Truffe al telefono: quali sono e come difendersi

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 16/03/2018

Le truffe al telefono rappresentano una vera e propria spina nel fianco dei consumatori. I dati e le statistiche più recenti dimostrano che le chiamate e i messaggi a scopo fraudolento non solo non sono diminuiti, ma addirittura hanno registrato un aumento rispetto agli anni scorsi. Per quanto le forze di Polizia dispieghino al massimo le proprie forze per contrastare le frodi telefoniche, purtroppo le nuove tecnologie a disposizione dei malviventi e il facile accesso alle rubriche dei contatti non fanno altro che avvantaggiarli, a tuo discapito. Come evitare di cadere in una truffa al telefono ritrovandoti in un batter d’occhio con il credito telefonico azzerato, o ancor peggio, con abbonamenti costosissimi e contratti fraudolenti sottoscritti contro la tua volontà? Prima che accada il peggio è importante imparare a difendersi: ecco perché l'idea di scrivere questo articolo. Al suo interno elencheremo alcune delle truffe maggiormente diffuse nell'ultimo periodo, per poi illustrarti i modi attraverso i quali è possibile stare alla larga da certi pericoli.

Truffe al telefono fisso e mobile: ping calls, call-id-spoofing, smishing ...

Iniziamo subito andando a scoprire quali sono le truffe al telefono maggiormente diffuse in questo periodo. Sono tantissime le segnalazioni che gli utenti effettuano sul web, quindi non è difficile comprendere quali siano i tratti comuni delle truffe e anche come evitarle. Ricorda sempre che le organizzazioni malavitose che si celano dietro alla cornetta o meglio dietro allo schermo dello smartphone hanno come obiettivo quello di spillarti dei soldi. Per farlo effettuano delle telefonate che hanno il potere di scalarti diversi euro in pochi secondi, attivare contratti o abbonamenti di vario tipo senza che tu abbia dato un consenso scritto o vocale, ma dai quali non è facile ottenere velocemente la disdetta.

Nel peggiore dei casi, infine, le telefonate sono finalizzate all’ottenimento dei dati sensibili: in questi il rischio è di rimanere vittima di un vero e proprio furto di identità. In buona sostanza colui che è riuscito a carpire il tuo codice fiscale, i tuoi dati relativi alla Spid, il numero della tua carta di credito e altre informazioni personali, si sostituisce a te per compiere azioni illecite, effettuare acquisti, ottenere prestiti, riscuotere crediti, compiere atti di cyberbullismo, diffamare a mezzo Facebook e così via. Chiaramente il furto di identità è particolarmente utilizzato per compiere frodi creditizie: accensione di prestiti personali, utilizzo di carte di pagamento, emissione di assegni a vuoto, apertura di conti correnti per finalità di riciclaggio, ecc.

Il primo passo per evitare le truffe al telefono è conoscerne il funzionamento, solo così è possibile farla franca. Senza perdere altro tempo in chiacchiere, andiamo a vedere, nello specifico, quali sono le truffe al telefono del momento e come riconoscerle:

- PING CALLS: Il nome è anglofono, infatti il termine “ping” è utilizzato per descrivere l’invio di un dato informatico a cui dovrebbe seguire una risposta, mentre “call” significa chiamata. Questa viene comunemente chiamata “Truffa degli squillini” in quanto si realizza nel momento in cui al telefono, fisso o mobile che sia, arriva una telefonata dal prefisso internazionale. Gli squilli sono estremamente limitati, a volte può trattarsi di uno o due squilli soltanto. L’obiettivo dei truffatori è quello di spingere l’utente a richiamare il numero di telefono. Nel caso in cui ciò accadesse, infatti, il sistema informatico addebiterebbe all’utente dei costi altissimi, che potrebbero azzerare l’importo del credito telefonico in una manciata di minuti.

Come riconoscere questa truffa? Partiamo innanzi tutto dal numero che compare sullo schermo: non ha un prefisso italiano, nella maggior parte delle segnalazioni sono stati comunicati i prefissi +373 e +216. Le chiamate, infatti, vengono inviate dalla Tunisia, dalla Moldavia e dal Kossovo. Il secondo tratto distintivo è che, oltre ad avere un numero sospetto, la chiamata dura poco, oppure si interrompe non appena l’utente risponde. Spesso chi chiama non è una persona fisica, bensì dei computer collegati a rubriche telefoniche acquistate in modo fraudolento. Ecco il motivo per il quale se rispondessi alla chiamata, non riceveresti alcuna risposta dal tuo interlocutore. In questo caso, per difendersi, basta semplicemente non rispondere e soprattutto non richiamare il numero sconosciuto. Nel caso in cui avessi un familiare che vive all’estero o che al momento si trova in viaggio e temessi che la telefonata provenisse da lui, provvedi a contattarlo sul suo numero personale oppure a chiedere immediatamente il suo contatto telefonico locale, così da non rischiare. Per limitare i danni, infine, ti consigliamo di non caricare il credito telefonico con somme spropositatamente alte, così anche nel caso in cui subissi una frode, il denaro sottratto rimarrebbe comunque una cifra contenuta;

