Fac simile estratto conto bancario: cosa contiene e perché è utile
L'estratto conto bancario è quel documento che la banca ti invia con un certa regolarità col fine di riassumere le operazioni di addebito e accredito registrate sul tuo conto corrente nell'arco di un certo periodo, ma anche di fornirti altre informazioni preziose come ad esempio i costi di tenuta del conto, l’ammontare delle commissioni bancarie, l'eventuale fido accordato ecc. L'estratto conto ti può essere inviato in formato cartaceo oppure in formato digitale (pdf).
Estratto conto bancario: cos'è e cosa contiene
Come anticipato l'estratto conto è un documento ufficiale che le banche sono tenute a predisporre e a rilasciare ai propri clienti, con periodicità annuale o, a scelta di questi ultimi, con periodicità semestrale, trimestrale o mensile. Lo stabilisce l'articolo 119 del Testo Unico Bancario (TUB). La cadenza trimestrale è quella che forse coniuga meglio le esigenze di controllo e il costo di invio del cartaceo.
L'estratto conto riporta una grande quantità di dati ed informazioni. Innanzitutto il nome dell'intestatario del conto, le coordinate bancarie (Iban), il periodo di riferimento, il saldo iniziale, quello finale e la differenza che può essere positiva o negativa.
L'estratto conto riporta altresì il dettaglio dei movimenti del conto corrente. In particolare per ogni operazione indica:
- la "data operazione", ossia il giorno in cui si è svolta l’operazione registrata sull’estratto conto (prelievo allo sportello, addebito per fattura telefonica, bonifico, ecc.);
- la "data valuta", ossia il giorno da cui maturano gli interessi se l’operazione è un accredito oppure smettono di produrre interessi se si tratta di un addebito. Normalmente per le operazioni di accredito (ad esempio un bonifico che hai ricevuto), la valuta decorre qualche giorno dopo la data in cui è stata materialmente eseguita l'operazione;
- i "movimenti dare" o "addebiti", ossia le uscite (assegni emessi, prelievo con bancomat, imposta di bollo, pagamento con F24, ecc.);
- i "movimenti avere" o "accrediti", ossia le entrate (accredito dello stipendio o della pensione, bonifico in entrata, accredito degli interessi, ecc.);
- gli "interessi creditori" o "interessi attivi", ossia gli interessi applicati sulle somme a credito;
- gli "interessi debitori" o "interessi passivi", ossia gli interessi che la banca ti ha applicato, ad esempio, con il conto corrente in rosso.
Estratto conto bancario: perché è utile consultarlo
In considerazione di quanto appena scritto, è chiara l'importanza che riveste l'estratto conto. Innanzitutto grazie a questo documento puoi verificare la presenza di eventuali errori: addebiti con importi sbagliati, addebito di spese non dovute, accredito non registrato o altre anomalie. In situazioni di questo tipo sappi che hai 60 giorni di tempo per inviare un reclamo scritto alla banca e contestare le movimentazioni errate o sospette. Superato questo termine l'estratto conto si intende approvato. Come al solito su Moduli.it trovi alcuni
da cui prendere spunto. La banca è tenuta a risponderti per iscritto entro 30 giorni. Se non risponde o risponde negativamente, puoi presentare ricorso all'Arbitro Bancario e Finanziario.
Ma l'estratto conto è uno strumento fondamentale anche per capire quanto effettivamente ti costa il conto corrente. Infatti è proprio grazie alle informazioni riportate sull'estratto conto che puoi verificare se esistono sul mercato soluzioni per te meno costose e più remunerative.
Come fare? Basta prendere in esame gli estratti conto dell’ultimo anno e analizzare in particolare quelle operazioni che compi con maggiore frequenza e che ti servono realmente: bonifici, prelievi al bancomat, domiciliazione delle bollette, assegni, ecc.. Operando quindi un confronto con le soluzioni proposte dalle altre banche, potrai scegliere il conto corrente che ti fa pagare meno le operazioni per te più abituali. Se la nuova banca ti propone il pagamento di un canone mensile che include un certo numero di operazioni, devi chiaramente verificare se il suo importo risulta comunque inferiore alla somma delle commissioni che oggi paghi alla tua banca compiendo quel determinato numero di operazioni.
Tutte queste informazioni puoi raccoglierle direttamente in filiale o sui rispettivi siti istituzionali. Per avere un’idea del costo indicativo annuo del conto corrente, hai a disposizione anche l’Indicatore Sintetico di Costo (ISC). L’ISC offre una indicazione del costo complessivo di un conto corrente. Tutte le banche devono, o meglio dovrebbero, pubblicizzarlo ai propri clienti per permettere loro di confrontare in maniera agevole il costo dei conti offerti dai diversi istituti per diversi profili di operatività. In particolare la Banca d'Italia ha individuato sei profili tipo di utilizzo (giovani, famiglie con bassa, media ed elevata operatività, pensionati con bassa e media operatività).
Attenzione perché nel corso dell’anno le condizioni del conto possono cambiare. In questo caso la banca è tenuta a comunicarti per iscritto le variazioni, almeno 60 giorni prima della loro entrata in vigore, e a quel punto è tuo diritto accettarle o meno. Qualora tu non le accettassi, sappi che potresti recedere dal rapporto alle vecchie condizioni e senza spese.
