Roaming addio: ecco a cosa stare attenti

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 20/06/2017

Finalmente una buona notizia per i consumatori: dal 15 Giugno 2017 le tariffe di roaming sono abolite. In soldoni questo significa che non ci saranno più rincari per coloro che, trovandosi all'estero per vacanza o lavoro, decideranno col proprio smartphone di effettuare telefonate,  inviare sms o utilizzare una delle tante app per viaggiare. Chiaramente questa novità riguarderà solo i paesi dell'Unione europea e non del resto del mondo. Ma possiamo davvero dormire sonni tranquilli, certi di non subire più sovrapprezzi in bolletta ogni qualvolta superiamo i confini nazionali? Nel prosieguo dell'articolo vedremo di entrare nel merito del provvedimento dell'Unione Europea sulla eliminazione dei costi di roaming, mettendo in evidenza tuttavia alcuni paletti da cui guardarsi bene.

Roaming: cos'è

Il roaming è quella procedura attraverso la quale il tuo smartphone o tablet riesce a connettersi a reti diverse dal tuo operatore di telefonia mobile col fine di effettuare chiamate (roaming voce), oppure navigare in Internet, caricare foto su Facebook o Instagram, utilizzare applicazioni di messaggistica, come WhatsApp o soluzioni VoIP, come Skype o FaceTime (roaming dati).

Ciò accade per il semplice fatto che nella zona in cui sei, il tuo cellulare non riesce a rilevare  alcun segnale dell’operatore telefonico con cui hai sottoscritto il contratto. Tuttavia pur senza avere alcun abbonamento, riesci ad appoggiarti ad un altro operatore e ad utilizzare normalmente il tuo cellulare, chiaramente dietro il pagamento di tariffe spesso salatissime.

Il roaming nazionale si verifica quando ti trovi in una zona che, pur ricompresa all'interno dei confini nazionali, non risulta coperta dal tuo operatore, per cui sei costretto ad utilizzare la rete di un altro operatore. Chiaramente le tariffe relative ai servizi resi sono più care di quelle concordate con il tuo operatore. Tre è l'unica compagnia italiana che mette a disposizione dei propri clienti il servizio di roaming nazionale in forma totalmente gratuita. Questo significa che quando sul dispaly dello smartphone comparirà il nome di Tim o Wind, si potrà continuare a chiamare e a navigare senza subire costi aggiuntivi.

Il roaming internazionale, invece, si attiva quando ti trovi in un paese straniero in cui l'operatore telefonico con il quale hai sottoscritto il contratto (ad es. Tim, Vodafone o Wind tanto per citarne alcuni) non possiede una rete propria. Le regole e quindi i costi variano a seconda che ci si trovi in Europa o nel resto del mondo.

Chiaramente quando ci si trovava all'estero era possibile mettersi al riparo dai costi aggiuntivi dovuti al roaming, semplicemente bloccando la relativa funzione resa disponibile sul nostro smartphone. In particolare era sufficiente mettere su OFF l'opzione "Roaming dati" presente nella sezione Impostazioni.

Roaming: attenzione a questi paletti

Come detto, dal 15 giugno 2017 quale consumatore europeo non ti sarà più addebitato alcun costo aggiuntivo per il roaming. Questo significa che a partire da questa data se ti troverai in Belgio, in Spagna piuttosto che in Grecia ed utilizzerai normalmente il tuo smartphone per chiamare, inviare messaggi o navigare su Internet, pagherai la stessa tariffa concordata con il tuo operatore nazionale senza alcun sovrapprezzo. Questo significa che se questa estate ti recherai a Parigi in vacanza, una volta atterrato in aeroporto non dovrai preoccuparti di disattivare la "connessione dati" del tuo smartphone.

L'abolizione del roaming interesserà in particolare i 28 paesi dell'Unione europea, più Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Abbiamo detto 28 perchè il provvedimento interesserà anche la Gran Bretagna, almeno fino a quando la Brexit non entrerà nella sua fase attuativa (30 Marzo 2019). Rimane fuori invece la Svizzera.

Ma attenzione: i costi di roaming non ti verranno addebitati nel solo caso in cui dall'estero effettuerai telefonate verso numeri italiani, magari per avvisare la mamma, la moglie o il datore di lavoro del tuo arrivo a destinazione o della imminente partenza. In questo caso quale cittadino italiano usufruirai del piano tariffario che hai sottoscritto con il tuo operatore telefonico nazionale. Al contrario se dalla Germania effettuerai chiamate o sms ad esempio verso il Portogallo o la Gran Bretagna, ti saranno addebitati i costi di una normale chiamata internazionale esattamente come se la facessi da Milano o Roma.

