile. 

Per quali questioni è possibile rivolgersi al Conciliatore Bancario?

La controversia deve riguardare il servizio bancario e finanziario, dunque:

  • il conto corrente, il conto deposito o il libretto di risparmio;
  • il bancomat, la carta prepagata o la carta di credito;
  • il servizio di home banking;
  • i finanziamenti.

Con riferimento a tali servizi le questioni potrebbero riguardare ad esempio:

  • l'addebito di maggiori commissioni o canoni
  • l'applicazione di una diversa valuta di addebito o di accredito
  • il mancato riconoscimento di interessi
  • il pagamento incauto di un assegno
  • l'addebito sulla carta di spese mai effettuate
  • il rifiuto a fornire una certa documentazione
  • ecc.

Qual è il primo passo da compiere?

Di fronte alle questioni sopra segnalate, la prima cosa che devi fare è esporre un reclamo scritto alla banca. Puoi spedirlo via fax, PEC, raccomandata a.r. oppure puoi recapitarlo personalmente in filiale. In quest'ultimo caso ricordati di farti rilasciare una copia della lettera timbrata e firmata per ricevuta.

Esistono dei fac simile di reclamo contro la banca?

Naturalmente. Sul nostro portale ne trovi più di uno, a cominciare dal modulo di reclamo generico verso la banca. Ma rispetto a problemi specifici potresti anche utilizzare i seguenti fac simile:

Quanto tempo ha la banca per rispondermi?

Se il reclamo riguarda un servizio bancario, l'Ufficio preposto della banca ha 30 giorni per risponderti (90 giorni se il tuo reclamo ha per oggetto un investimento). Le situazioni che possono verificarsi sono 3:
  1. la banca accoglie il tuo reclamo e ti comunica quali sono le azioni che intende intraprendere;
  2. la banca respinge il tuo ricorso dal momento che lo ritiene infondato, chiaramente spiegandoti i motivi;
  3. la banca non ti risponde.
Nei casi 2) e 3) se decidi di andare fino in fondo, hai l'obbligo di intraprendere un tentativo di conciliazione - e cioè di risoluzione “stragiudiziale” - della controversia. Una possibilità è appunto quella di ricorrere al Conciliatore Bancario Finanziario.

Possono rivolgermi solo al Conciliatore Bancario?

No. Se la controversia sorta con la banca attiene alla violazione di certi diritti (ad es. il diritto di ricevere l'estratto conto storico del tuo conto) piuttosto che all'addebito di una somma, puoi rivolgerti all'ABF o ad uno degli organismi di conciliazione abilitati (l'elenco è disponibile sul sito del Ministero della Giustizia, www.giustizia.it). Tra questi è presente anche il Conciliatore Bancario Finanziario.

Se invece la controversia attiene alla corresponsione di somme di denaro richieste a qualunque titolo dal ricorrente, puoi rivolgerti:

  • all'Arbitro Bancario Finanziario, se la cifra è pari o inferiore a 100.000 €;
  • al Conciliatore Bancario Finanziario qualunque sia l'importo oggetto della richiesta.

Servizi offerti dal Conciliatore Bancario

Il Conciliatore Bancario Finanziario offre due tipi di servizi:

  • la mediazione
  • l'arbitrato

Il servizio di MEDIAZIONE

In pratica cliente e banca si affidano ad un professionista indipendente, il mediatore, che ha appunto il compito di facilitare il confronto e agevolare il raggiungimento di un accordo tra le parti, organizzando uno o più incontri, eventualmente anche in videoconferenza.

I professionisti sono presenti in molte regioni, la lista completa la trovi a questo indirizzo: www.conciliatorebancario.it/index.php/mediazione/i-nostri-mediatori.

Il servizio di ARBITRATO

L'Arbitrato ha sempre come obiettivo quello di dirimere una controversia, ma contrariamente a quanto accade con la mediazione qui c'è un esperto - l’arbitro appunto - che ha il compito di esprimere un proprio giudizio, una propria posizione sulla questione, in altre parole di decidere. Il conciliatore o mediatore, invece, non decide sulla controversia, ma facilita le parti nel raggiungere un accordo.

Le parti possono decidere liberamente se nominare un Arbitro unico o un Collegio Arbitrale.

Tuttavia va detto che si può ricorrere all'Arbitrato solo 

  • se è espressamente previsto dal contratto relativo al servizio sottoscritto, oppure
  • se le parti sono d'accordo ad attivare

Il Conciliatore Bancario interviene anche in tema di investimenti?

No. Fino al 2017 ha svolto anche l'attività di OMBUDSMAN GIURÌ BANCARIO, con fine di risolvere gratuitamente le controversie con le banche e gli intermediari finanziari in materia di servizi e attività di investimento.

Successivamente questa attività è stata trasferita all'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), istituito presso la Consob.

Come si attiva il ricorso al Conciliatore Bancario Finanziario

Occorre fare distinzione a seconda del servizio che si intende attivare.

