Accertamento sanitario: in cosa consiste e come richiederlo

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 31/05/2017

Devi effettuare la procedura utile al riconoscimento dell’invalidità civile o di patologie come cecità, sordità o disabilità, ma non sai da che parte cominciare? Comincia leggendo questa guida, breve ma completa, nella quale ti spiegheremo, con parole semplici, come presentare la domanda online sul sito dell’Inps, oppure tramite gli intermediari autorizzati. Nello specifico, ti descriveremo come avviene l’accertamento sanitario, cosa devi fare prima della visita, cosa è probabile che succeda dopo.

Accertamento sanitario Inps: di cosa si tratta

L’accertamento sanitario è una procedura con cui è possibile accertare formalmente lo status di invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap di un determinato soggetto. È possibile eseguire la procedura di riconoscimento a qualsiasi età, tuttavia i soggetti di età compresa tra 18 e 65 anni riceveranno una valutazione basata sulla riduzione della capacità lavorativa, mentre i minorenni o gli ultrasessantacinquenni riceveranno una valutazione basata sulle reali difficoltà nello svolgimento delle azioni quotidiane.

Il riconoscimento avviene in seguito alla verifica dei requisiti fondamentali, i quali riguardano la condizione fisica e sociale del soggetto interessato. Vediamo, dunque, chi può richiedere l’accertamento sanitario e qual è la soglia minima che dà diritto al godimento di alcuni benefici specifici.

Accertamento sanitario: come funziona

Sul portale dell’Inps, nella pagina dedicata a questo argomento, l’Istituto specifica che il processo di riconoscimento dell’invalidità civile è composto da due fasi, estremamente diverse tra loro:

  • nella PRIMA si accerta il grado di invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap, verificando le condizioni fisiche del soggetto richiedente;
  • nella SECONDA, invece, lo scopo diventa quello di ottenere i benefici che lo Stato Italiano riserva ai cittadini. Chiaramente in questa fase è necessaria la verifica dei requisiti amministrativi disposti dalla legge, dipendentemente dalle condizioni fisiche del soggetto richiedente.

Accertamento sanitario invalidità e disabilità: chi può presentare la domanda

La domanda di riconoscimento dell’invalidità può essere presentata da:

  • cittadini Italiani che abbiano residenza in Italia;
  • cittadini stranieri comunitari che soggiornano legalmente in Italia e sono iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
  • cittadini stranieri extracomunitari che soggiornano legalmente in Italia. Non è necessario avere il permesso di soggiorno CE di lungo periodo, tuttavia è necessario essere in possesso del permesso di soggiorno valido per almeno un anno (ai sensi dell’articolo 41 del Testo unico per l’immigrazione).

Accertamento sanitario: le soglie e i relativi benefici

Come abbiamo accennato all’inizio di questo articolo, per ottenere il requisito di invalido civile, i soggetti di età compresa tra i 18 e i 65 anni devono possedere una soglia di riduzione permanente della capacità lavorativa del 33%. Ciò vuol dire che la propria condizione deve essere tale da limitare almeno di un 1/3 (un terzo) la potenziale attitudine all'attività lavorativa. In caso contrario, non sarà possibile beneficiare delle agevolazioni previste dallo Stato. Queste informazioni sono state estrapolate dalla tabella approvata con decreto del Ministro della Sanità, il 5 febbraio 1992.

Chi convive con una riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore a 1/3 (un terzo), può ottenere dei benefici, che cambiano in funzione dalla percentuale di invalidità. Nello specifico, le soglie da tenere in considerazione sono:

  • 34%: con un’invalidità superiore o uguale al 34% è possibile ricevere gratuitamente ausili e protesi, al fine di agevolare la patologia indicata nel verbale sanitario accertamento invalidità civile;
  • 46%: con un’invalidità superiore o uguale al 46% è possibile iscriversi alle liste speciali dei Centri per l'Impiego per l'assunzione agevolata. Se sei un disoccupato, sappi che puoi comunicare al CPI la variazione della percentuale di invalidità attraverso un apposito modello;
  • 50%: con una percentuale di invalidità pari o superiore al 50% è possibile ottenere i benefici appena elencati, oltre al congedo straordinario per cure, a condizione che sia stabilito dal CCNL;
  • 67%: con un’invalidità superiore o uguale al 67% è possibile ottenere i benefici appena elencati e l’esenzione parziale del ticket per visite specialistiche, esami ematochimici e diagnostica strumentale;
  • 74%: con un’invalidità superiore o uguale al 74% è possibile ottenere i vantaggi finora elencati più l’erogazione della pensione di invalidità civile (qualora si possa accertare il possesso dei requisiti richiesti);
  • 100%: con il 100% di invalidità è possibile ricevere i benefici ivi citati, l’esenzione del ticket per i farmaci e la pensione di inabilità  (qualora non si riceva già l’assegno mensile). In più, i soggetti in questione che hanno necessità di un’assistenza continua, data l’impossibilità di deambulare in autonomia, hanno diritto all’indennità di accompagnamento.

Attenzione, perché non sono considerati invalidi civili: gli invalidi di guerra, gli invalidi del lavoro e gli invalidi per servizio (che hanno ottenuto il riconoscimento per cause derivanti da guerra, prestazioni lavorative o di servizio).

Accertamento Sanitario: ecco come presentare la domanda

Come si intraprende il procedimento di verifica per l’accertamento dell’invalidità civile? Te lo illustreremo in parole semplici.

