Lettera di diffida concorrenza sleale

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 23/10/2024
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La lettera di diffida per concorrenza sleale (art. 2598 c.c.) va utilizzata quando l'impresa intende tutelare i propri diritti nei confronti di un concorrente che sta adottando comportamenti scorretti dal punto di vista professionale e commerciale.

In cosa consiste la concorrenza sleale

La concorrenza sleale è regolata dall'articolo 2598 del Codice Civile e consiste in comportamenti o atti posti in essere da un imprenditore non conformi ai principi della correttezza professionale e idonei a danneggiare l'azienda concorrente. 

Facciamo qualche esempio. Un imprenditore compie atti di concorrenza sleale se fa uso di nomi, marchi o segni distintivi simili a quelli legittimamente usati da altri (ad es. una gelateria che usa un nome molto simile a quello di un noto esercizio presente nelle vicinanze), oppure se utilizza confezioni simili per determinati prodotti, oppure se ne copia la pubblicità e più in generale se compie qualsiasi atto che possa creare confusione con i prodotti/attività dell'azienda concorrente. A tal proposito segnaliamo la presenza sul nostro portale di questa

Ma un'impresa fa concorrenza sleale anche quando diffonde notizie false sui concorrenti, scredita i prodotti o l'attività di altre aziende (ad esempio diffondendo false recensioni negative), si attribuisce meriti o qualità appartenenti ad altri, vanta falsi riconoscimenti o certificazioni e così via. 

Infine un'azienda fa concorrenza sleale nei confronti di un'altra, se conduce pratiche commerciali scorrette: ad esempio vende prodotti sottocosto per eliminare la concorrenza, viola segreti industriali, fa pubblicità ingannevole, ecc.

L'art. 2600 del C.C. stabilisce, inoltre, che se gli atti di concorrenza sleale sono compiuti con dolo o con colpa, l'autore è tenuto al risarcimento dei danni

Chiaramente per sostenere l'ipotesi della concorrenza sleale è necessario innanzitutto provare l'esistenza di un reale rapporto di concorrenza tra le parti. Non si può certamente sostenere di essere vittima di concorrenza sleale se manca un vero rapporto concorrenziale tra le parti: due imprese che si rivolgono a clientele totalmente differenti non sono in concorrenza, così come non lo sono due fruttivendoli locali, l'uno a Messina e l'altro a Bologna, che utilizzano lo stesso nome/marchio.

Così come non ci si può appellare alla concorrenza sleale se l'azienda che si accusa della condotta scorretta ha acquisito legittimamente il proprio Know-how, se ha adottato politiche di prezzo competitive ma non predatorie, se ha imitato prodotti non protetti da brevetti e via discorrendo.

Quindi occorre innanzitutto dimostrare l'esistenza di un reale rapporto concorrenziale tra le parti. Poi occorre dimostrare

  • la presenza di atti contrari alla correttezza professionale;
  • i danni subiti;
  • il nesso causale tra le condotte poste in atto e i danni.

Prima di inviare una lettera diffida per concorrenza sleale è importante raccogliere le prove degli atti sleali e documentare tutti i danni subiti. 

E' molto importante che la lettera di diffida specifichi nel dettaglio i comportamenti contestati e commessi in violazione dell'art. 2598 del codice civile ed indichi i danni che tali condotte hanno arrecato all'azienda in termini di reputazione, perdita di clientela, diminuzione di fatturato, ecc. Altrettanto importante è la formale richiesta di cessazione di tali comportamenti e la minaccia di azioni legali.

Lettera diffida concorrenza sleale fac simile

Spett.le
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RACCOMANDATA A.R / PEC

Oggetto: Diffida per atti di concorrenza sleale ex art. 2598 c.c.

Il/La sottoscritto/a _____________, in qualità di legale rappresentante della società ___________________, con sede legale in __________________, P.IVA _______________,

PREMESSO CHE

 La scrivente società opera nel settore ______________ dal ________;

 È venuta a conoscenza che la Vostra società sta ponendo in essere i seguenti comportamenti: ______________________________ (descrivere in maniera dettagliata i comportamenti contestati, ad esempio uso indebito del marchio, diffusione di informazioni false e denigratorie sull’azienda e sui prodotti posti in commercio, sottrazione di clienti mediante mezzi illeciti, ecc. Indicare eventualmente prove o documenti a supporto di ciò che si sta dichiarando).

 Tali condotte costituiscono atti di concorrenza sleale ai sensi dell'art. 2598 c.c., in quanto sono chiaramente finalizzati a danneggiare la nostra attività, alterando le normali dinamiche della concorrenza.

TUTTO CIÒ PREMESSO

VI DIFFIDA FORMALMENTE

 a cessare immediatamente ogni comportamento lesivo nei nostri confronti e a rimuovere gli effetti degli atti di concorrenza sleale già posti in essere.

 In mancanza di un Vostro tempestivo intervento per rimediare a tali condotte, ci vedremo costretti ad adire le vie legali per tutelare i nostri diritti, richiedendo il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi.

La presente vale quale formale atto di costituzione in mora ex art. 1219 c.c.

Distinti saluti.

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