Richiesta rimborso prodotto difettoso: fac simile PDF
Descrizione
Fac simile di lettera con cui il consumatore presenta una formale richiesta di risoluzione del contratto e di contestuale rimborso della somma pagata, per un prodotto difettoso, oppure che non è idoneo all'uso per il quale è stato acquistato, oppure che non è conforme alla descrizione fatta dal venditore o non presenta la qualità e le prestazioni abituali di un bene dello stesso tipo.
Cosa fare prima di chiedere la risoluzione del contratto
Gli acquisti compiuti dal consumatore per mobili, elettrodomestici, auto, capi di abbigliamento, telefoni, computer, condizionatori, ecc. sono coperti dalla garanzia legale. In pratica per un periodo di due anni questi può beneficiare di tutte quelle tutele previste dagli artt. 128 e seguenti del Codice del Consumo in caso di acquisto di prodotti difettosi, che funzionano male, non rispondono all’uso dichiarato dal venditore o al soggetto a cui quel bene è generalmente destinato.
E' bene sottolineare che in tutti questi casi è il solo venditore a rispondere nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene.
Il consumatore può chiedere, a sua scelta, al venditore di
- riparare il bene o
- di sostituirlo
senza spese in entrambi i casi, a meno che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all'altro.
La riparazione o la sostituzione devono essere effettuate entro un "congruo termine" dalla richiesta e non devono arrecare notevoli disagi al consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il prodotto.
Il consumatore può sollecitare il rivenditore attraverso questo
e se il prodotto non è riparabile o tarda ad essere riparato può chiedere che il prodotto gli venga sostituito attraverso questa
Richiesta risoluzione contratto: quando farla
Nel caso in cui
- la riparazione e la sostituzione siano oggettivamente impossibili o eccessivamente onerose;
- il venditore non abbia provveduto alla riparazione o alla sostituzione del bene entro un congruo termine;
- la sostituzione o la riparazione precedentemente effettuata abbia arrecato notevoli inconvenienti al consumatore
il consumatore può richiedere, a sua scelta
- una congrua riduzione del prezzo, tenendosi il prodotto difettoso o non conforme
- la risoluzione del contratto, con restituzione del bene e contestuale rimborso del prezzo.
Nel calcolare l'importo dello sconto o del rimborso si tiene conto dell'uso del bene. Un conto, infatti, è restituire una lavatrice difettosa a pochi giorni dall'acquisto, altro conto è farlo dopo 20 mesi.
La richiesta risoluzione contratto non può essere avanzata nel caso in cui il difetto di conformità sia di lieve entità.
Entro quali termini avanzare la richiesta risoluzione contratto
L'accento va posto più che altro sul termine per far valere i diritti di garanzia legale. Questo per legge è di 2 anni dalla consegna del bene (minimo 1 anno per i beni usati).
Dal 1° Gennaio 2022, invece, il consumatore non è più tenuto a rispettare il termine di 2 mesi dalla scoperta per denunciare al venditore il difetto.
E' del tutto evidente che se le denuncia del difetto viene fatta dal consumatore entro il termine indicato, la richiesta di risoluzione del contratto potrebbe essere fatta valere anche oltre i termini di prescrizione (quindi oltre i 24 mesi), se il venditore nel frattempo non avesse provveduto alla riparazione o alla sostituzione o se questi due rimedi si fossero rivelati infruttuosi.
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