Se dalle informazioni che hai raccolto dovessero emergere delle condizioni nettamente migliori rispetto a quelle che oggi ti offre la tua banca, non esitare a chiudere il conto e a trasferire le relative disponibilità presso il nuovo istituto. In questo caso non dimenticarti di chiedere il rimborso del canone annuo relativamente al periodo non goduto. Questo il
Ma consultare l'estratto conto bancario potrebbe risultare utile anche per monitorare certe abitudini di spesa, capire quali voci in uscita sono da ridurre o eliminare, quali importi potrebbero essere destinati, ad esempio, ad un piano di accumulo del capitale e via discorrendo.
Senza dimenticare che in situazioni specifiche, come ad esempio in occasione della richiesta di un mutuo, l'estratto conto potrebbe essere uno dei primi documenti da esibire all'istituto erogante per dimostrare le tue entrate.
Estratto conto bancario storico: come richiederlo
Potresti avere l'esigenza di richiedere alla tua banca lo storico degli estratti conto, ad esempio degli ultimi 5/6 anni perché hai una causa in corso e devi dimostrare l'avvenuto pagamento di certe provviste. Ebbene devi sapere che in questi casi la banca è tenuto a fornirtelo dietro presentazione di una richiesta scritta. A tal fine puoi utilizzare questo
In particolare con il fac simile in questione puoi richiedere non solo copia degli estratti conto, ma anche dei contratti posti in essere con la stessa banca (conto corrente, apertura di credito, assegni, estratti conto, documenti rischio, quietanze mutuo, ordini di negoziazione, ecc.). Infatti seppure l'art. 119 del TUB faccia esplicito riferimento alle comunicazioni periodiche rivolte al cliente, riteniamo che il diritto di quest'ultimo debba necessariamente estendersi anche alla copia dei contratti e/o di qualsiasi altra documentazione relativa al rapporto.
Il cliente ha il diritto di chiedere la documentazione delle operazioni poste in essere negli ultimi 10 anni, diritto che deve essere riconosciuto, ai sensi dell'art. 119 del Testo Unico Bancario, anche al suo successore a qualunque titolo ed a chi subentra nell’amministrazione dei suoi beni (es. il curatore fallimentare). Il termine di 10 anni tra l'altro riguarda essenzialmente gli estratti conto e le altre comunicazioni periodiche, non i contratti bancari, che al contrario devono essere conservati dall'istituto anche oltre il termine di dieci anni dalla loro sottoscrizione.
E' bene sottolineare che il diritto di accesso alla documentazione bancaria da parte del cliente è riconosciuto non solo dall'art. 119 del TUB, ma anche dal Codice della Privacy (Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti): "L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile".
Stando sempre a quanto stabilito dall'art. 119 del T.U.B., il termine entro il quale l'istituto bancario è tenuto a consegnare la documentazione richiesta al proprio cliente non può eccedere i 90 giorni. Se la banca si rifiuta o consegna in ritardo la documentazione, il cliente può agire a tutela dei propri diritti e chiedere all'istituto il risarcimento del danno (chiaramente è tenuto a provarne la sussistenza e l’ammontare). In questi casi prima di rivolgersi al Giudice è preferibile tentare la strada della risoluzione stragiudiziale della controversia attraverso il ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario.
Estratto conto bancario: quanto costa richiederli
C'è da sottolineare, con riguardo alle spese, che le banche non possono chiedere ai loro clienti compensi per la consegna di documenti contenenti informazioni personali che li riguardano. Sempre l'art. 119 del TUB, infatti, stabilisce al comma 4 che la banca possa chiedere al cliente un contributo spese che non può comunque eccedere i costi effettivamente sostenuti e documentabili per la riproduzione della documentazione (stampa, fotocopie, spedizione, ecc.). Sulla base di una valutazione ponderata delle principali situazioni verificabili (ad es. quando la documentazione viene consegnata tramite cd-rom o altro supporto), il Garante della Privacy ha stabilito che una somma di 20,00 € possa essere ritenuta congrua.
Anche l'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è intervenuto sull'argomento (Decisione N. 2609 del 10 marzo 2017): il caso è quello di una banca che comunicava al proprio cliente, che aveva fatto richiesta della documentazione, di aver predisposto 96 fogli e preventivava un costo di € 10,00 a foglio per un totale di € 960,00. L'ABF nel ritenere eccessivo un simile costo per una mera riproduzione dei documenti cartacei, chiariva che la richiesta poteva essere semmai di 10 euro per ogni documento e non per singola pagina. Spetta alla banca accertare quanti siano i documenti richiesti dal proprio cliente e formulare una richiesta di pagamento conforme. Così se ad esempio l'estratto conto del 2016 si componesse di 6 pagine, non potrebbero essere addebitati costi per € 60,00 (ossia € 10,00 per pagina), bensì di soli € 10,00, rappresentando detto estratto un unico documento.
L'ABF ha anche chiarito che relativamente ai costi di spedizione, essi non potranno essere addebitati nel caso in cui i documenti vengano ritirati direttamente in filiale dal cliente.
Infine l'ABF ha anche aggiunto che gli istituti di credito non possono neanche subordinare la consegna delle copie degli estratti conto (o dei contratti) richieste dal cliente all'effettivo pagamento delle relative spese. Il cliente, infatti, "ha un diritto pieno all’informazione bancaria, con la conseguenza che i documenti devono essere rilasciati previa la sola richiesta da parte dell’interessato".