Furto d'auto: tutto ciò che occorre fare
Le fonti ufficiali dicono che in Italia la tendenza è in calo, sta di fatto che i numeri sono impressionanti: pensate che ogni ora spariscono ben 13 autoveicoli, dunque più di 300 al giorno. Il record spetta alla Campania con oltre 23.000 furti d'auto in un anno, a seguire Lazio, Puglia, Lombardia e Sicilia. Le auto preferite dai ladri? Diversamente da quanto si potrebbe pensare, le più bersagliate sono le utilitarie, come Panda, Punto e 500. Il motivo è semplice: sono più facili da rubare, ma anche le più facili da rivendere. Questo significa che le più soggette ai furti d'auto sono le classi sociali medie, che spesso e volentieri, in quanto prive di una assicurazione contro i furti, si ritrovano nell'impossibilità di comprare un'altra auto.
Certo nel corso degli ultimi anni sul fronte dei recuperi si sono registrati non pochi progressi, grazie soprattutto all'utilizzo di tecniche investigative sempre più sofisticate e alla sempre maggiore diffusione di dispositivi di sicurezza satellitare. Tuttavia la strada da percorrere per arginare il dilagante fenomeno dei furti d'auto è ancora lunga.
Ma come ci si deve comportare, quali sono gli adempimenti da assolvere nel caso in cui un bel mattino ci si accorge che la propria auto non è più dove l'avevamo parcheggiata? In questo articolo cercheremo di fornire indicazioni e suggerimenti utili in caso di furto d'auto.
Furto d'auto: quali adempimenti
Come prima cosa occorre sporgere denuncia presso l'Autorità di Pubblica Sicurezza (Polizia di Stato o Carabinieri). La denuncia è necessaria per poter avviare le pratiche al Pra e nei confronti della compagnia assicurativa, per consentire alle forze dell'ordine di attivarsi nelle indigani e quindi nel recupero dell'auto, ma anche per cautelarsi contro il rischio di eventuali reati (rapine, incidenti, ecc.) compiuti con il mezzo rubato.
E' fondamentale specificare nel testo della denuncia se sono stati rubati o meno il certificato di proprietà (CdP) e/o la carta di circolazione. Ciò in quanto ai fini del risarcimento occorre restituire i suddetti documenti alla compagnia assicurativa oppure dimostrare - tramite denuncia appunto - che gli stessi sono stati rubati. La denuncia può essere presentata dal proprietario del veicolo o da una qualsiasi altra persona.
Chiaramente nella denuncia va inserito tutto ciò che era presente all'interno del mezzo: un notebook ad esempio, oppure uno smartphone o il portafoglio. E' importante, infine, farsi rilasciare due o tre copie autenticate della denuncia da utilizzare in occasione dei diversi adempimenti.
Il secondo passaggio da fare è informare la compagnia di assicurazione, magari mettendosi direttamente in contatto con l'agente o il broker che ci segue. In alternativa occorre trasmettere una comunicazione all'agenzia, allegando la denuncia effettuata; si consiglia l'invio mediante raccomandata con avviso di ricevimento.
A questo punto occorre richiedere all'ufficio provinciale dell'ACI - Pubblico Registro Automobilistico (PRA) la registrazione della "perdita di possesso del veicolo", indispensabile per sospendere l'obbligo di pagamento del bollo auto ed eventualmente chiedere il rimborso bollo auto rubata.
Questi i documenti da presentare:
- denuncia di furto in originale o in copia conforme all'originale oppure dichiarazione sostitutiva di resa denuncia;
- certificato di proprietà (in mancanza occorre che sulla denuncia sia dichiarato lo smarrimento o il furto);
- documento d'identità dell'intestatario del veicolo più una fotocopia dello stesso;
- documento d'identità dell'eventuale delegato alla presentazione della pratica allo sportello più una fotocopia dello stesso documento;
- eventuale delega alla presentazione della pratica (modello di delega);
- nota di presentazione. Si può utilizzare il retro del CdP o nel caso in cui quest'ultimo sia andato smarrito, il modulo NP3B in doppio originale firmato dall'intestatario.
