Procedura vendita auto usata tra privati

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 11/04/2024

I documenti necessari per una vendita auto tra privati sono l'atto di vendita, il Documento Unico di Circolazione e di Proprietà (in alternativa la carta di circolazione e il certificato di proprietà cartaceo) e l'eventuale delega in favore di un soggetto terzo. La procedura di vendita auto usata tra privati consta di alcuni semplici passaggi burocratici che hanno come fine l'aggiornamento dei dati contenuti nel Pubblico registro automobilistico e nell'Archivio nazionale dei veicoli.

Vendita auto tra privati: consigli utili

In questo paragrafo vogliamo fornire alcuni suggerimenti utili per chi si accinge ad acquistare un'auto usata da un privato

Stanziato il budget e scelti marca e modello dell'auto adatta alle proprie esigenze, il consiglio è di prendersi tutto il tempo necessario per fare delle valutazioni comparative fra le offerte dei vari concessionari e privati. I prezzi, le condizioni e lo stato delle auto potrebbero variare anche in maniera sensibile a seconda delle circostanze.

La PRIMA COSA da fare, nel momento in cui si decide per l'acquisto di un'auto usata, è conoscere con una certa precisione il valore del mezzo. A tal fine possono essere d'aiuto i tanti siti web che forniscono una valutazione gratuita e senza impegno della propria auto. Ne riportiamo alcuni a titolo esemplificativo: quattroruote.it, alvolante.it, www.panorama-auto.it, listino.autoscout24.it, vendo-auto.it, noicompriamoauto.it, ecc.  In alternativa si possono consultare una delle tante riviste di settore. Chiaramente il valore dell'auto tiene conto di tanti fattori: data di immatricolazione, dotazioni di serie, chilometraggio e così via.

La SECONDA COSA da fare se si vuole evitare di portarsi a casa un catorcio è effettuare tutta una serie di controlli sul mezzo e in particolare: verificare che la carrozzeria non riporti graffi, ammaccature o segni di ruggine, che le luci funzionino regolarmente, che l'abitacolo sia integro e in buone condizioni (cinture di sicurezza, sedili, pannelli delle portiere, ecc.), che i tergicristalli non siano usurati e troppo rumorosi, che il vano motore sia tutto in ordine, che il parabrezza non presenti rigature o peggio rotture, che il condizionatore funzioni regolarmente così come il resto della strumentazione, che gli ammortizzatori non siano rumorosi così come i pneumatici non siano troppo usurati.

Potrebbe essere utile chiedere al proprietario di esibire il libretto dei tagliandi effettuati sul mezzo o comunque le fatture relative agli interventi eseguiti sullo stesso. Se si ritiene di non avere la necessaria esperienza per fare tutto da soli, il consiglio è di rivolgersi al proprio meccanico di fiducia, chiedendogli magari di farsi un giro su strada. Chiaramente acquistando da un concessionario anziché da un privato si gode di maggiori garanzie, anche se a volte si è costretti a pagare un prezzo più alto.

La TERZA COSA da fare nel momento in cui si decide di acquistare un’auto usata, consiste nel verificare se il mezzo è libero da vincoli (ad esempio sequestri, pignoramenti, fallimenti, fermi amministrativi) o gravami (ad esempio le ipoteche). Sul veicolo, ad esempio, potrebbe pendere un fermo amministrativo, a causa del mancato pagamento da parte del proprietario di una cartella esattoriale notificata dall’Agenzia della Riscossione (ex Equitalia), ad esempio per bolli non pagati.

In particolare se l'iscrizione del fermo amministrativo avesse data anteriore a quella riportata sull'atto di vendita, l'acquirente non avrebbe alcuna possibilità di circolare con il veicolo, ma dovrebbe attendere che il vecchio proprietario saldi il proprio debito. In alternativa dovrebbe lui stesso procedere in tal senso.

Se invece l’iscrizione del fermo avesse data posteriore a quella riportata sull’atto di vendita, non solo il nuovo proprietario potrebbe circolare liberamente con il veicolo, ma beneficerebbe anche della cancellazione gratuita dal PRA del fermo amministrativo.

Dunque prima di mettere nero su bianco ed effettuare il passaggio di proprietà, è importante che tu verifichi la presenza di eventuali vincoli o gravami sul mezzo. Puoi farlo gratuitamente attraverso il servizio “verifica gravami e vincoli” presente sul sito dell'ACI, inserendo targa, tipo veicolo e codice fiscale dell’intestatario.  

