Contratto estimatorio fac simile word
Descrizione
Il contratto estimatorio, di cui costituisce un esempio la rivendita di giornali, è un contratto con cui una parte consegna una o più cose mobili all'altra e questa si obbliga a pagarne il prezzo, salvo che restituisca le cose nel termine stabilito.
Contratto estimatorio: cos'è
Il contratto estimatorio è un contratto con il quale una parte (tradente) consegna determinate cose mobili, stimate per un certo prezzo, all'altra (accipiente), che le riceve e si obbliga a pagarne il prezzo al momento della vendita al cliente, a meno che non restituisca le cose ricevute entro un termine stabilito. Chiaramente è necessario che all'acquirente sia concesso un lasso di tempo sufficiente a consentirgli di rivendere i beni ricevuti.
Il contratto estimatorio (o di conto vendita) è un contratto reale: si perfeziona con la consegna della merce dell’accipiens. Il contratto è regolato dagli articoli del Codice Civile che vanno dal 1556 al 1558.
Il contratto estimatorio è utilizzato in modo particolare nel settore del commercio di articoli di abbigliamento, giornali, libri, preziosi, ecc. per regolare i rapporti tra fornitore e dettagliante.
Entrambe le parti traggono vantaggio da questa particolare formula: il rivenditore ha la possibilità di disporre di un più vasto assortimento di prodotti senza la necessità di addossarsi i rischi di una mancata vendita, visto che pagherà il fornitore solo nel caso in cui riuscirà a vendere la merce; il fornitore da parte sua, pur sopportando il rischio dell’invenduto, ha l'opportunità di ampliare la propria rete di distribuzione e in definitiva godere di uno smercio potenzialmente più ampio.
La proprietà dei beni indicati in contratto rimane in capo al venditore finché non ne viene pagato il prezzo. L'acquirente acquisisce la disponibilità materiale delle cose e, quindi, anche il potere di custodirle. Dunque egli risponde comunque del prezzo convenuto se, anche per cause a lui non imputabili, non sia in grado di restituire le cose nelle condizioni del ricevimento.
Sono pienamente validi gli atti di disposizione compiuti dall'acquirente, tuttavia i suoi creditori non possono sottoporre i beni a pignoramento o a sequestro finché non ne viene pagato il prezzo.
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