Moduli e frasi per chiedere un aumento dello stipendio nella maniera giusta
Quello del lavoro è un tema a noi molto caro. In questi ultimi anni si è assistito a delle trasformazioni che hanno impattato in maniera forte e radicale sul mercato del lavoro: non ci riferiamo solo all'avvento della tecnologia e di internet, ma anche alla globalizzazione, alla trasformazione delle forme e dei contratti di lavoro e soprattutto alla crisi economica. Tutto questo ho generato pesanti ripercussioni sui lavoratori e a farne le spese sono stati soprattutto giovani senza esperienza e donne. In questo scenario Moduli.it ha fornito il suo modestissimo contributo mettendo a disposizione dei propri utenti approfondimenti e modulistica su svariati temi come il curriculum vitae, un documento fondamentale per proporsi sul mercato, la ricerca del lavoro, il nuovo modo di lavorare ("Smart Working"), i contratti, le forme di tutela e tanto altro. Oggi, invece, ci occuperemo di un argomento molto delicato visti i tempi: come chiedere aumento stipendio. Ci sono lavoratori che ci provano per mesi senza riuscirci, magari perché non si trova mai il momento adatto, oppure perché risulta difficile trovare le parole giuste da dire, figuriamoci da scrivere. Come al solito all'interno dell'articolo troverai preziosi consigli ma anche modelli e spunti per scrivere le giuste parole, nel caso tu debba formalizzare per iscritto la richiesta e giustificarla.
Come chiedere aumento di stipendio: le 10 regole d’oro di HAYS
Senza fare ulteriori preamboli, vediamo insieme come chiedere un aumento di stipendio. Il fatto è questo: se il titolare è una persona di fiducia, che conosci da anni e con il quale condividi un rapporto di complicità, sarà molto più semplice chiedere un aumento di stipendio. Siamo certi che siete abituati a parlare con franchezza, dunque basterà scegliere il momento adatto ed esporre con calma e con garbo le tue motivazioni.
Se, invece, il tuo titolare è una persona molto formale, che con te non condivide null’altro che asettiche email di lavoro (e diciamolo ti mette sempre un po’ in soggezione), allora chiaramente l’approccio dovrà essere diverso. Chiedere un aumento di stipendio al capo è una questione molto delicata, ecco perché hai bisogno delle preziose dritte di una delle società di recruiting più famose al mondo: HAYS.
Se non la conosci, lasciacela introdurre: Hays PLC è una società che si occupa di selezione del personale da diversi anni, è quotata al London Stock Exchange Recruitment ed è specializzata in ambito del Middle e Senior Management in 33 paesi nel mondo e con più di 6000 dipendenti. In Italia le sedi di trovano a Milano, Roma, Bologna e Torino. Puoi entrare in contatto con HAYS visitando il sito ufficiale www.hays.it oppure puoi contattare la sede più vicina a te. Qualche tempo fa HAYS ha pubblicato un articolo recante 10 preziosi consigli su come chiedere un aumento di stipendio. La stessa Erika Perez, Responsabile della divisione Hays Executive, afferma che “un colloquio con il proprio responsabile non è mai facile da affrontare soprattutto se il tema dell’incontro è il proprio livello salariale. Ansia e emotività potrebbero infatti giocare un brutto tiro, facendoci apparire titubanti, indecisi o peggio ancora avidi ed arrivisti. Per convincere il proprio capo, basta adottare piccoli e semplici accorgimenti”.
Vediamo, dunque, quali sono le dritte di HAYS per chiedere un aumento di stipendio al proprio titolare.
1 - Valutare lo stato dell’azienda - Occorre scegliere il momento giusto per chiedere un aumento. Certo che, se l’azienda sta passando un momento delicato, se è stato necessario ridurre il personale o ridurre le ore lavorative, forse non è il caso di avanzare una richiesta simile. Il rischio non è solo quello di ricevere un NO come risposta, ma soprattutto di essere considerato un soggetto che fa richieste fuori luogo.