E se mentre sei all'estero ricevi delle chiamate al telefono? L'abolizione del roaming produrrà degli effetti anche in questo caso, visto che non dovrai pagare alcun sovrapprezzo rispondendo alla chiamata.

E per il traffico dati cosa succede? Se il tuo contratto prevede un numero fisso di gigabyte al mese, utilizzando google maps o navigando su Internet durante il tuo soggiorno a Parigi, ti verrà scalato il relativo traffico esattamente come se tu fossi in Italia. Se, invece, il tuo contratto non prevede una formula di questo tipo, pagherai la tariffa a consumo prevista dal tuo operatore telefonico indipendentemente dal fatto che tu ti trovi a Roma piuttosto che a Parigi.

Tuttavia in questo caso occorre fare una precisazione importante: se la tariffa a consumo per 1 gigabyte di traffico è inferiore a 3,85 euro, l'operatore telefonico ha il diritto di applicare un sovrapprezzo. Tuttavia questo maggior costo per le connessioni Internet all'estero, non può superare una certa soglia che per l'anno 2017 è pari a 7,7 euro per ogni giga (IVA inclusa). Nel 2018 tale limite scenderà a 6 euro, quindi a 4,5 euro nel 2019 fino a toccare i 2,5 euro nel 2022.

Ci preme in ogni caso sottolineare che questi sovrapprezzi potranno riguardare solo il traffico dati e non le telefonate e gli sms.

Roaming: vige la regola della permanenza temporanea

L’abolizione del roaming riguarda quelle persone che per studio, lavoro o viaggi si recano temporaneamente all’estero. Il cittadino italiano, invece, che si trasferisce stabilmente in Francia piuttosto che in Germania, non potrà più beneficiare del roaming, dunque non potrà chiamare parenti ed amici in Italia, fruendo dello stesso piano tariffario che ha sottoscritto con il suo operatore telefonico nazionale.

Tradotto questo significa che l’abolizione del roaming vale per chi trascorre più tempo in Italia che in un qualsiasi altro paese dell'Unione Europea. Chi non rispetta questa regola, ossia chi trascorre più tempo all'estero che in Italia, verrà con tutta probabilità contattato dal proprio operatore telefonico (in genere dopo un periodo di quattro mesi), a cui dovrà fornire nell’arco dei successivi 14 giorni adeguate spiegazioni. Ad esempio si può dimostrare di avere per lavoro o per studio rapporti frequenti in due distinti paesi europei.

Se le spiegazioni non saranno ritenute soddisfacenti o se comunque il comportamento dovesse continuare nel tempo, l'operatore telefonico può applicare al consumo in roaming i seguenti sovrapprezzi: 3,2 centesimi al minuti in caso di telefonate, 1 centesimo per gli sms e 7,7 euro per 1 gigabyte di traffico dati.

I lavoratori transfrontalieri, ossia coloro che risultano residenti in Italia e che ogni giorno si recano all’estero (zone di frontiera o paesi limitrofi) per svolgere il proprio lavoro, potranno beneficiare dell’abolizione del roaming a condizione che, almeno una volta al giorno, il proprio cellulare agganci una cella in Italia.

Roaming: come contestare eventuali addebiti

Come detto dal 15 Giugno 2017 non correrai più il rischio di ricevere una fattura salata al ritorno da un viaggio all’estero. Ad ogni modo nel caso in cui dovessi riscontrare delle discordanze o delle anomalie in bolletta, ti consigliamo di inoltrare una contestazione alla tua compagnia al fine di ottenere lo storno di quanto erroneamente adebbitato. Questo il fac simile di lettera contestazione bolletta telefonica da compilare, sottoscrivere e spedire mediante raccomandata con ricevuto di ritorno.

Se nei 45 giorni successivi la compagnia non fornisce un riscontro alla tua istanza oppure la risposta che hai ricevuto non ti soddisfa, sei tenuto a promuovere un tentativo di conciliazione dinanzi al Co.Re.Com. (Comitati Regionali per le Comunicazioni) della tua regione prima di rivolgerti al Giudice di Pace. Ti ricordiamo che il ricorso al Co.Re.Com. può essere inoltrato mediante la compilazione del Formulario UG.

Pubblicato il 20/06/2017    2 Commenti
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49804 - Redazione
29/06/2017
Nello, vale il suo piano tariffario, chiaramente fa una chiamata internazionale, esattamente come se dalla sua città in Italia chiamasse un amico o un parente in Belgio.

49778 - Nello
27/06/2017
Vorrei sapere se io vado per esempio in Belgio e li devo parlare con numeri belgi, devo pagare in più o si consuma il mio piano tariffario? Grazie


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