Il prestito vitalizio ipotecario: che cos'è e come funziona

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 10/09/2014

Nelle scorse settimane è stato presentato alla Camera dei Deputati un disegno di legge sul prestito vitalizio ipotecario che passerà a breve al vaglio del Senato. In realtà non c’è nulla di nuovo dal momento che tale forma di mutuo era già stata introdotta in Italia con la Legge n° 248 del 2 dicembre 2005.

In cosa consiste e a chi è riservato

Il prestito vitalizio ipotecario è una forma di prestito riservata alle persone che abbiano compiuto almeno 60 anni e che siano proprietarie di un immobile ad uso residenziale.

In pratica attraverso l'iscrizione di una ipoteca sull’abitazione come garanzia, è possibile ottenere dalla banca o dalla finanziaria un prestito vitalizio, mantenendo la proprietà ed il possesso dell’immobile.

Una liquidità aggiuntiva, dunque, con cui integrare la propria pensione e far fronte alle esigenze più disparate: sostegno ai figli per il percorso universitario o per l’avvio di un’attività, assistenza familiare, ecc.

Come detto l’immobile deve essere residenziale, non deve essere gravato da vincoli o altre ipoteche e non deve trovarsi in una zona sismica. L’immobile, inoltre, non può essere affittato o adibito a sede di una attività imprenditoriale.

A quanto ammonta

La somma erogata sarà pari ad una percentuale del valore di mercato dell’immobile stabilito attraverso una perizia. Generalmente oscilla tra il 20% e il 50% del valore dell’immobile.

Ad incidere è anche l’età del richiedente, nel senso che più avanti si è con gli anni, più alta è la cifra che si può ottenere.

Diiferenze con la vendita della "nuda proprietà"

Si tratta in definitiva di uno strumento alternativo alla vendita della “nuda proprietà”, con il vantaggio rispetto a quest’ultima di non perdere automaticamente la proprietà dell'immobile con la morte del proprietario, ma di lasciare agli eredi la scelta se rientrarne in possesso attraverso il rimborso del credito alla banca o alla finanziaria (spese, capitale e interessi ) e la conseguente estinzione dell'ipoteca iscritta sull'immobile o se invece cedere la casa all’ente finanziatore.

Rimborso da parte degli eredi

Nel caso in cui gli eredi decidano per il rimborso, questo dovrà essere effettuato in un'unica soluzione, entro 12 mesi dalla morte del mutuatario. In caso contrario l’immobile verrà messo in vendita dalla banca.

Se quest’ultima incasserà una somma superiore all’importo del debito corrisponderà agli eredi la differenza, diversamente non potrà pretendere alcuna somma aggiuntiva dagli stessi. Naturalmente anche il proprietario dell’immobile può decidere di estinguere anticipatamente il proprio debito liberando l’immobile dall’ipoteca.

Pubblicato il 10/09/2014    1 Commenti
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32202 - guido di biase
25/09/2014
Vorrei accedere al "PRESTITO VITALIZIO IPOTECARIO" ho 80 anni valore di mercato immobile 200.000/€, non trovo come restituire la somma in vita del debitore proprietario, se possibile informarmi in merito. Grazie cordialmente guido


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