2 - Farsi un'idea su posizioni simili - Un caro amico con cui condividevi gli studi ora fa il tuo stesso lavoro in un'altra azienda? Ottimo. Se vuoi chiedere un aumento, può essere una buona idea scendere in confidenza e indagare sulla sua retribuzione. Se tramite questo tipo di ricerca e magari leggendo riviste di settore o interrogando il World Wide Web scopri di essere remunerato meno rispetto alla media nazionale, allora avrai tutti i dati a tua disposizione per avanzare una richiesta assennata e più che giustificata.
3 - Stabilire il quantum e motivare la richiesta - Dopo aver compreso quale sia, in generale, l’ammontare dello stipendio relativo alla tua mansione, e dunque l'adeguamento che intendi richiedere, dovrai lavorare sui tuoi punti di forza. Quali sono le competenze e le virtù che ti rendono davvero valido nel lavoro che fai? Sei puntuale, sempre aggiornato, offri soluzioni brillanti anche di fronte a forti criticità e hai un ottimo affiatamento col tuo team, ad esempio? Questi sono ottimi punti di partenza sui quali lavorare e da mettere in luce con prove alla mano durante il colloquio col titolare.
4 - Scegliere il momento giusto - Non si può semplicemente bussare alla porta dell’ufficio, entrare, sedersi e chiedere un aumento. A quanto pare, non funziona così. Il consiglio, in questo caso è quello di prendere un appuntamento scegliendo un giorno particolarmente tranquillo nel planning settimanale del proprio capo. Se è un periodo stressante o molto caotico probabilmente è meglio rimandare.
5 - Curare la propria immagine - Anche l’immagine rappresenta un particolare da tenere in considerazione. Certo, se il tuo capo è il titolare del reparto logistica di un grande magazzino, non dovrai di certo mettere giacca e cravatta, tuttavia curare l’igiene personale e avere un aspetto ordinato è sempre importante.
6 - Puntare all'autocontrollo - Dimostrarsi calmi, fermi e ragionevoli è il primo passo per far valere le proprie ragioni. Dopo esserti preparato tanto al temuto colloquio col tuo capo, non ha senso mostrare segni di ansia, agitazione o ancor peggio rabbia e frustrazione.
7 - Avere in mente un'alternativa – Se stai chiedendo un aumento per esercitare le tue solite mansioni, magari perché hai bisogno di maggiore liquidità, puoi mostrarti disponibile ad aumentare il tuo orario di lavoro o ampliare le tue mansioni, assumerti maggiori responsabilità. In questo modo il tuo datore di lavoro sarà più propenso a venirti incontro. Se ottenere un aumento di stipendio può rendersi complicato in quel momento, tieniti pronto a valutare possibili controproposte dell'azienda: messa a disposizione di un auto, concessione dello smartphone con utenza a carico dell'azienda o altri benefit.
8 - Mostrarsi comunque grato - Comunque vada il colloquio e qualunque risposta ricevi è sempre buona cosa ringraziare il tuo capo con un messaggio. Non solo per averti concesso l’aumento, ma soprattutto per il tempo e per l’attenzione che ti ha dedicato. È un segno di educazione, rispetto e maturità, anche nel caso in cui l’aumento è stato negato.
9 - Non sbandierare il risultato conseguito - È sbagliatissimo attirare l’attenzione dei colleghi sbandierando ai quattro venti di essere riuscito ad ottenere un aumento. In primo luogo le tue finanze dovrebbero rimanere un affare riservato, in secondo luogo potresti solo causare malcontento generale, in terzo luogo la voce potrebbe arrivare alle orecchie del titolare, il che non ti fa di certo fare una bella figura.
10 - Tieni alla fiducia del tuo capo – Se ottieni un aumento di stipendio, non hai semplicemente aumentato il tuo salario, ma anche la fiducia che i tuoi superiori ripongono in te. Tradirla alla prima occasione di certo non sarebbe un motivo di vanto, dunque il consiglio è quello di restare concentrato sul tuo lavoro, con i piedi a terra e lo sguardo focalizzato sugli obiettivi.