Il PRA provvederà a questo punto a rilasciare un nuovo Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) che riporterà la perdita di possesso del veicolo a seguito del furto. C'è da dire, infatti, che dal 5 ottobre 2015 il Certificato di Proprietà viene rilasciato dal PRA esclusivamente in modalità digitale. Il CDPD può essere visualizzato attraverso una delle seguenti modalità:
- attraverso la lettura di un QR-code presente sulla ricevuta. Allo scopo si può utilizzare lo smartphone o un qualsiasi altro dispositivo idoneo;
- collegandosi all’indirizzo web indicato nella ricevuta digitando il codice di accesso;
- tramite la funzione “Consulta il Certificato di Proprietà Digitale”.
Si tratta di una importante novità che preserva il cittadino da furti e smarrimenti, garantendogli nel contempo un maggior livello di sicurezza visto che il certificato non potrà più essere contraffatto.
Queste le spese da sostenere: 32,00 euro (se si utilizza il CdP cartaceo o il CDPD come nota di presentazione) o 48,00 euro (se si utilizza il modello NP3C)
Se il veicolo è in leasing, la denuncia va inviata alla società proprietaria del mezzo che dovrà provvedere a tutte le incombenze.
Furto d'auto: copertura assicurativa
E’ importante sapere se, in caso di furto d’auto, la propria polizza copre anche contro eventuali danni parziali riscontrati sul mezzo (ad es. furto delle ruote), ma anche se contempla garanzie aggiuntive (ad es. copertura delle spese di noleggio di un'auto in sostituzione, il rimborso del bollo non goduto o delle spese di custodia del mezzo eventualmente sostenute nel periodo compreso tra il ritrovamento e la consegna dello stesso).
Ma ciò che è importante verificare è soprattutto la presenza di eventuali franchigie e scoperti. Lo scoperto assicurativo è quel valore del mezzo non coperto dalla garanzia, mentre la franchigia è un ammontare fisso che talvolta concorre con lo scoperto. Facciamo un esempio: la polizza potrebbe prevedere in caso di furto d’auto uno scoperto del 10% con una franchigia minima di 200 euro. Se il valore del mezzo rubato è di 1.000, si applicherà la franchigia di 200 euro visto che il valore dello scoperto è inferiore (10% di 1.000 = 100). Dunque all’assicurato sarà corrisposto un importo di 800 euro. Se invece il valore commerciale del mezzo è di 3.000 euro, da tale importo la compagnia assicurativa detrarrà il valore dello scoperto (10% di 3.000 = 300) e non della franchigia, perché a lei più favorevole. Dunque all’assicurato sarà concesso un indennizzo di 2.700 euro.
Furto d'auto: liquidazione del danno
In caso di copertura assicurativa contro il furto d'auto, per ottenere la liquidazione del danno potrebbe rendersi necessario produrre ulteriori documenti in favore della compagnia oltre la denuncia di furto e il certificato di proprietà con l’annotazione della perdita di possesso (ricordarsi di consegnare anche le chiavi del veicolo, comprese quelle di riserva).
Ci riferiamo ad esempio all'estratto cronologico del veicolo, un certificato che attesta la storia delle vicende giudico-patrimoniali del veicolo stesso, fin dalla sua iscrizione al PRA. Il certificato in questione può essere richiesto attraverso una semplice procedura online resa disponibile sul sito dell'ACI, dove sarà possibile anche effettuare il pagamento degli importi dovuti. Se si ritiene di avere poca dimestichezza con le procedure telematiche, ci si può rivolgere ad una agenzia di pratiche automobilistiche. Naturalmente in questo caso occorrerà mettere in conto qualche spesa in più per il servizio ricevuto.
Ma la compagnia assicurativa potrebbe anche richiedere copia della fattura di acquisto del mezzo, così come la procura speciale a vendere in suo favore. Si tratta di una particolare forma di tutela che si attua nel caso in cui il veicolo rubato viene ritrovato dopo la liquidazione del danno.