Per conoscere le informazioni sullo stato giuridico attuale del mezzo (attuale intestatario, ecc.), puoi effettuare una visura online oppure puoi rivolgerti all’ufficio provinciale ACI o ad una delegazione ACI presente sul territorio nazionale (qui l’elenco).

Vendita auto tra privati: documenti e procedura

Benché non sia obbligatorio (venditore e acquirente potrebbero anche accordarsi verbalmente con una stretta di mano), è sempre consigliabile redigere un

che possa tutelare sia l'acquirente da eventuali vizi riscontrati sul veicolo (specie se celati in maniera dolosa dalla controparte) che il venditore stesso da pretestuose contestazioni da parte dell'acquirente. La firma del venditore deve essere autenticata in bollo, operazione che può avvenire allo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA). Si tratta di un ufficio al servizio del cittadino presente su tutto il territorio nazionale presso:

In alternativa ci si può recare in Comune (vengono richiesti i diritti di segreteria) o presso un notaio (è previsto il pagamento di una parcella).

A questo punto è necessario trascrivere il passaggio di proprietà al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e all'Archivio Nazionale Veicoli (ANV). L'operazione è a cura dell'acquirente.

In pratica una volta recatosi presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), questi deve presentare la seguente documentazione:

  • modello IU0001;
  • carta di circolazione;
  • certificato di proprietà cartaceo (CdP);
  • in alternativa a carta di circolazione e CdP il Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo (DU);
  • atto di vendita;
  • eventuale modello delega passaggio di proprietà;
  • denuncia o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di resa denuncia, in caso di smarrimento, furto o distruzione del CDP cartaceo o della carta di circolazione o del DU;
  • fotocopia del proprio documento di identità in corso di validità e del codice fiscale/tessera sanitaria.

Il vantaggio di recarsi allo Sportello Telematico dell’Automobilista sta nel fatto che con l'autentica della firma e la contestuale trascrizione del passaggio di proprietà, si garantisce la certezza giuridica dell’aggiornamento contemporaneo dell’archivio del PRA e dell’Archivio Nazionale Veicoli con i dati del nuovo proprietario.

Una volta trascritta la vendita, verrà rilasciato all'acquirente il Documento Unico di circolazione e di proprietà nel quale sono annotati i suoi dati (come nuovo proprietario), i dati tecnici ed eventuali altre notizie sullo stato giuridico del veicolo.

Ricordiamo che per l'effettuazione del passaggio di proprietà, l'acquirente ha a disposizione un termine di 60 giorni. E’ opportuno che il venditore verifichi che l’acquirente trascriva l’atto di vendita nei tempi previsti dalla legge, in caso contrario rischierebbe di incorrere in tutte le conseguenze legate al presunto possesso ed uso del veicolo (multe, bolli non versati, ecc.). Si consiglia di leggere in proposito il post che abbiamo dedicato al pagamento del bollo auto in caso di vendita.

Come è facile intuire per sbrigare tutte queste pratiche ci sono due possibilità: rivolgersi a un'agenzia di pratiche auto oppure darvi al "fai da te", con qualche perdita di tempo in più ma in compenso con un piccolo risparmio. Se ti rivolgi ad un concessionario le formalità sono le stesse con la differenza che in questo caso è quest’ultima a farsene carico, chiaramente facendoti pagare un prezzo per il servizio.

I costi relativi alla procedura vendita auto tra privati

Come detto la richiesta di passaggio deve essere inoltrata dall'acquirente. Queste le spese di cui deve farsi carico:

  • Emolumenti ACI: 27,00 euro;
  • Imposta di bollo: 32,00 euro per I.U. + 16 euro per rilascio DU. Vanno aggiuuti i costi per i versamenti postali;
  • Diritti DT: 10,20 euro + spese per versamento postale;
  • Imposta di bollo per autentica dell’atto: 16 euro per imposta di bollo se l’atto viene redatto in forma digitale presso lo STA. Se l’atto invece viene redatto in modalità cartacea deve essere apposto il contrassegno di 16 euro acquistabile presso un qualunque tabaccaio;
  • Imposta Provinciale di Trascrizione: l'importo varia in funzione del tipo di veicolo e della provincia di residenza.
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55330 - Paolo
17/01/2021
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26471 - massimo
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