Incidenti con la bici: quando chiedere il risarcimento
La bicicletta oggi rappresenta per molte famiglie italiane un mezzo di trasporto insostituibile per i piccoli spostamenti in città, per lo svago o per andare a lavoro. Ma come comportarsi nel malaugurato caso si rimanga vittima di un incidente con la bici? Diciamo subito che farsi risarcire è possibile, ma le procedure sono diverse se l'incidente è stato causato da un veicolo a motore oppure da una strada dissestata. Vediamo, dunque, in quali casi per una caduta dalla bicicletta è possibile chiedere il risarcimento danni.
Bici contro auto: chi paga
Nel momento in cui si verifica un incidente che coinvolge un automezzo e una bici, occorre innanzitutto accertare le responsabilità del sinistro. Facciamo le due ipotesi.
Responsabilità del conducente dell'autovettura
L'automobilista ha invaso la pista ciclabile oppure ha sbadatamente aperto lo sportello senza prima accertarsi, attraverso gli specchietti retrovisori, del sopraggiungere della bici.
In questi casi ad intervenire è l'assicurazione dell'automobilista, che risarcirà il ciclista di tutti i danni subiti a patto che quest'ultimo possa provare di aver rispettato tutte le prescrizioni stabilite dal Codice della Strada (ad es. non era al telefono, non era sotto l'effetto di alcool o droghe, ecc.) e di aver fatto il possibile per evitare la collisione.
Chiaramente poiché l'incidente è avvenuto tra un ciclista e un veicolo a motore non è possibile applicare la procedura della constatazione amichevole e, dunque, compilare il modulo CAI.
Per lo stesso motivo non è possibile applicare la procedura del risarcimento diretto, che consente al danneggiato di chiedere il risarcimento direttamente alla propria Compagnia assicuratrice. Questo significa che il ciclista dovrà ricorrere alla procedura di risarcimento ordinario, rivolgendosi alla compagnia assicurativa del danneggiante. Questa la
da compilare e trasmettere all'assicurazione.
Responsabilità del ciclista
Naturalmente anche il ciclista è tenuto a rispettare il Codice della Strada: se dunque attraversa l'incrocio col semaforo rosso, se si immette sulla strada senza dare la precedenza, se pedala mentre parla al cellulare, se circola senza rispettare il senso unico della strada e via discorrendo, non può pretendere - nel momento in cui rimane coinvolto in un incidente - di essere risarcito per il solo fatto di viaggiare su una bici.
In questi casi evidentemente è l'automobilista a chiedere il risarcimento dei danni subiti, visto che il ciclista si è reso civilmente responsabile per negligenza, imprudenza, imperizia o violazione di leggi o regolamenti.
Ora il ciclista può dormire sonni tranquilli se ha sottoscritto una polizza assicurativa per la responsabilità civile, vale a dire un'assicurazione che gli offre la garanzia di essere protetto in caso di danni causati a terzi, per lesioni personali e per danneggiamento a cose, in conseguenza di un fatto accidentale che si verifica mentre si è alla guida di una bicicletta.
Ma visto che la legge non prevede alcun obbligo in tal senso, il ciclista potrebbe anche ritrovarsi senza alcuna copertura assicurativa. Una situazione questa decisamente spiacevole, visto che potrebbe essere chiamato a rispondere con le proprie risorse e i propri risparmi dei danni causati all'automobilista.
Incidente tra bici e auto chi ha ragione
Naturalmente non sempre la dinamica dell'incidente e l'accertamento delle relative responsabilità sono così chiare, specie se mancano testimoni.
In simili circostanze potrebbe determinarsi il cosiddetto "concorso di colpa": l'automobilista investe il ciclista, ma questi non aveva preventivamente segnalato la svolta a destra. Così se viene riconosciuto un concorso di colpa al 50%, la compagnia dell'automobilista risarcirà al ciclista solo la metà dei danni subiti.
Ciclista caduto per buca stradale: quando spetta il risarcimento
Il manto stradale dissestato, la presenza di buche, un avvallamento, un chiusino o dei lavori in corso non adeguatamente segnalati possono essere molto pericolosi e causare brutte cadute dalla bici e incidenti stradali anche seri.
Se andando in bicicletta si rimane vittima di un sinistro a causa, ad esempio, di una buca, si consiglia innanzitutto di richiedere l'intervento degli agenti della polizia municipale, affinché possano redigere un verbale su quanto accaduto. Ai fini del risarcimento dei danni è importante che nel verbale sia chiaramente specificato che la causa del sinistro è da ricercare nelle cattive condizioni del manto stradale.
L'altro consiglio che diamo è di scattare delle foto dei danni riportati e del punto esatto dove si è verificato l’incidente e di raccogliere eventuali testimonianze. A tal fine è possibile usare questo fac simile di
Se le condizioni lo richiedono meglio recarsi al Pronto Soccorso per effettuare una visita e farsi rilasciare un referto medico contenente la prognosi.
Infine se la propria bici riporta dei danni considerevoli, sarà utile anche il preventivo di riparazione.
Per ottenere il risarcimento è necessario compilare questa
e presentarla, insieme al resto della documentazione, al Comune dove si è verificato il sinistro o all’Ente proprietario della strada.
L'invio va fatto - possibilmente tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno, PEC o consegna a mano - entro 30 giorni dall’accaduto.
L'amministrazione, ricevuta la documentazione, avvierà le dovute indagini per accertare il danno e le eventuali responsabilità.
Se alla richiesta di risarcimento non si ottiene una risposta soddisfacente, o se i tempi del risarcimento si allungano, procrastinandosi oltre misura, ci si può rivolgere al Giudice di Pace.