Lettera licenziamento colf per giusta causa: quando utilizzarla
Descrizione
La lettera di licenziamento badante (o colf) per giusta causa va utilizzata dall'assistito in caso di
assenza ingiustificata dal lavoro, di sottrazione di beni nella propria abitazione, di atteggiamenti aggressivi, di mancata assistenza e via discorrendo.
Quando utilizzare la lettera licenziamento badante per giusta causa
Il licenziamento per giusta causa di una colf o di una badante si realizza quando il collaboratore domestico assume comportamenti tali da incrinare il rapporto fiduciario in essere fra le parti, così gravi da non consentire, neppure provvisoriamente, la prosecuzione del rapporto: furti, aggressioni fisiche, molestie sessuali, assenze ingiustificate, comportamenti ingiuriosi, rifiuto delle mansioni concordate, ecc.
In questi casi il licenziamento ha effetto immediato e il datore di lavoro non è tenuto a concedere alcun termine di preavviso al proprio collaboratore.
Chiaramente il datore di lavoro è libero di interrompere il rapporto per motivi discrezionali o di opportunità, tuttavia in questi casi deve rispettare i termini di preavviso ed utilizzare questa specifica
In caso di ricovero presso una RSA o casa di riposo, si può invece utilizzare questa
Come consegnare la lettera licenziamento badante per giusta causa
La lettera può essere:
- spedita tramite raccomandata con avviso di ricevimento all'indirizzo di residenza del collaboratore domestico. Per evitare possibili contestazioni circa il contenuto della missiva, il datore potrebbe ricorrere alla raccomandata senza busta;
- recapitata tramite raccomandata a mano. In questo caso è opportuno che il datore predisponga una copia della lettera e si faccia apporre dal collaboratore domestico una firma per avvenuta ricezione.
Evitare di comunicare il licenziamento tramite SMS, Whatsapp, mail o fax.
Cosa fare dopo aver comunicato il licenziamento
Quand'anche sia intervenuta una giusta causa che ha determinato il licenziamento in tronco della colf o della badante, il datore di lavoro ha comunque l'obbligo di liquidare alla controparte:
- il compenso maturato fino a quel momento;
- la 13esima maturata;
- le ferie non godute;
- il Trattamento di Fine Rapporto (TFR);
- l'indennità sostitutiva di vitto e alloggio, in caso di convivenza con la famiglia.
Subito dopo il datore di lavoro deve informare l'Inps del licenziamento all'Inps. Ha 5 giorni di tempo dalla data di cessazione del rapporto.
La procedura è telematica, dunque il datore deve con il suo SPID (o CIE, CNS) inoltrare la comunicazione attraverso l'apposito servizio presente sul sito ufficiale dell'Inps.
Diversamente può richiedere l'assistenza di un CAF.