Assegno sociale 2024: requisiti

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 16/01/2024

L'assegno sociale (ex pensione sociale o pensione senza contributi) registra una maggiorazione per l'anno 2024 calcolata sulla base dell'inflazione: da 503,27 a 534,41 euro per 13 mensilità (Circolare INPS n. 1 del 02-01-2024). Vediamo insieme quali sono i requisiti da soddisfare, qual è l'importo che spetta per il 2024 e soprattutto in che modo è possibile fare domanda.

Assegno sociale requisiti 2024

L'assegno sociale è una prestazione economica di carattere assistenziale erogata a domanda in favore di quei cittadini che si trovano in condizioni economiche disagiate ed hanno redditi non superiori a certe soglie previste dalla legge. Pur prescindendo dal versamento dei contributi, ai fini dell'attribuzione dell'assegno sociale occorre comunque essere in possesso di determinati requisiti.

In particolare per richiedere l'assegno sociale 2024 è necessario possedere i seguenti requisiti:

  • 67 anni di età. Tale requisito vale sia per gli uomini che per le donne;
  • stato di bisogno economico;
  • cittadinanza italiana;
  • per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all'anagrafe del comune di residenza;
  • per i cittadini extracomunitari, i rifugiati o i titolari di protezione sussidiaria: titolarità del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno);
  • residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale.

Limite reddito assegno sociale

Oltre ai requisiti di cui sopra, il richiedente l'assegno sociale non può possedere redditi superiori a certe soglie riportate annualmente sul sito dell'Inps.

Tenendo conto dell'ultima rivalutazione Istat riconosciuta ai trattamenti pensionistici, la soglia di reddito che il cittadino non può superare se intende richiedere l'assegno sociale, è pari a 6.947,33 euro annui, limite che sale a 13.894,66 euro qualora lo stesso dovesse risultare coniugato.

Ai fini della determinazione della soglia di reddito vengono considerati:

  • i redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
  • i redditi esenti da imposta;
  • i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti da giochi di abilità, da concorsi a premi, ecc.);
  • i redditi soggetti ad imposta sostitutiva (interessi postali e bancari; interessi dei BOT,CCT e di ogni altro titolo di Stato;
  • gli interessi, premi ed altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e società per azioni; etc.);
  • i redditi di terreni e fabbricati;
  • le pensioni di guerra;
  • le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
  • le pensioni ed assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili, ai sordi;
  • gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

Non vengono invece presi in considerazione:

  • i trattamenti di fine rapporto (TFR) e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
  • l'assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915/1918;
  • gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.
L'assegno sociale spetta per intero ai soggetti singoli o coniugati che non possiedono alcun reddito. Negli altri casi l'importo dell'assegno si determina sottraendo all'importo annuo il reddito dichiarato e dividendo il risultato per tredici, corrispondenti alle mensilità.

Caratteristiche dell'assegno sociale

Ricordiamo innanzitutto che l'assegno sociale ha sostituito dal 1996 la vecchia pensione sociale. Di quest'ultima continueranno comunque a beneficiare coloro che l'hanno ottenuta prima del 31 dicembre 1995.

Si tratta di una prestazione di carattere provvisorio, nel senso che la sua erogazione è sottoposta annualmente alla verifica da parte dell'Inps del possesso dei requisiti reddituali e di effettiva residenza da parte dei beneficiari.  

Attenzione: in caso di decesso del beneficiario, l'assegno sociale non è reversibile ai familiari superstiti.

L'assegno sociale non può essere erogato all'estero. Il soggiorno all’estero del titolare, di durata superiore a 30 giorni, comporta la sospensione dell'assegno sociale. Decorso un anno dalla sospensione, la prestazione viene revocata.

In considerazione della funzione che riveste, l'assegno sociale non è pignorabile.

Qual è l'importo dell'assegno sociale?

Nel 2024 l'importo dell'assegno sociale è pari a 534,41 euro per 13 mensilità, per un totale di 6.947,33 euro. L'importo percepito non è soggetto a trattenute Irpef.

Hanno diritto all’assegno sociale in misura intera:

  • i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito;
  • i soggetti coniugati che abbiano un reddito familiare inferiore all’ammontare annuo dell’assegno.

Hanno diritto all'assegno sociale in misura ridotta:

  • i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno;
  • i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l'ammontare annuo dell'assegno e il doppio dell'importo annuo dell'assegno.

Esempi di calcolo

In pratica se il beneficiario risulta non coniugato e ha un reddito di 2.500 euro all'anno, beneficia di un assegno pari a 4.447,33 (6.947,33 - 2.500), ossia 342,10 euro per 13 mensilità.

Se invece risulta coniugato, ma la famiglia non ha redditi, l'assegno sociale viene percepito in misura intera, ossia 6.947,33 euro all’anno.

Diversamente se la somma dei redditi percepiti dai coniugi è pari a 8.500 euro, l'importo dell'assegno è di 5.394,66 (13.894,66 - 8.500), ossia 414,97 per 13 mensilità.

