Motivazioni, tempi e modalità per la disdetta iscrizione sindacale
Se viene meno la fiducia nell'organizzazione sindacale cui si è iscritti, si può optare per la disdetta sindacato. In questo articolo ti spiegheremo quali sono i meccanismi di iscrizione al sindacato, ma soprattutto ti forniremo il modulo di disdetta sindacato, incluso quello riservato ai pensionati INPS, necessari per revocare la propria adesione e con esso tutti i servizi annessi.
Ruolo dei sindacati
Sappiamo che le organizzazioni sindacali, seppure con forme e modalità diverse fra loro, svolgono un'importante funzione nel mondo del lavoro e, più in generale, nella società. Il loro obiettivo principale, infatti, è la tutela e la difesa dei diritti e degli interessi dei lavoratori e in particolare dei propri iscritti.
Il sindacato è suddiviso in diverse sigle che riflettono le differenti impostazioni culturali, ideologiche e politiche presenti nella nostra società. I più rappresentativi sono senz’altro
- la CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro),
- la CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori),
- la UIL (Unione Italiana dei Lavoratori)
- l’UGL (Unione Generale del Lavoro).
Poi esistono una serie di altri sindacati che rappresentano i diritti di specifiche categorie di lavoratori: ci riferiamo ad esempio alla Fiom (Federazione italiana operai metalmeccanici), allo Snals (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola) e così via.
Tutte queste organizzazioni offrono a lavoratori e pensionati un'ampia gamma di servizi: si va dalla difesa dei diritti previdenziali alle informazioni sui contratti delle diverse categorie, dalle consulenze sulla legislazione in materia di lavoro all’assistenza nella lettura della busta paga, dall’assistenza sui vari adempimenti fiscali alle informazioni su mobilità, cassa integrazione, assegni familiari, ecc. Normalmente i servizi di informazione sono rivolti a tutti i lavoratori, mentre i servizi di consulenza (fiscale, legale, ecc.) sono forniti solo a lavoratori e pensionati iscritti al sindacato.
Essere iscritti ad un sindacato, dunque, è molto importante perché consente al lavoratore di conoscere e difendere con più efficacia i propri diritti.
Come avviene l'iscrizione al sindacato
L’iscrizione al sindacato da parte del lavoratore può avvenire presso l’azienda, attraverso l’intervento di un rappresentante dell’organizzazione, oppure direttamente presso gli uffici territoriali del sindacato.
E’ sufficiente a tal fine compilare e sottoscrivere un semplice modello di adesione. A questo punto basta inserire i dati del lavoratore nel sistema telematico del sindacato per attivare sulla sua busta paga una trattenuta mensile a tempo indeterminato. Il prelievo mensile varia in base alla quota stabilita dalla singola organizzazione sindacale e al reddito percepito dal singolo lavoratore.
Attenzione perché è possibile aderire formalmente ad un sindacato anche in via per così dire indiretta. Ciò accade ad esempio quando ci si rivolge ad un Patronato o ad un Caf (Centro di Assistenza Fiscale) per una pratica di disoccupazione, per una dichiarazione fiscale, una domanda di invalidità civile o altro. Essendo questi una emanazione diretta delle organizzazioni sindacali, può accadere infatti che in occasione dell’accessione della pratica, venga richiesta anche la sottoscrizione del modulo di adesione al sindacato con la conseguente trattenuta in busta paga o pensione, magari per fruire di uno sconto sui servizi prestati.
Per una scelta consapevole, dunque, il consiglio è di leggere sempre con attenzione il documento che ci si appresta a firmare.
Perché comunicare la disdetta al sindacato
I motivi per i quali un lavoratore decide di disdire la propria iscrizione al sindacato possono essere molteplici. Può capitare ad esempio che il lavoratore non si senta più rappresentato da una certa organizzazione oppure che, per problemi economici, preferisca trattenere sulla busta paga la quota altrimenti destinata al rinnovo della propria iscrizione al sindacato.
Addirittura in alcuni casi il lavoratore opta per la disdetta sindacato preferendo tutelarsi in maniera diversa, ad esempio attraverso la sottoscrizione di una polizza assicurativa che, in caso di vertenza con il proprio datore di lavoro, possa coprire tutte le spese legali.
Qualunque sia la motivazione non è necessario specificarla nella lettera di disdetta.
Modello disdetta sindacato
Il lavoratore che per una qualunque motivazione decida per la disdetta sindacato, non deve far altro che compilare una semplice lettera e consegnarla al proprio datore di lavoro o all’Ufficio Personale o Amministrativo Contabile della propria azienda. Una copia va trasmessa per conoscenza anche al Sindacato. Su Moduli.it è possibile scaricare gratuitamente questo
Consigliamo sempre di allegare la fotocopia del documento di riconoscimento. Sempre sul nostro portale sono disponibili anche moduli più specifici, ad esempio per la
Purtroppo la procedura di disdetta sindacato non è sempre così veloce, tanto che la trattenuta sullo stipendio del lavoratore cessa molte volte anche a diversi mesi di distanza dalla ricezione della comunicazione di disdetta da parte degli uffici preposti. Dunque il nostro consiglio è di monitorare la situazione e nel caso prepararsi ad un sollecito.
Disdetta sindacato pensionati
Il pensionato che decide di revocare la sua iscrizione al sindacato deve inoltrare anche in questo caso una semplice comunicazione all’ente di previdenza che gestisce la sua pensione. Anche in questo caso una copia va trasmessa al sindacato. La lettera va spedita a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Questo il
da utilizzare nel caso in cui la pensione venga erogata dall’Inps.
Ricordiamo che per i pensionati del pubblico impiego, l’ente di riferimento è l’Inps e non più l’Inpdap.