- CALL-ID-SPOOFING: Si tratta di una truffa molto più raffinata, rispetto alle Ping Calls. Il motivo è presto detto: le Call-Id-Spoofing utilizzano una schermatura, che copre il numero internazionale dal quale parte realmente la chiamata, sostituendolo con un’altra numerazione, di modo che le vittime possano pensare che quella in entrata sia una chiamata “vera” e non una truffa. Esistono diverse app che consentono ai call center o ai software truffaldini di cambiare l’identità del mittente, ovvero della persona da cui parte la chiamata. Lo scopo della truffa è sempre lo stesso: rubare i soldi degli utenti attraverso il credito telefonico, dunque per difendersi occorre anche in questo caso non rispondere, non richiamare, ma bloccare il numero da cui proviene la truffa o, più in generale, inibire l’arrivo di telefonate dall’estero. Per fare ciò non devi far altro che chiamare il servizio di assistenza clienti del tuo attuale operatore telefonico e chiedere il blocco delle telefonate in entrata dall’estero. Allo stesso tempo, qualora lo desiderassi, potresti chiedere altresì il blocco per l’attivazione di servizi accessori (come abbonamenti per l’oroscopo, il meteo, ecc.): a tal fine potresti utilizzare questo modulo di richiesta blocco dei servizi telefonici a sovrapprezzo che trovi sul nostro portale;

- PHISHING TELEFONICO: abbiamo più volte citato il fenomeno del phishing negli articoli relativi alle truffe online, poiché è una truffa che si è estesa velocemente e molto pericolosamente tra i cittadini. Per aiutarti a riconoscerlo nelle sue diverse forme, abbiamo scritto una guida dedicata esclusivamente a questo fenomeno, che ti consigliamo di leggere, per approfondire le informazioni che stiamo per darti.

Il Phishing telefonico è una truffa davvero subdola, che viene messa a punto con grande maestria da veri e propri professionisti. I malviventi, in questo caso, si fingono operatori del call center di Polizia, servizi postali e banche. Ti contattano per avvertirti che è stata rilevata un’anomalia sul tuo conto, sulla carta di credito, durante la sottoscrizione di un prestito e ti chiedono di fornire loro alcuni tuoi dati e alcune informazioni davvero molto riservate (come ad esempio i parametri di accesso al servizio di home banking, i dati della carta Postepay, ecc.). L’obiettivo è quello di carpire dati e informazioni per poter mettere le mani sui tuoi risparmi, autorizzando transazioni, effettuando pagamenti, clonando le carte di credito e così via.

Come difendersi da questo tipo di truffa? È semplice: non rivelare a nessuno i propri dati sensibili, né tramite telefono, né tramite posta elettronica, né tramite sms. Quando la banca, l'ufficio postale, la società di credito al consumo ha delle informazioni da chiederti, solitamente ti contatta tramite posta ordinaria o raccomandata, ma solo per chiederti di recarti quanto prima in filiale e affrontare l’argomento a tu per tu;

- SMISHING: il nome deriva dalla contrazione delle parole SMS e phishing. Il funzionamento è uguale a quello del phishing, solo che la frode avviene sul telefono, mediante il servizio SMS. In tal caso, però, i malviventi inviano messaggi riguardanti l’arrivo di una cartella esattoriale, di un’anomalia sulla carta prepagata o sulla carta di credito, la vincita di una premio  e così via. La vittima per cadere nella trappola deve solo rispondere al messaggio inserendo i suoi dati personali, come ad esempio le credenziali di accesso all’home banking, il numero del conto corrente e così via. Una volta ottenute le informazioni da parte dei mal capitati, i truffatori provvedono a prelevare o trasferire i fondi per poi sparire nel nulla. Per difenderti da questa truffa ti consigliamo di non rispondere mai ai messaggi che richiedono l’inserimento di dati o che contengono collegamenti ipertestuali (link) ad altre pagine web. Se vuoi star tranquillo e appurare la veridicità di quanto scritto nel messaggio, recati direttamente in banca e chiedi spiegazioni al personale.

Qualora gli SMS ricevuti palesassero più che una truffa dei semplici messaggi pubblicitari, sappi che potresti in ogni momento diffidare il mittente chiedendogli formalmente di eliminare tutti i tuoi dati personali dal suo archivio, così da mettere fine alla pratica commerciale. A tale scopo puoi esserti utile questo fac-simile di diffida per invio non richiesto/autorizzato di SMS o email;