Prima di procedere con la liquidazione del danno, la compagnia può richiedere anche una copia del certificato di chiusura indagini. Si tratta di un documento che viene rilasciato su richiesta dalla Procura della Repubblica del luogo in cui si è consumato il furto d'auto. Si tratta in pratica di un certificato con cui l'Autorità di polizia dichiara di aver provato a indagare sul furto del mezzo, ma senza conseguire risultati di rilievo.
Si tenga presente, infine, che l'importo liquidato dalla compagnia terrà conto del deprezzamento e dello stato d’uso del mezzo. Più l’auto è vecchia e più chilometri ha fatto in quel lasso di tempo, meno valore avrà. Si parla in questi casi di valore commerciale del mezzo alla data del furto. Normalmente questo valore viene determinato in base alle quotazioni effettuate da riviste di settore (es. Quattroruote), per cui è bene controllare sul contratto se e quali fonti siano state eventualmente riportate.
Se la polizza prevede, invece, la copertura furto nella formula “valore a nuovo”, non si applicherà alcun deprezzamento e l’indennizzo sarà pari al valore di mercato al momento del furto. È del tutto evidente che in questo caso il premio della polizza è decisamente più elevato.
Furto d'auto e rimborso del premio assicurativo
In presenza di un furto d'auto è possibile chiedere alla compagnia il rimborso di quota parte del premio rc auto già pagato ma non goduto. Anche in questo caso facciamo un esempio. A Febbraio si procede con il rinnovo della polizza auto pagando il premio per l'intera annualità. A fine Luglio si subisce il furto dell'auto: in questo caso è possibile chiedere il rimborso per i mesi che vanno da Agosto a Gennaio. Chiaramente nella fattispecie intendiamo riferirci alla copertura rc auto obbligatoria e non a quella contro il furto d'auto, il cui premio è dovuto sempre e comunque senza possibilità alcuna di chiedere rimborsi al verificarsi dell'evento.
Non va dimenticato, inoltre, che in caso di furto d'auto è possibile conservare la classe di merito del mezzo rubato. E' sufficiente a tal fine presentare alla compagnia una copia della denuncia di furto, il contratto e l'attestato di rischio relativo alla polizza del mezzo rubato e chiedere di trasferirla sul mezzo che si indicherà.
Furto d'auto: cosa fare in caso di ritrovamento del mezzo
Se il mezzo viene successivamente ritrovato dalle forze dell’ordine, sarà loro compito informare il legittimo proprietario. Se invece a ritrovare il mezzo è lo stesso proprietario, è opportuno che questi informi prontamente Polizia o Carabinieri, che procederanno a tutti i rilievi del caso.
A questo punto con il verbale di ritrovamento e riconsegna rilasciato dalle Autorità di Polizia (nel quale dovranno essere annottati tutti gli eventuali danni riscontrati sul mezzo e/o gli oggetti rubati), occorre recarsi nuovamente al PRA e chiedere il certificato di “rientro in possesso”. Questa operazione va fatta entro 40 giorni dal ritrovamento. Questa l’ulteriore documentazione da presentare:
- certificato di proprietà cartaceo (CdP), su cui risulta la perdita di possesso del veicolo. Se si è in possesso di CdP digitale (CDPD) consultare questa pagina;
- nota di presentazione. Si può utilizzare il retro del CdP oppure il modello NP3C, in duplice originale.
Questi i costi da sostenere: 32,00 euro (se si utilizza il CdP cartaceo o il CDPD come nota di presentazione) o 48,00 euro (se si utilizza il modello NP3C).
A questo punto non resta che inviare una comunicazione alla compagnia assicurativa, allegando una copia della denuncia di ritrovamento.
Se il ritrovamento avviene prima della liquidazione del danno, quest’ultimo verrà determinato sulla base dei danni causati al mezzo e riportati nel provvedimento emesso dalle forze di polizia. Se invece il ritrovamento avviene in una fase successiva alla liquidazione del danno, l’assicurato normalmente può scegliere se rientrare in possesso della propria auto - nel qual caso dovrà restituire l’indennizzo alla compagnia - o se vendere l’auto tramite la compagnia.