Fac simile reclamo Coopvoce
Fac simile che il cliente Coopvoce può utilizzare per sporgere un reclamo nei confronti di Coop Italia a seguito di un disservizio subito. Il fac simile reclamo Coopvoce è disponibile in formato editabile.
Cosa specificare nel modulo reclamo Coopvoce
Nel modulo è importante specificare - oltre ai dati dell’intestatario (nome, cognome, codice fiscale) - il numero di telefono Coopvoce cui la segnalazione o il reclamo fa riferimento, il motivo del reclamo (sospensione del servizio, ritardo nell’attivazione, bollette non in linea con i reali consumi, ecc.), il periodo a cui si riferisce il disservizio e ogni altra informazione utile.
Come recapitare il modello
Il modello debitamente compilato e sottoscritto, può essere inoltrato, insieme alla copia di un valido documento di identità del sottoscrittore, con le seguenti modalità:
- spedito tramite posta all'indirizzo COOP Italia - Servizio Clienti, Via del Lavoro 6 – 8, 40043 Casalecchio di Reno (BO);
- inoltrato via fax al numero 800-510-511;
- inviato tramite e-mail all’indirizzo comunicazioni@coopvoce.it.
Tempi di risposta al reclamo da parte di Coop Italia
COOP Italia si impegna a fornire una risposta al reclamo nel tempo massimo di 30 giorni solari dalla sua ricezione. Se la questione risulta particolarmente complessa, la compagnia è tenuta ad informare il cliente e a fornirgli una indicazione circa un probabile termine di risposta al reclamo.
Trascorsi 15 giorni dalla presentazione del reclamo, il cliente può ricevere aggiornamenti sullo stato di avanzamento della pratica attraverso il Servizio Assistenza Clienti al 188.
Coopvoce: in quali casi è possibile ricevere un indennizzo
Se si verificano delle anomalie o dei ritardi nella fornitura dei Servizi Coopvoce, se gli standard di qualità nella erogazione del servizio non venissero rispettati per cause imputabili alla compagnia stessa, il cliente potrebbe ricevere un indennizzo. Per capire meglio di cosa stiamo parlando è necessario collegarsi al sito www.coopvoce.it, entrare nell’area dedicata ai documenti forniti dal Servizio Assistenza Clienti e scaricare “Informativa su indennizzi”.
Ad esempio in caso di ritardo nell’attivazione del servizio o nel trasloco dell'utenza rispetto al termine massimo previsto, la compagnia telefonica è tenuta a corrispondere un indennizzo pari ad euro 7,50 per ogni giorno di ritardo.
In presenza, invece, di una interruzione del servizio per motivi tecnici imputabili all'operatore telefonico, l'indennizzo è pari a 5 euro per ogni giorno di interruzione. Lo stesso indennizzo è previsto per omessa o ritardata portabilità del numero o per attivazione di servizi o profili tariffari non richiesti, dunque sempre 5 euro rispettivamente per ogni giorno di ritardo o per ogni giorno di attivazione.
Il consumatore ha diritto ad un indennizzo anche nel caso in cui l'operatore telefonico non fornisca risposta al reclamo entro i termini stabiliti dalla carta dei servizi; in tal caso l'entità è pari ad 1 euro per ogni giorno di ritardo, fino ad un massimo di 300,00 euro.
Se desideri approfondire l'argomento puoi recarti nel punto vendita di fiducia e richiedere informazioni agli operatori COOP Italia oppure leggere il post che abbiamo decicato ai indennizzi per disservizi telefonici.
Coopvoce: come avviare la procedura di conciliazione
Nel caso in cui il cliente non possa dirsi soddisfatto dell’esito prodotto dal reclamo inoltrato a Coopvoce e volesse adire l’autorità giudiziaria per tutelare i propri diritti in quanto consumatore, dovrebbe innanzi tutto ricorrere alla procedura di conciliazione. La procedura di conciliazione è uno strumento molto utile per appianare eventuali controversie insorte con il proprio gestore telefonico, nonché passaggio obbligato per chiunque avesse intenzione di risolvere le problematiche davanti ad un giudice.
In particolare il cliente può proporre un tentativo di conciliazione davanti al Co.Re.Com, Comitato Regionale per le Comunicazioni.
Si tratta di una procedura molto semplice attraverso la quale le parti cercano di raggiungere un accordo grazie all’intervento di un mediatore, che ha il compito di preservare i diritti di entrambe le parti. L’obiettivo dell’incontro è quello di raggiungere un compromesso, cosa che, nella maggior parte dei casi, avviene in poco tempo e con un dispendio di energia e denaro assai minore rispetto alle classiche procedure giudiziali.
Ecco come proporre un ricorso CoReCom.
Decorsi 30 giorni senza che sia stata fissata un'udienza dinanzi al Corecom, l'utente può rivolgersi al Giudice di Pace.