Richiesta ferie matrimoniali: fac simile DOC, PDF

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 30/09/2022
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DOC   modulo congedo matrimoniale - fac simile (a)
PDF interattivo   modulo congedo matrimoniale - fac simile (b)
DOC   modello di comunicazione di concessione del congedo matrimoniale
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Fac simile con cui il lavoratore può presentare al proprio datore una richiesta di congedo matrimoniale, ossia la concessione di una pausa dal lavoro che viene comunque retribuita. 

Cos'è il congedo matrimoniale

In occasione della celebrazione del matrimonio, la legge riconosce a tutti i lavoratori dipendenti (esclusi quelli in prova) un periodo di congedo matrimoniale, consistente nella possibilità di congedarsi dal lavoro per un determinato periodo di tempo senza perdere la propria retribuzione.

Il diritto al congedo scatta con la celebrazione del matrimonio civile (in Comune) e non di quello religioso. Questo significa che può essere concesso anche in occasione di seconde nozze.

Ne hanno diritto sia i lavoratori con un contratto di lavoro a tempo determinato, sia coloro che risultano assunti a tempo indeterminato e perfino quelli con un contratto di lavoro part-time.

Il congedo matrimoniale è dovuto altresì alla lavoratrice che si dimette per contrarre matrimonio.

Il congedo matrimoniale spetta ad entrambi i coniugi quando l’uno e l’altro ne abbiano diritto.

Durata del congedo matrimoniale

La legge fissa il periodo di congedo matrimoniale spettante al lavoratore in 15 giorni consecutivi di calendario, dunque comprensivi delle giornate di sabato e domenica, oltre che delle festività infrasettimanali ricadenti nel periodo; in altri termini i giorni di congedo non possono essere frazionati.

Va comunque ricordato che i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL) possono prevedere, in funzione delle diverse qualifiche e del settore produttivo in cui opera il lavoratore, durate diverse.

Il periodo di congedo matrimoniale inizia a decorrere dalla data del matrimonio, anche se alcuni CCNL fissano la decorrenza il terzo giorno antecedente la data di celebrazione del matrimonio.

C'è da dire, comunque, che il giorno di decorrenza del congedo matrimoniale può essere fissato, dietro accordo delle parti interessate, anche prima o dopo la data di celebrazione del matrimonio.  

Il congedo matrimoniale può essere differito in presenza di gravi motivi aziendali che non ne consentano l’immediato godimento, ma deve essere comunque fruito entro 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio.

Il periodo di congedo matrimoniale non può essere fruito né nel periodo di ferie annuali, né nel periodo di preavviso di licenziamento.

Richiesta congedo matrimoniale: come farla

Con riferimento alla procedura, il dipendente deve presentare al proprio datore di lavoro una richiesta preventiva di congedo con specifica indicazione della data di celebrazione del matrimonio e del periodo complessivo del quale intende fruire. I CCNL fissano il termine di preavviso tra un minimo di ed un massimo di 15 giorni, ma il consiglio è di presentarlo anche con un mese di anticipo.

Da questa scheda i lavoratori interessati possono scaricare gratuitamente alcuni fac simile di richiesta.

Sempre da questa scheda i datori di lavoro possono scaricare e compilare un fac simile di comunicazione di concessione del congedo matrimoniale, vale a dire un modello con cui autorizzano il proprio lavoratore a fruire del permesso.

Al momento del rientro in azienda, e comunque entro 60 giorni, il dipendente dovrà fornire al proprio datore di lavoro una copia del certificato di matrimonio.

Congedo matrimoniale: trattamento economico e previdenziale

Come si è detto, durante il congedo matrimoniale, il lavoratore ha il diritto di ottenere dal proprio datore la stessa retribuzione che percepisce nel periodo in cui presta la propria attività lavorativa.

Tuttavia nel caso in cui a richiedere il congedo matrimoniale siano particolari categorie di lavoratori, in particolare operai dipendenti di aziende industriali, artigiane e cooperative, il trattamento economico viene versato in parte dall’Inps e in parte dal datore di lavoro. L'Inps, in particolare, corrisponde al lavoratore un assegno pari a 7 giorni di lavoro, mentre il datore di lavoro corrisponde la differenza così da garantire al lavoratore la normale retribuzione per i 15 giorni di durata del congedo matrimoniale.

A partire dal 2022 dal sito dell'Inps è possibile presentare, attraverso una procedura telematica, la domanda dell'assegno di congedo matrimoniale a pagamento diretto dell'istituto previdenziale.

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