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Descrizione
Il contratto di locazione abitativa agevolata o di affitto a canone concordato è un particolare tipo di contratto che offre ai conduttori la possibilità di pagare un canone di importo calmierato rispetto alla media del mercato.
Locazione agevolata di immobile ad uso abitativo
I contratti di locazione abitativa agevolata sono il frutto di accordi stipulati nelle varie città tra le Associazioni dei proprietari e quelle degli inquilini maggiormente rappresentative. In sintesi tali accordi prevedono la suddivisione del territorio in zone omogenee e la conseguente determinazione per ciascuna di una fascia di oscillazione del canone di locazione che tenga conto di tutta una serie di fattori: presenza di infrastrutture, servizi, tipologie di fabbricati e via discorrendo.
L'obiettivo è calmierare i canoni, favorire la stipula di contratti di locazione regolari e in definitiva ridurre gli
affitti in nero.
Rispetto al classico contratto di locazione ad uso abitativo, in cui la durata minima è di 4 anni rinnovabile per ulteriori 4 (4x4), il contratto di locazione abitativa agevolata ha una durata di 3 anni, al termine dei quali può essere rinnovato tacitamente per successivi 2 anni (“locazione 3+2”).
Locazione abitativa agevolata
VANTAGGI PER IL LOCATORE
Se il locatore sceglie la tassazione ordinaria, può usufruire di una riduzione del 30% della base imponibile per il calcolo delle imposte. Per intenderci se il proprietario in un anno registra un incasso di 10.000 euro dalla locazione del proprio appartamenta, al fisco potrà dichiarare 7.000 euro.
Se invece il locatore opta per la cedolare secca, può beneficiare di un'aliquota ridotta al 10%, che sostituisce IRPEF, addizionali, imposta di bollo o di registro. È bene precisare però che per poter beneficiare della cedolare secca al 10% è necessario che:
- sia il locatore che il conduttore siano persone fisiche;
- la locazione riguardi immobili al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni;
- l’applicazione della cedolare secca sia comunicata in sede di registrazione del contratto;
- il proprietario comunichi con lettera raccomandata all’inquilino la volontà di applicare il regime agevolato e di rinunciare all’aggiornamento del canone concordato (lettera inquilino cedolare secca).
Ricordiamo che la cedolare secca al 10% può essere utilizzata per:
Altre agevolazioni riguardano:
- l'imposta di registro (2%) si applica sul 70% del canone annuo;
- l'IMU e la TASI si applica sul 75% della base impobille (alla misura nazionale si possono associare anche interventi a carattere locale).
VANTAGGI PER L'INQUILINO
Gli inquilini, oltre a poter contare su un canone di affitto calmierato, possono godere di importanti detrazioni fiscali sulla dichiarazione dei redditi. In particolare la detrazione è pari a
- 495,80 € se il reddito annuo non supera i 15.493,71 €;
- 247,90 € se il reddito supera la prima soglia, ma risulta comunque più basso di 30.987,41 €.
Chiaramente la detrazione è consentita a condizione che l'immobile sia adibito ad abitazione principale.
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