Come richiedere l'assegno sociale

Per richiedere l'assegno sociale il cittadino deve compilare e trasmettere telematicamente il

attraverso il sito ufficiale dell'istituto di previdenza.

A tal fine il richiedente deve essere in possesso di una delle seguenti credenziali di accesso:

  • SPID
  • Carta di Identità Elettronica (CIE)
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Se non si vuol fare da soli ci si può sempre rivolgere al CAF o al Patronato. Ricordiamo che l'assistenza è gratuita.

Pubblicato il 16/01/2024    10 Commenti
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50195 - antonio
06/09/2017
Ancora una volta tanta ambiguità e niente per chi è italiano e bisognoso, una vera e propria presa per i fondelli per noi onesti cittadini, mentre questi politichesi dalle menti malate con la collabborazione della falsa informazione giornalistica e televisiva, si riempiono la bocca per aver finalmente fornito un elemento di contrasto alla povertà. Solo spot pubblicitari per le nuove elezioni, ma vi garantisco che la mia famiglia versa veramente in disagiate condizioni, con un isr 240.00, isee equivalente 1660.00, nucleo di quattro persone di cui io come capo famiglia invalidato al 75% con patologie devastanti e croniche, disoccupato, mia moglie anche lei disoccupata e con forte patologia cronica, un figlio minorenne studente, un figlio studente universitario, a tutt'oggi già da molti anni sopravviviamo con solo 272.00 euro mensili della mia invalidità e non siamo mai rientrati in nessun esulo aiuto varato dai governi che si sono succeduti, come pure adesso con quest'altra porcata del reddito di inclusione nemmeno rientriamo. Io dico soltanto una cosa a chi ci ha amministrato e che continua ad amministrarci, fanno descriminazione verso gli italiani e fanno politica solo per "rubarsi i soldi" a nostro danno.

34919 - VITALELUIGI
14/01/2015
Provassero i nostri politici a vivere per sei mesi con la pensione sociale meno male che il cimitero e per tutti

34699 - Pratini Wanda
07/01/2015
Vorrei sapere se potrò ottenere l'assegno sociale al compimento del 65° anno di età, atteso che non ho altro reddito e vivo con mio marito che già percepisce l'assegno sociale. Ringrazio anticipatamente per l'informazione.

28471 - daniela
18/01/2014
Con tutto il rispetto per le persone più grandi non trovo giusto che questo bonus lo abbiano solo loro... mio marito nn lavora è stato licenziato io altrettanto niente lavoro nn superiamo il reddito abbiamo una bimba piccola....in questi casi nn c'è un bonus

23227 - ELLERO GORI
22/04/2013
FRA QUESTE PERSONE CI SONO MOLTI FURBI CHE DURANTE LA VITA LAVORATIVA NON HANNO VERSATO UN SOLO CONTRIBUTO PERCHÉ LAVORAVANO IN NERO

18635 - Maria Grazia
12/10/2012
ma che commento vuoi lasciare!!! Tanto si mangiano tutti i soldi questi porci di politici!!! Mio marito a 65 anni deve ancora aspettare un anno e tre mesi per avere un briciolo di pensione. Io che aspettavo con ansia di arrivare a 60 anni per poi prendere finalmente una piccola pensione di 500 euro circa, che a me sembravaun sogno meglio che un calcio in bocca, devo invece aspettare ancora quatto anni grazie alla legge fornero per lo stato ti devi solo ammazzare, almeno possono risparmiare per magnarseli tutti loro per questo vogliono fare i politici !

18527 - ellero gori
08/10/2012
perché danno la pensione a gente che non ha versato i contributi, ho conosciuto artigiani e commercianti che non pagavano i contributi perché dicevano che gli davano la pensione sociale.

17109 - annamaria
16/05/2012
mia madre è titolare dell assegno di invalidità di 429 ha già compiuto 67 anno a marzo 2012 è deceduto il marito per cui diventa titloare della pensione di reversibilità di 750 euro ....perché perde il beneficio economico....poi l inps ha chiesto la restituzione delle mensilità di gennaio febbraio e marzo....è possibile?

16714 - francesca
09/04/2012
Non è giusto che venga percepito solo al compimento del 65 anno di età, io sono categoria protetta,non ho una pensione per l'invalidità, sono disoccupata ed anche mio marito, ho due figli, e non percepisco nessun aiuto da parte dello stato,vorrei un sostegno per andare avanti o avere un impiego dignitoso, senza finire a pensare di togliemi la vita perchè non posso dare nemmeno da mangiare ai miei figli.

16555 - salvatore
22/03/2012
Non è giusto che venga percepito al compimento del 65° anno di età, quando vi è una normativa europea (441/1992) che sancisce il dovere di ogni Stato membro dell'UE di adottare il reddito di cittadinanza già dal compimento della maggiore età. La cosa assurda, che mi fa più indignare, è che TUTTI gli Stati membri lo hanno fatto tranne Italia e Grecia.


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