Richiesta di accompagnamento: requisiti e modalità di presentazione 2024
Ecco in quali casi e con quali modalità è possibile presentare la richiesta di accompagnamento, o meglio la domanda per l'indennità di accompagnamento, un sostegno economico assegnato dallo Stato ed erogato dall'Inps in favore di quelle persone a cui è stata riconosciuta una invalidità totale e permanente a causa di malattie fisiche o psichiche.
Indennità di accompagnamento: quali requisiti
L’indennità di accompagnamento è riconosciuta a tutti coloro che sono in possesso di determinati requisiti, indipendentemente dall'età, dalle condizioni di reddito e dalla composizione del nucleo familiare. Ad alcuni di questi requisiti abbiamo già fatto cenno in premessa e in particolare:
- riconoscimento di uno stato di inabilità totale (100%) per affezioni fisiche o psichiche;
- impossibilità a camminare o a compiere gli atti della vita quotidiana (vestirsi, lavarsi, cucinarsi, mangiare, andare in bagno, ecc.) senza il sostegno continuo di un accompagnatore;
Inoltre chi richiede l'indennità di accompagnamento, oltre ad avere una totale inabilità (100%), deve:
- essere cittadino italiano o cittadino UE residenti in Italia, o cittadino extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- avere la residenza stabile ed abituale sul territorio nazionale;
- non essere ricoverato in strutture sanitarie con retta a carico dello Stato o di altro ente pubblico o ricoverato in reparti di lungodegenza o riabilitativi.
Superati i 65 anni di età l'indennità di accompagnamento viene concessa se la persona che ne ha fatto richiesta dimostra di avere difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell'età.
Indennità di accompagnamento: importi 2024
Per gli invalidi civili totali l'importo dell'indennità di accompagnamento 2024 è pari a 531,76 euro al mese (contro i 527,16 del 2023) per 12 mensilità. Dunque un importo totale annuo pari a 6.381,12 euro. Non ammessa la tredicesima mensilità.
Per i ciechi assoluti, invece, l'indennità è pari a 978,50 euro per 12 mensilità (nel 2023 era 959,50).
L’indennità non è soggetta a tassazione, dunque non va riportata nel 730 o nel modello unico. Non essendo assimilabile ad un reddito, ma costituendo una prestazione assistenziale, l'indennità di accompagnamento non va riportata neppure nell'ISEE.
L'erogazione dell'assegno decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda oppure dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile inviato dall’Istituto.
Il pagamento viene interrotto in caso di ricovero in una struttura sanitaria con spese a totale carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni.
L’indennità non è reversibile, dunque non trasmissibile agli eredi ed è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa, dipendente o autonoma. Così come è compatibile e cumulabile con la pensione di inabilità, con le pensioni e le indennità di accompagnamento per i ciechi totali o parziali.
L’assegno non è compatibile, invece, con indennità simili per causa di guerra, di lavoro o di servizio. Tuttavia l’interessato può optare per il trattamento più favorevole.
Come presentare una richiesta di accompagnamento
Certificato medito introduttivo
Per richiederla è necessario innanzitutto recarsi dal proprio medico di base e chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo. Si tratta di un certificato che riporta le generalità e il codice fiscale del paziente, ma soprattutto le informazioni circa la natura e la diagnosi delle patologie da cui si è affetti. Il certificato viene inviato telematicamente all'Inps dallo stesso medico curante, che contestualmente provvede a rilasciare al paziente una ricevuta con il codice identificativo della pratica.
Domanda per riconoscimento minorazione
A questo punto si può inoltrare la domanda all’Inps per il riconoscimento della minorazione. A tal fine occorre utilizzare il servizio “Invalidità civile - Procedure per l’accertamento del requisito sanitario (InvCiv2010)”.
Come al solito la compilazione e la trasmissione della domanda va fatta telematicamente attraverso il sito web dell’Inps. A tal proposito ricordiamo che da qualche ano non è più possibile utilizzare il PIN Inps. Dunque per la procedura in oggetto occorre utilizzare Spid, CIE o CNS.
Chi non possiede nè il Pin Inps nè lo Spid, può affidarsi ad un CAAF (Centro autorizzato di assistenza fiscale), ad un Patronato o ad associazioni nazionali di categoria dei disabili (ANMIC - Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, ENS - Ente Nazionale Sordi, UIC - Unione Italiana Ciechi, ecc.). Ricordiamo a tal proposito che il loro supporto è completamente gratuito.
Alla domanda va allegata tutta la documentazione sanitaria che supporti le patologie indicate nel certificato redatto dal medico di base.
Visita medica
Una volta presentata la domanda non resta che attendere l’appuntamento da parte dell’INPS per la visita presso la Commissione medica della ASL. La Commissione, dopo aver effettuato la visita della persona e aver preso visione della documentazione medica, redige un verbale su cui viene riportata la percentuale di invalidità. A questo punto l’INPS provvede a trasmettere al cittadino, tramite raccomandata A/R o all’indirizzo PEC, una copia del verbale di invalidità civile. Una copia del verbale resta comunque disponibile nella cassetta postale online sul sito dell'Inps.
Presentazione del modello AP70
Se la minorazione viene riconosciuta e messa nera su bianco sul verbale, il cittadino deve attivarsi per presentare il modello AP70 attraverso il servizio "Invalidità civile - Invio dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche".
Anche in questo caso il cittadino può utilizzare autonomamente i servizi online del portale INPS, oppure farsi assistere da Caf o enti di patronato.
Richiesta di accompagnamento non accolta: cosa fare
Se la Commissione ASL non riconosce l’invalidità civile e quindi la relativa indennità di accompagnamento, il richiedente può proporre ricorso entro 6 mesi dalla notifica. Tuttavia prima di dare avvio alla causa giudiziaria vera e propria, deve obbligatoriamente effettuare un accertamento tecnico preventivo per la verifica delle condizioni sanitarie. Dal nostro portale è possibile scaricare questo
Dichiarazione periodica
Fino al 2018 i titolari di indennità di accompagnamento erano tenuti annualmente a presentare il modello ICRIC (Invalidità Civile RICoveri), una dichiarazione relativa alla permanenza delle condizioni che consentivano di continuare a beneficiare del sostegno economico.
Oggi gli invalidi civili titolari di indennità di accompagnamento non devono più presentare questo modello, poichè la verifica viene fatta incrociando i dati a disposizione del Sistema sanitario e dell'INPS. Questo significa che un eventuale ricovero in una struttura con oneri a carico del SSN (di durata superiore a 29 giorni), viene notificata all'Inps direttamente dalla ASL di riferimento.
Resta invece il Modello ICRIC IF destinato agli invalidi civili minorenni titolari di indennità di frequenza. Si tratta di fatto di una dichiarazione di responsabilità relativa alla sussistenza o meno di uno stato di ricovero incompatibile con la prestazione e alla loro frequenza scolastica.
Indennità di accompagnamento: quando si perde
Non si acquisisce o si perde il diritto all’indennità di accompagnamento nel momento in cui la persona invalida è ricoverata gratuitamente (ossia con retta a carico dello Stato) in un istituto per un periodo superiore a 29 giorni oppure percepisce altre indennità concesse a seguito di invalidità contratta per causa di guerra, di lavoro (INAIL) o di servizio. E' comunque nella facoltà della persona invalida scegliere per il trattamento più favorevole.
Non determina la sospensione dell'indennità di accompagnamento il ricovero in day hospital oppure il ricovero in una struttura sanitaria in cui la retta risulta totalmente o parzialmente a carico del disabile o dei familiari.