Frasi per chiedere aumento stipendio
Se lavori da casa o non hai modo di chiedere un appuntamento al tuo capo perchè sempre impegnato e fuori sede, puoi inviare una richiesta per iscritto, utilizzando ad esempio la sua personale casella di posta elettronica. L’importante è capire quale sia il canale migliore, quello a cui dedica maggiore attenzione. Al resto ci pensiamo noi. Come? Abbiamo redatto per te alcuni fac simile di
Un paio sono in formato doc, mentre un fac simile è in formato interattivo, questo significa che potrai compilarlo direttamente a video e poi trasformarlo in formato "Pdf" cliccando sul pulsante "Crea Modulo". A questo punto potrai scaricarlo sul tuo pc, stamparlo e firmarlo prima di spedirlo all'attenzione del tuo capo.
Se le lettere che abbiamo predisposto non fanno al caso tuo, puoi prendere spunto da queste
Se tutto andrà come da te sperato, riceverai presto una convocazione da parte del tuo datore di lavoro o quantomeno una sua comunicazione con cui ti viene sostanzialmente accordato l’aumento di stipendio.
Prima o dopo aver ottenuto l’aumento puoi anche chiedere il certificato di stipendio, ovvero il documento nel quale l’azienda riporta tutta una serie di informazioni sul lavoratore: dati anagrafici, data e tipo di assunzione, qualifica professionale, retribuzione lorda e netta, TFR accantonato, indennità, trattenute in corso per cessione o pignoramento, provvedimenti disciplinari, e così via. Nello stesso documento sono contenuti anche i dati dell’azienda, come ragione sociale, partita IVA, sede legale, numero dipendenti e capitale sociale. Il certificato di stipendio è un documento che solitamente viene richiesto dalle banche o dalle finanziarie per la valutazione e l'avvio di una pratica di finanziamento, ad esempio di cessione del quinto: in tal modo sarebbe possibile ottenere dati di assoluta rilevanza, nel caso in cui si dovesse calcolare la rata massima cedibile e i rischi connessi alla concessione di un prestito.
Se invece si tratta di chiedere un acconto sulla retribuzione mensile, puoi utilizzare questo
Cosa succede se il datore smette di pagare lo stipendio
Finché la situazione è tale da consentirti di chiedere un aumento di stipendio, di certo non puoi lamentarti: moltissimi lavoratori, infatti, sono alle prese con il problema inverso. Ma cosa succede se il datore di lavoro, magari dopo averti concesso un aumento di stipendio, da un giorno all'altro smette di pagarti? Potrebbe esserci una motivazione plausibile, legata ad esempio a dei ritardi nei pagamenti di certe commesse, tuttavia se le mensilità attese iniziassero ad aumentare pericolosamente, è tuo dovere fare qualcosa. La domanda è: cosa?
E' molto semplice: la prima cosa da fare, anche in questo caso, è scegliere un momento tranquillo e presentarti di persona dal responsabile del personale o direttamente dal tuo titolare e chiedere spiegazioni. In questo caso non vale la pena farsi tanti scrupoli: se tu svolgi il tuo lavoro diligentemente, meriti di essere pagato con regolarità. Alla mancata corresponsione dello stipendio non può seguire il silenzio. Esigi, quindi, delle spiegazioni valide. Se le risposte disattendono le tue aspettative, sono vaghe oppure non realistiche, ti consigliamo di formalizzare per iscritto le tue richieste.
Nello specifico puoi inoltrare una lettera di diffida con costituzione in mora del debitore inadempiente, nella quale dovrai evidenziare il mancato pagamento dello stipendio e richiederne la corresponsione entro e non oltre un certo termine (che normalmente è di 15 giorni), manifestando l’intenzione di rivolgerti alle autorità competenti nel caso in cui il pagamento non venisse effettuato. Nella sezione dedicata alla modulistica abbiamo diversi modelli che potresti facilmente adattare alle tue necessità:
- lettera di diffida e messa in mora per mancato pagamento stipendio;
- lettera di diffida e messa in mora per pagamento differenze retributive.
Non dovrai far altro che compilare il facsimile, firmarlo e inviarlo tramite raccomandata a/r o posta elettronica certificata (PEC). Per saperne di più ti consigliamo di leggere “Cosa fare quando il datore di lavoro non paga lo stipendio”.