Rilascio del certificato medico introduttivo

Tutto quello che devi fare è recarti dal medico di base e chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo. Tale certificato deve contenere dati ben precisi, come ad esempio le tue generalità, il codice fiscale, informazioni circa la natura e la diagnosi delle patologie di cui sei affetto in quel dato istante. Una volta redatto il certificato, il medico può inoltrarlo all’Inps mediante l’apposito servizio online.

Allo stesso tempo deve stampare una ricevuta e consegnarla a te: qui troverai il codice identificativo della pratica. Ricorda di conservare con estrema cura sia questo documento, sia il relativo certificato che il medico ti consegnerà e che dovrai esibire durante la visita medica. Ti ricordiamo che il certificato medico introduttivo ha una validità pari a 90 giorni, ciò vuol dire che dovrai concludere la procedura entro lo scadere di questo termine.

Compilazione domanda online

Passiamo ora alla compilazione della domanda vera e propria. Ti anticipiamo che la procedura va espletata totalmente online, sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che ha disposto un servizio dedicato alle domande di invalidità. Per poter accedere ai servizi online disponibili sul Portale Inps è necessario avere lo SPID o in alternativa la CIE o CNS.

Se la domanda riguarda un soggetto minorenne, ricorda: è necessario utilizzare il suo Pin e non quello dei genitori o altri soggetti. Nel caso in cui lo si preferisse, sarebbe possibile presentare domanda tramite il patronato o un’associazione di categoria dei disabili, come ANMIC, ENS, UIC e ANFASS.

Redigere il modulo accertamento sanitario e portare a termine la procedura è semplice: non dovrai far altro che prestare attenzione alla compilazione della modulistica, seguendo le istruzioni riportate sul portale. Poi la domanda va inoltrata all’Inps, che a sua volta l’analizzerà e la trasmetterà, sempre tramite modalità telematica, alla ASL territorialmente competente.

Accertamento Medico Sanitario: prenotazione della visita

Dopo aver verificato la completezza e la correttezza della domanda, sarai contattato dalla ASL, che fisserà una visita medica di accertamento nel distretto sanitario o nella sede più vicina alla tua residenza o al tuo domicilio alternativo. Qualora non fossi in grado di raggiungere il distretto perché impossibilitato fisicamente, il medico dovrà fare richiesta della visita domiciliare e inviarla online almeno 5 giorni prima della data in cui è stata fissata la visita in ambulatorio. A questo punto sarà il Presidente della Commissione medica deputata al riconoscimento dell’invalidità a comunicarti la data e l’ora della visita domiciliare. Tale comunicazione deve essere fatta entro 5 giorni dalla ricezione della richiesta.

Nel caso in cui non fossi disponibile per quella data, avrai la facoltà di sceglierne una tra quelle indicate dal sistema. Se non ti presenterai alla visita avrai solo un’altra possibilità: esaurita anche la seconda, la tua assenza verrà interpretata come una rinuncia allo status di invalidità e causerà l’annullamento della domanda, dunque di tutte le pratiche eseguite fino a questo momento.

La visita vera e propria

L’accertamento sanitario dell’handicap viene svolto dalla Commissione Medica Integrata (CMI) nella quale è presente anche un medico dell’Inps. Dal canto tuo, puoi presentarti alla visita facendoti assistere dal medico di base o da un medico di fiducia. Durante la visita la Commissione effettuerà tutte le verifiche del caso per poi redigerne il verbale, che dovrà essere firmato da almeno 3 medici.

In seguito, il verbale dell’Asl dovrà essere validato dal Centro Medico Legale (CML) dell’INPS, il quale può eventualmente richiedere ulteriori accertamenti.

Dopo la visita

Dopo la visita riceverai tramite posta raccomandata o posta elettronica certificata il verbale definitivo in duplice copia: nella prima verranno inseriti tutti i dati sensibili, mentre la seconda conterrà il giudizio finale.

Gli accertamenti potrebbero non concludersi qui: la Commissione Medica Superiore (CMS), infatti, esegue dei controlli a campione sui verbali, dunque non è da escludere che tuo status venga messo in discussione e sottoposto ad una nuova verifica. Qualora la Commissione ritenga che la tua condizione sia suscettibile di variazioni col passare del tempo, è probabile che sul verbale venga apposta l’indicazione temporale entro la quale ti dovrai sottoporre ad una nuova visita.

Se, invece, sei tu ad avvertire un peggioramento nelle condizioni fisiche, potrai richiedere all’Inps una nuova visita al fine di accertare la modifica dello status di invalidità.

Ti ricordiamo che nel caso in cui la Commissione medica non dovesse riconoscerti lo stato di invalidità, potrai appellarti all'INps e far valere le tue ragioni, ma attenzione: ha hai 180 giorni di tempo dalla notifica del verbale sanitario per presentare ricorso. Questo il modello di ricorso per mancato riconoscimento stato di invalidità.

Pubblicato il 31/05/2017    1 Commenti
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52660 - Francesca
17/04/2019
Buonasera, mi è stata assegnata a seguito di in carcinoma mammario una percentuale di invalidità permanente pari al 70%. Ora con le nuove leggi per il lavoro dovrò fare una visita di accertamento. Pur essendo stata assunta come categoria protetta, la mia paura è che mi possano togliere l'invalidità o abbassarla. Lo scorso anno sono stata operata per rimozione endomentrio.


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