Bollette luce e gas: consumi presunti e reclami
Dall'indagine conoscitiva condotta dall'Authority per l’energia in collaborazione con la Guardia di Finanza, sono emerse diverse criticità per quanto riguarda l'installazione e la lettura dei contatori di luce e gas. Le maggiori problematiche si riscontrano nel mercato libero rispetto al mercato di maggior tutela.
Bollette e consumi presunti
Le criticità messe in luce dall’indagine riguardano l’installazione dei contatori, ma soprattutto la loro lettura. È emerso infatti che le famiglie italiane pagano le loro utenze domestiche considerando i loro “consumi presunti”, ciò vuol dire che le bollette di luce e gas non rappresentano i consumi effettivi delle utenze domestiche, bensì una stima calcolata solo in parte sui consumi concreti.
Per ovviare al problema delle bollette approssimative e dei conguagli, le istituzioni dovrebbero imporre la sostituzione di contatori che azzerino la componente presunta dei consumi, e di conseguenza delle bollette. Un atto dovuto, secondo le associazioni dei consumatori, che attribuiscono cifre molto consistenti al consumo di luce e gas, si pensi ad esempio che il consumo del gas può costare alle famiglie italiane dai 1.200 ai 1.500 € all’anno, cifre sulle quali non si può essere approssimativi.
C’è da dire comunque che in caso di fatturazione a conguaglio è prevista la possibilità di richiedere una rateizzazione della bolletta. In particolare tale richiesta può essere presentata entro i 10 giorni successivi dal termine fissato per il pagamento della bolletta, in pratica entro 30 giorni dall’emissione bolletta (prima il termine era di 20 giorni). Dunque tempi più lunghi per il consumatore. Per sapere come chiedere la rateizzazione, segnaliamo questo articolo: “Bollette luce e gas, si alle rate anche dopo la scadenza”.
E’ bene ricordare che in caso di conguagli o comunque di importi anomali per i quali il cliente ha presentato un reclamo scritto al venditore, quest’ultimo non può in alcun modo procedere al distacco della fornitura se prima non ha fornito una risposta al reclamo. E anche dopo aver fornito un riscontro al reclamo, il venditore deve comunque attenersi ad una particolare procedura prevista dall’Authority prima di procedere al distacco del contatore (leggi "Bollette luce e gas: morosità e distacco della fornitura").
Attenzione perché l'addebito di eventuali conguagli potrebbe essere collegato alla mancata registrazione di taluni pagamenti oppure ai consumi effettuati dall'inquilino che ha lasciato l’abitazione prima del nostro arrivo. In questo secondo caso il problema può determinarsi se si opta per la voltura anziché per il subentro. Per conoscere bene le differenze tra le due operazioni, consigliamo di leggere l'articolo "Voltura o subentro, cosa conviene in caso di utenze domestiche?".
Bollette e contatori: alcune stime
Si stima che, per il settore elettrico, i contatori non “telegestiti” sono solo 750.000 e il 4% di essi hanno registrato errori nella lettura. Il settore gas, invece, registra una condizione ancora peggiore: sono infatti meno dell’1% i contatori elettronici presenti e funzionanti su tutto il territorio italiano.
Anche i distributori pare facciano ricorso alle stime, per essere precisi il 5.3% nel settore elettrico e il 16.9% nel settore gas. Inoltre, il settore elettrico emette l’11% di fatture stimate e il 9% di fatture miste; nel gas invece più del 50% delle bollette presenta consumi stimati mentre il 27,2% contiene conguagli.
L'unico rimedio in questi casi è rappresentato dall'autolettura del contatore. Abbiamo affrontato l'argomento nell'articolo "Lettura contatore: a cosa serve e come si fa".
Proposte dall'Authority
In seguito alle rilevazioni sopra elencate l'Authority ha introdotto alcune proposte per adeguare il volume delle bollette ai consumi effettivi di ciascun utente. Tali intenzioni prevedono:
- nuovi obblighi di lettura dei contatori;
- incentivi all’utilizzo dell’autolettura;
- aumento della periodicità di invio delle bollette;
- indennizzi automatici per i ritardi;
- divieto di fatturazione mista per gli utenti che scelgono la fatturazione mensile;
- tempi determinati e assicurati per le bollette di chiusura, voltura o disattivazione.
Meno reclami sulle bollette luce e gas
L’unica nota positiva emersa dall’indagine condotta dall’Autorità per l’energia è rappresentata dalla percentuale sempre minore di reclami pervenuti allo Sportello per il consumatore dell’Autorità stessa. Le cosiddette “bollette pazze” contenenti cifre altissime da pagare, spesso conseguenza di errori nella fatturazione, si sono ridotte, e hanno di conseguenza ridotto i reclami degli utenti del 27% nel periodo di riferimento 2014-2015.
Se malauguratamente si dovesse incappare in questo tipo di problema, si può ricorrere compilando uno dei seguenti modelli:
I reclami possono anche riguardare il mancato recapito delle bollette. In questi casi consigliamo di agire con immediatezza, dal momento che il mancato pagamento della bolletta nei termini indicati autorizza il venditore ad addebitare al cliente gli interessi di mora per i giorni di ritardo. In questo articolo "Come comportarsi se la bolletta non arriva?", si possono trovare utili indicazioni sul comportamento corretto da assumere.