- TRUFFE AGLI ANZIANI AL TELEFONO: non è una novità, le persone anziane sono sempre bersagli di malviventi e truffatori, ciò per il semplice motivo che, specie quando si ha a che fare con mezzi tecnologici, le loro difese sono più penetrabili di quelle di un bambino di 10 anni. Le truffe agli anziani sono in aumento e negli ultimi anni sono diventate un problema sociale diffuso. Così nella speranza di dare il nostro piccolo contributo, abbiamo pensato di scrivere "Truffe agli anziani: come proteggere i propri soldi". Chiaramente gli anziani non vengono risparmiati neppure al telefono. Una delle più recenti e più pericolose truffe al telefono è stata scoperta di recente grazie all’intervento delle forze dell’ordine. In pratica la truffa era guidata da un gruppo di delinquenti che, dopo essere entrato in possesso di rubriche telefoniche, si concentrava sui nominativi più tradizionali (nomi come Celestino, Pasqualina, Giuseppina, ecc.) per poi informarli che un parente aveva richiesto il loro aiuto economico per sopperire ad un’improvvisa mancanza di liquidità. I soldi venivano inviati o consegnati direttamente a soggetti terzi che semplicemente li incassavano per poi sparire nel nulla. Ti consigliamo, quindi, di comprovare sempre l’assoluta veridicità delle informazioni che ti vengono fornite. Mai cedere alle richieste di sconosciuti, anche se chiedono di effettuare una telefonata con il vostro cellulare o inviare un semplice sms;

- LA TRUFFA DEL "SÌ": questo illecito va avanti da diversi mesi ormai, tanto che sull’argomento abbiamo già scritto l’articolo “Truffe telefoniche: quando un sì può costarti molto caro”. Nonostante il particolare risalto dato dai media a questa odiosa pratica, i consumatori continuano ad essere incastrati e a sottoscrivere contratti del tutto illegittimi, poiché attivati senza il consenso esplicito del diretto interessato. Purtroppo quando si parla di contratti a distanza basta anche una piccola omissione o una formula poco chiara per trarre in inganno gli utenti. Per difendersi dagli operatori che mettono in atto la cosiddetta TRUFFA DEL SÌ bisogna evitare in tutti i modi di formulare frasi di esplicito consenso. Ad esempio alla domanda: “Risponde la signora Rossi Filomena?” non rispondere Sì, ma “Sono io”, oppure “Chi la desidera?” in questo modo costringerai l’operatore a rivelarti il nome dell’azienda per la quale lavora e tu avrai delle informazioni in più sull’interlocutore. Se, invece, è troppo tardi per evitare la truffa, in quanto a tua insaputa hai già cambiato gestore telefonico o fornitore di luce e gas, puoi chiedere alla società interessata di annullare il contratto truffa, senza possibilità alcuna di avanzare pretese economiche nei tuoi confronti. A tal fine puoi servirti di questo modulo di richiesta annullamento contratto viziato da dolo.

Truffe al telefono: come difendersi

Oltre ai preziosi consigli che abbiamo disseminato nel paragrafo precedente, ci sono altre accortezze che potrebbero tornarti davvero molto utili per difenderti dalle truffe telefoniche. Riassumiamole tutte insieme: quando arriva una telefonata da un numero che non conosci, soprattutto se ha un prefisso diverso dal +39 ti consigliamo di non rispondere. La chiamata non proviene dall’Italia, ma da un numero straniero, dunque a meno che tu non abbia rapporti stabili con persone che si trovano in altri paesi europei ed extra europei, meglio evitare di richiamare.

Altra accortezza: se ti chiama un numero italiano ma non risponde nessuno dall’altra parte della cornetta, abbassa ed evita di richiamare, in quanto potresti essere vittima di una truffa ai danni del tuo credito residuo. Per accertartene, chiama il tuo operatore oppure apri l’app ufficiale per visualizzare l’importo del credito.

Se al telefono risponde un operatore di Poste Italiane, della banca, della finanziaria o di qualsiasi altra agenzia di servizi chiedendo di comunicargli delle tue credenziali o i tuoi dati personali, tu rifiutati in ogni modo di fornire loro qualsiasi tipo di informazione. Ci sono le banche dati dalle quali attingere le informazioni personali dei clienti, quindi questo tipo di chiamata nasconde quasi sicuramente una truffa.

La stessa tipologia di frode avviene tramite email ed sms, dunque occhi e orecchie devono essere sempre aperti. Se ricevi delle chiamate anonime e ti piacerebbe trovare l’identità della persona che ti secca con tanta insistenza, ti invitiamo a scoprire come fare leggendo questa breve informativa che abbiamo redatto per te. Ci sono diversi mezzi che puoi utilizzare per ottenere in breve tempo un nome e un cognome. Tre di questi, ad esempio:

  • Google: scrivi il numero di telefono nella barra della ricerca e dai un’occhiata ai risultati che ottieni. Se non conosci il nome dell’intestatario della carta, puoi googlare quel nominativo e cercare di intuire quale collegamento ci sia tra te e l’intestatario di quel numero;
  • Chichiama: si tratta di un servizio collaborativo, che sfrutta le informazioni condivise tra gli utenti. Se il numero da cui ricevi delle chiamate di disturbo è visibile, scrivilo nella barra di ricerca, poi non ti resta che cliccare su “Cerca” ed osservare i risultati condivisi dagli utenti;
  • Truecaller: è un applicazione che racchiude nel suo database i numeri di telefono dei cosiddetti “disturbatori seriali” come società di telemarketing, agenzie che effettuano sondaggi e perché no, anche truffatori e malintenzionati. Per ottenere informazioni sul numero di telefono che ti disturba, puoi scriverlo nella barra di ricerca e cliccare “Invio” per ottenere tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Pubblicato il 16/03/2018
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