MEDIAZIONE

Per la mediazione basta compilare ed inviare questo modulo di domanda di mediazione al Conciliatore Bancario Finanziario.

Il modulo può essere anticipato 

  • attraverso il sito ufficiale (www.conciliatorebancario.it)
  • via posta elettronica mediazione@conciliatorebancario.it

In ogni caso la copia originale della domanda va spedita all'indirizzo

Conciliatore Bancario Finanziario
via delle Botteghe Oscure 54
00186 Roma

Ricevuta la domanda il Conciliatore Bancario Finanziario provvederà a: 

  • comunicare il deposito della domanda all'altra parte; 
  • nominare il mediatore (se le parti non ne indicano uno)
  • fissare la data del primo incontro

La Segreteria del Conciliatore Bancario risponde telefonicamente al n. 06.67482.

ARBITRATO

In questo caso occorre predisporre una istanza scritta (in doppia copia) contenente

  • generalità e recapiti
  • oggetto e valore della controversia
  • elementi di prova
  • (eventuali) generalità del difensore, se nominato
  • gli estremi della convenzione arbitrale se stipulata, con copia allegata
  • l'assunzione dell'obbligo di adeguarsi alla decisione dell'Arbitro e alle prescrizioni del Regolamento

e spedirle all'indirizzo

Conciliatore Bancario Finanziario
via delle Botteghe Oscure 54 
00186 Roma

Per contattare la segreteria puoi utilizzare

  • il telefono 06674821
  • la posta elettronica associazione@conciliatorebancario.it.

Quanto costa rivolgersi al Conciliatore Bancario Finanziario?

Anche in questo caso i costi variano in funzione del servizio che si intende attivare.

MEDIAZIONE

I costi, decisamente contenuti, variano in funzione del valore della controversia. Così se quest'ultimo è, ad esempio, pari a 5.000 euro, il ricorrente pagherà:
  • 40,00 euro di spese di avvio
  • 85,00 euro di spese di mediazione (non vanno corrisposte se dopo il primo incontro le parti rinunciano al tentativo di conciliazione)
  • 32,50 euro di eventuale integrazione (da pagare solo nel caso in cui venga trovato un accordo) 

Se il valore della controversia raddoppiasse, ossia fosse pari a 10.000 euro, i costi sarebbero pari a:

  • 40,00 euro di spese di avvio
  • 155,00 euro di spese di mediazione
  • 60,00 euro di eventuale integrazione
Considera che sul sito, esattamente all'indirizzo www.conciliatorebancario.it/index.php/mediazione?id=243, è disponibile un form per il calcolo in automatico dell'indennità di mediazione.

ARBITRATO

Anche in questo caso le spese variano in funzione del valore della controversia, ma sono decisamente più alte rispetto alla mediazione.

Così per un valore della controversia fino a 25.000 euro si pagano:

  • 400,00 euro di spese amministrative
  • tra i 600 e i 1.500 come onorario dell'unico arbitro oppure
  • tra i 1.600 e i 3.800 come onorario del collegio arbitrale

Le tariffe dell'arbitrato sono disponibili comunque a questo indirizzo www.conciliatorebancario.it/index.php/arbitrato/le-tariffe-dell-arbitrato.

Come si svolge l'attività del Conciliatore Bancario

MEDIAZIONE

Con l’intervento del mediatore le parti

  • possono raggiungere un accordo. In questo caso al testo dell’accordo redatto dalle parti viene allegato il verbale del mediatore sottoscritto da tutti. L'accordo sottoscritto dalle parti ed eventualmente dagli avvocati costituisce titolo esecutivo, il che significa che nei confronti di chi non adempie spontaneamente le disposizioni contenute nel testo dell’accordo è possibile agire anche in via forzata.
  • possono non raggiungere un accordo. In questo caso il mediatore redige comunque un verbale in cui  attesta il fallimento del tentativo di conciliazione. In una simile situazione le parti possono
    - chiedere al Conciliatore Bancario Finanziario di attivare la procedura di Arbitrato;
    - rivolgersi ad un Giudice ordinario.

La mediazione si conclude al massimo entro tre mesi.

ARBITRATO

Visto che in questo caso le parti riconoscono all’Arbitrato il potere di decidere chi ha torto e chi ha ragione, una decisione di quest’ultimo assume valore vincolante per il cliente e l’istituto bancario, al pari di una sentenza del Giudice.

Tuttavia in casi particolari (ad esempio quando l’arbitro si pronuncia senza attenersi alle richieste delle parti) ci si può appellare al giudice ordinario.

Pubblicato il 18/04/2019    2 Commenti
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32427 - Redazione
08/10/2014
Anna, in linea generale anche i disoccupati per il pagamento di imposte e tasse sono tenuti all'utilizzo di questo modello. Le proponiamo il Modello F24 editabile.

32414 - ANNA NEGRI
08/10/2014
Chiedo cortesemente sono obbligata a pagare F24 pur essendo dissocupata? e se si qual'e' il modulo


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