Diffida riparazioni urgenti: modello editabile
Fac simile da utilizzare quando si vuole contestare al venditore i tempi estremamente lunghi occorrenti per la riparazione del prodotto difettoso e ancora in garanzia (D. Lgs205/2006, articoli 128 e ss.). Quello del sollecito intervento di riparazione è un modello disponibile nei formati WORD e PDF.
Riparazione o sostituzione del prodotto
Diciamo innanzitutto che la garanzia legale (dura 2 anni) consente al consumatore di scegliere tra la riparazione o la sostituzione del prodotto difettoso o non conforme. Se questi due rimedi non sono possibili, il consumatore ha diritto ad una riduzione adeguata del prezzo (sconto) o alla risoluzione del contratto (restituzione del prodotto e rimborso del prezzo).
La scelta tra riparazione o sostituzione del prodotto spetta al consumatore, ma è chiaro che di fronte ad un modesto problema riscontrato sul prodotto si dovrà necessariamente preferire la riparazione, evitando in questo modo che il rimedio si riveli troppo oneroso per il venditore. Diversamente se il prodotto non avesse le qualità promesse (una giacca che non è affatto impermeabile benché venduta come tale) o se il danno non fosse riparabile, allora la scelta non potrebbe che essere quella della sostituzione.
In ogni caso il consumatore, secondo quanto previsto dal Codice del Consumo, non è tenuto a sostenere alcuna spesa, né per pezzi di ricambio o manodopera, ma neppure per spedizioni.
L'altro aspetto importante da sottolineare è che il venditore (e non il produttore del bene) è l'unico a rispondere direttamente e personalmente alle richieste del consumatore.
Se la garanzia legale è scaduta, il consumatore può verificare se il prodotto risulta coperto da una garanzia commerciale o convenzionale concessa dal produttore, solitamente più lunga ed ampia di quella offerta dal venditore.
Quando utilizzare il sollecito intervento riparazione
Supponendo che cliente e rivenditore si siano accordati per la riparazione, la domanda da porsi è: dopo quanto tempo il consumatore può inviare al rivenditore un sollecito per l'intervento in riparazione?
La legge non definisce un termine preciso per la riparazione del prodotto. In particolare l'art. 130 del Codice del Consumo fa riferimento ad un "congruo termine", stabilendo che l'intervento di riparazione non deve arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene (parametro oggettivo) e dello scopo per il quale il prodotto è stato acquistato (parametro soggettivo).
Così se un termine di 40 giorni per la riparazione di un joystick o di un drone potrebbe ritenersi "congruo", non altrettanto potrebbe dirsi per la riparazione di una lavatrice, supposto che si tratta di un bene di prima necessità e che risponde a precise ed impellenti esigenze della famiglia.
Cosa fare se il venditore non risponde al sollecito
Se la riparazione va per le lunghe e il rivenditore non fornisce alcun riscontro al sollecito, il consumatore può pretendere la sostituzione del prodotto. Questa la
Se neppure la sostituzione fosse possibile perché magari il prodotto nel frattempo non è più disponibile sul mercato, allora il consumatore potrebbe optare per due soluzioni:
- tenersi il prodotto, magari leggermente difettoso, e pretendere un forte sconto sul prezzo, oppure
- chiedere la risoluzione del contratto e il contestuale rimborso integrale del prezzo corrisposto. Questo il fac simile richiesta risoluzione contratto da compilare e inviare al rivenditore.
Se il rivenditore continua a fare orecchie da mercante, il consumatore può inviare una diffida (questa la lettera diffida ad adempiere), quindi invitarlo a comparire davanti ad un Giudice di Pace.
Trattandosi in ogni caso di un comportamento scorretto, il consumatore ha tutto il diritto di segnalare il rivenditore all'Antitrust. Questo il