Comunicazione di sfratto per ristrutturazione: fac simile PDF
La lettera di sfratto per ristrutturazione può essere inviata dal locatore al proprio conduttore in occasione della prima scadenza contrattuale (primo quadriennio o primo triennio).
Lettera di sfratto per ristrutturazione
Il proprietario di un immobile può di fronte all'esigenza di effettuare interventi di riqualificazione e/o ristrutturazione, risolvere il contratto di locazione e sfrattare il proprio inquilino? La risposta è si, ma a determinate condizioni.
L'art. 3 della Legge sulle locazioni abitative (D.lgs. 9 dicembre 1998, n. 431) stabilisce che alla scadenza del primo quadriennio (in caso di contratti a canone libero, 4+4) o del primo triennio (in caso di contratti a canone concordato, 3+2), il locatore può negare il rinnovo del contratto nel caso in cui via sia l'esigenza di effettuare lavori di ricostruzione o ristrutturazione dell'immobile. In particolare l'articolo 3 chiarisce che la possibilità di risolvere il contratto alla prima scadenza sussiste quando:
- l'appartamento fa parte di un edificio gravemente danneggiato che deve essere ricostruito o reso maggiormente stabile e la permanenza del conduttore è di ostacolo alla realizzazione dei lavori;
- l'appartamento fa parte di uno stabile del quale è prevista l'integrale ristrutturazione, oppure la demolizione e la realizzazione di nuove costruzioni;
- l'appartamento si trova all'ultimo piano e c'è la volontà di eseguire una sopraelevazione a norma di legge. Anche in questo caso per ragioni tecniche e di sicurezza si rende necessario lo sgombero dell'inquilino.
Chiaramente non basta manifestare la semplice intenzione di voler eseguire lavori di ricostruzione o ristrutturazione per non rinnovare il contratto e sfrattare di conseguenza l'inquilino. Nel merito l'art. 3 chiarisce che il proprietario deve essere in possesso, per l'esecuzione dei lavori indicati nella lettera, della concessione o dell'autorizzazione edilizia. I termini di validità della concessione o dell'autorizzazione decorrono dall'effettiva disponibilità a seguito del rilascio dell'immobile.
Se il locatore non fosse in possesso di questi documenti e, dunque, esercitasse illegittimamente la facoltà di disdetta del contratto, sarebbe tenuto a corrispondere un risarcimento al conduttore da determinare in misura non inferiore a 36 mensilità dell'ultimo canone di locazione percepito.
Va anche precisato che il locatore deve comunicare la propria intenzione all'inquilino con preavviso di almeno 6 mesi rispetto alla prima scadenza contrattuale. La lettera di sfratto per ristrutturazione va trasmessa tramite raccomandata a.r. o PEC.
E una volta terminati i lavori il vecchio inquilino ha diritto di tornare nell'appartamento? La legge stabilisce che il conduttore ha il diritto di prelazione se il proprietario, terminati i lavori, concede nuovamente in locazione l'immobile.
Da ultimo ricordiamo che questo non è l'unico motivo per il quale il locatore può legittimamente decidere di non rinnovare il contratto alla prima scadenza. Lo stesso articolo 3, infatti, chiarisce che tale possibilità sussiste quando:
- il proprietario ha la necessità di destinare l'immobile ad uso abitativo, commerciale, artigianale o professionale proprio, del coniuge, dei genitori, dei figli o dei parenti entro il secondo grado;
- il conduttore ha la piena disponibilità di un alloggio libero ed idoneo nello stesso comune;
- il conduttore, senza che sussista un giustificato motivo, non occupa in maniera continuativa l'appartamento;
- il proprietario vuole vendere l'immobile a terzi e non ha la proprietà di altri immobili ad uso abitativo oltre a quello eventualmente adibito a propria abitazione;
- il locatore è una persona giuridica, società o ente pubblico che persegue finalità pubbliche, sociali, mutualistiche, assistenziali o culturali ed intende destinare l'immobile all'esercizio delle attività statutarie, offrendo al conduttore un altro immobile idoneo e di cui ha la piena disponibilità;
A riguardo sul nostro portale sono reperibili informazioni e moduli specifici:
Lettera di sfratto per ristrutturazione: esempio
Io sottoscritto ____________ nella qualità di locatore dell’immobile sito in ___________ via ________________, n° ___ a Lei concesso in locazione in forza del contratto stipulato in data __/__/_____ e registrato il __/__/_____ all’Ufficio del Registro di ____________________, Le comunico ufficialmente la necessità di liberare l'immobile entro il termine di scadenza previsto: __/__/_____.
L’esigenza di rientrare in possesso dell’immobile si basa di avviare importanti lavori di ricostruzione/ristrutturazione.
In particolare tali lavori si rendono necessari per ______________________________ (specificare la natura dei lavori e le ragioni per cui sono necessari, ad esempio: "migliorare la stabilità e la sicurezza dell'edificio", "adeguare l'immobile alle normative vigenti", "effettuare interventi strutturali indispensabili", "eseguire una sopraelevazione", "demolire e realizzare un nuovo edificio") e non possono essere eseguiti mentre l'immobile è occupato.
Ci tengo a precisare che questa decisione è stata presa nel rispetto della legge 431/98 sulle locazioni abitative.
Sono consapevole del disagio che questa situazione può comportare e, per quanto possibile, sono disposto a collaborare per rendere la transizione il più agevole possibile.
Pertanto il giorno …………………….. La invito a lasciare libero di sé, persone e cose Sue l'immobile in questione.
Il giorno stesso sarò presente presso l’immobile per la riconsegna delle chiavi e per la redazione del verbale di fine locazione.
Restando a disposizione per qualsiasi chiarimento, colgo l'occasione per porgerLe
cordiali saluti.
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